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26/09/2016 08:00:00

Castellammare, ecco come cambia l'imposta di soggiorno

 «L’ulteriore introito proveniente dall’imposta di soggiorno nelle strutture ricettive ci consentirà di fornire servizi e programmare interventi ed attività che riguardano il settore turistico. Ringraziamo l’intero consiglio comunale che ha dato prova di maturità, votando all’unanimità la proposta di modifica del regolamento sull’imposta di soggiorno». Lo afferma il sindaco Nicolò Coppola dopo che il consiglio comunale ha approvato all’unanimità, con la sola astensione del neo consigliere Brigida Di Simone, insediatasi in questa ultima seduta, una modifica al regolamento sull’imposta di soggiorno. La modifica degli articoli 1 e 5 del regolamento prevede l’aggiunta di una categoria: gli appartamenti privati che erogano servizi di natura alberghiera o extra alberghiera. Tali abitazioni destinate ad uso turistico che effettuano la promozione con strumenti informatici, cioè pubblicizzano l’attività sul web, saranno assoggettati all’imposta di soggiorno che è a carico degli ospiti. La categoria è stata assimilata a quella dei bed and breakfast per i quali è previsto il pagamento di un euro al giorno per ogni ospite. La modifica si applica a partire dal 2017. «Su "booking", che è il principale strumento di prenotazione utilizzato dai turisti, l'utente è già avvisato sull’ulteriore applicazione dell’imposta di soggiorno -prosegue il sindaco Nicolò Coppola-. Inoltre faremo attività di sensibilizzazione prevedendo incontri che riguardino le corrette procedure di pubblica sicurezza, come la comunicazione, prevista dall'articolo 109 del TULPS, al commissariato di polizia. L’imposta fino ad ora è stata utilizzata per finanziare il sostegno all’aeroporto “Vincenzo Florio” di Trapani - Birgi, questa aggiunta è importantissima perché destinata a migliorare i servizi di settore, attività ed eventi turistici. Diamo merito al consiglio comunale che ha compreso perfettamente il fine». La tassa di soggiorno è a carico di chi alloggia nelle strutture ricettive comunali ma non la pagano i residenti, i minori fino a 12 anni, i disabili e altre categorie specificate nel regolamento. L’imposta, riscossa dal gestore della struttura ricettiva, va da un minimo di cinquanta centesimi per campeggi ed aree attrezzate per la sosta temporanea, ad un massimo di due euro e cinquanta per gli alberghi a cinque stelle.