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29/09/2016 06:30:00

Marsala, schizofrenia Psi. Nino Oddo frena i consiglieri. Il sindaco "boccia" Chianetta

 L’autunno della politica marsalese si apre con il gioco del Psi a destabilizzare l’ambiente.
Piccoli fuochi per avvicinarsi alla partita del congresso dei socialisti, il primo di un partito politico a Marsala dopo le elezioni dello scorso anno.
In questo anno il Psi ha cambiato tanto. E’ partito con una formazione composta da Michele Gandolfo, Letizia Arcara e Oreste Alagna. Alagna e Arcara poi hanno litigato con Nino Oddo, il deputato regionale e capo del Psi in provincia di Trapani, che ogni tanto elargisce consulenze e collaborazioni dall’alto del suo ruolo di deputato questore che gli permette libertà di manovra all’Ars e di intavolare trattative con i territori per far nascere gruppi politici e acchiappare consiglieri.
A Marsala il gruppo del Psi, dicevamo, si era rotto. Era rimasto solo Michele Gandolfo. E’ furbo Gandolfo. E’ uno di quei consiglieri che ad ogni tornata elettorale viene eletto sistematicamente con un numero di voti non altissimo, ma che gli consente di arrivare a Sala delle Lapidi, sia che si candidi con l’Udc, sia con il Pd, sia con il Psi. Non vuole mai ruoli di responsabilità. Mai capogruppo, mai assessore, mai segretario di partito. Agisce da battitore libero, un giorno di governo, un giorno d’opposizione. E’ l’artefice assieme a Nino Oddo, che ha dato alla moglie un incarico di consulenza all’Ars, del ritorno del figliol prodigo Ignazio Chianetta. Se ne stava sempre in opposizione, solo, Chianetta, che è stato eletto con la lista Oltre i Colori, che sosteneva il candidato sindaco Massimo Grillo. Ma la casa socialista lo chiamava. Chianetta è diventato anche capogruppo dei socialisti in consiglio comunale. Un gruppo che sa approfittare delle “disgrazie” altrui. In estate hanno arruolato il giovane Vito Cimiotta. E’ un avvocato, ed è sotto processo per voto di scambio. E’ accusato di aver promesso posti di lavoro in cambio di voti durante la scorsa campagna elettorale. Si è candidato ed è stato eletto col Pd, Cimiotta, che dopo il rinvio a giudizio lo ha indotto ad autosospendersi dal Partito. Lui, questa “ipocrisia”, non l’ha presa bene, e ha cambiato casacca. Lo ha seguito anche Arturo Galfano. E’ il vice presidente del consiglio comunale. E’ stato eletto con la lista Cambiamo Marsala, un movimento civico di espressione del sindaco Di Girolamo. Una lista che non aveva ex consiglieri comunali. Per lui il sindaco Di Girolamo ha fatto un’eccezione. Galfano, però non si trova bene con i suoi compagni di gruppo. Daniele Nuccio e Linda Licari sono troppo vicini al sindaco col quale Galfano comincia a non avere buoni rapporti. Lo attacca sempre più in consiglio, dietro i saggi consigli del suo vicino di banco, il presidente Enzo Sturiano. Vanno tutti nel Psi, che gli permette libertà di manovra contro il sindaco Di Girolamo, ma soprattutto contro il Pd, che con un segretario a mezzo servizio impegnato ad amministrare la città, a cui vorrebbero scippare più voti possibili. Le regionali si avvicinano e a Nino Oddo fanno comodo dei consiglieri che battono il ferro finchè è caldo.
In questi giorni sono stati proprio i consiglieri del Psi a giocare. “Ma lo vedete che facce ci sono qui dentro? Se non diamo noi una smossa, chi la dà?”, dicono all’unisono. La vittima sacrificale è Lucia Cerniglia, segretaria del partito e assessore al Turismo della giunta Di Girolamo. La Cerniglia, per molti, non solo per i consiglieri del Psi, non ha lavorato bene sul fronte del turismo e degli spettacoli. E le sue dimissioni sono nell’aria da tempo. Adesso pare sia arrivato il momento. Domenica ci sarà il congresso del Partito e la linea di Nino Oddo è quella di riproporre la Cerniglia alla guida del partito e trovare un sostituto in giunta. Anche perchè, spiega, la carica di assessore e segretario del partito è incompatibile per statuto. I consiglieri però hanno tentato di lanciare un messaggio al ras socialista. E propongono Ignazio Chianetta in giunta e Vito Cimiotta segretario del partito. “Spazio ai giovani, volti nuovi”, dicono Chianetta, Cimiotta e Gandolfo. “Ma non si può fare - frena Nino Oddo - si decide tutto nel congresso e comunque Cimiotta non può essere segretario perchè la prima tessera del partito la prenderà Domenica al congresso e per essere segretario occorrono due anni di militanza nel partito”. Allora a che gioco stanno giocando i consiglieri? “Vogliono attirare l’attenzione dei vertici magari”, interpreta Oddo. E l’assessore? “Si farà una rosa di nomi da sottoporre al sindaco, che non è un notaio”. Il sindaco Di Girolamo intanto lascia giocare quelli del Psi in attesa che le dinamiche interne si stabilizzino. “La mia posizione? Prima devono fare chiarezza tra loro - commenta Di Girolamo. Ci siamo visti tempo fa e avevano annunciato che per dinamiche loro avrebbero dimesso la Cerniglia. Vediamo che proposta faranno loro, non dimentichiamo che sceglie il sindaco”. Di Girolamo aspetta allora questa rosa di nomi e lascia intendere che quello di Ignazio Chianetta non è proprio gradito per metterlo in giunta. Chianetta è stato assessore nella giunta di centrodestra di Renzo Carini ed è stato eletto a sostegno del candidato sindaco Massimo Grillo. Il salto della quaglia va bene, per il sindaco, ma entro certi limiti. Intanto dopo il Psi sarà la volta del Pd riunirsi in congresso, a Marsala. Bisogna eleggere un nuovo segretario di partito che prenda il posto di Alberto Di Girolamo. “Oltre all’incompatibilità per statuto fare il sindaco è molto impegnativo e pesante e non si può seguire un partito, appena termineranno alcuni impegni istituzionali delle prossime settimane faremo il congresso”, conclude Di Girolamo.
Nel frattempo oggi torna il consiglio comunale, tornano le interrogazioni.