A Digerbato, contrada di Marsala, c’è una palestra che è di proprietà del Comune. Da anni è affidata ad un’associazione, che si chiama “Un altro sole”. Questa palestra non è agibile, negli anni c’è stata una battaglia tra Comune e associazione per fare i lavori per metterla a norma. Per riportarla ad ospitare eventi sportivi ci vorranno decine di migliaia d’euro. Niente eventi sportivi però i gestori hanno sempre organizzato spettacoli, feste di carnevale, serate danzanti e altre attività. Il Comune ha sempre chiuso un occhio.
La struttura, che ha ospitato punte di mille persone, da anni non viene usata per manifestazioni sportive, e spesso è stata in passato preda di vandali e saccheggiata.Oltre due anni fa hanno portato via infissi, cavi dall’impianto elettrico, sanitari e vandalizzato i locali. I cittadini della zona hanno spesso denunciato in passato lo stato di abbandono della palestra, definendola una cattedrale nel deserto. E’ successo anche nei giorni scorsi, come ha denunciato Giusi Stella, che è presidente dell’associazione Un altro sole,lanciando un appello alle forze dell’ordine e all’amministrazione. “La palestra è stata vandalizzata, privandola di tante attrezzature per la gestione della struttura e per tutte le attività dell’associazione stessa. Ignoti hanno tagliato con la fiamma ossidrica il catenaccio anticesoia da noi installato e si sono intrufolati all’interno della palestra. Hanno portato via attrezzature e materiale per le nostre attività sportive, sociali e ludiche, mortificando tutto il lavoro svolto da noi in questi anni. Stavamo lavorando a progetti per il futuro, il 10 ottobre iniziavamo le attività per i bambini e per gli anziani. Si tratta di attrezzature che eravamo riusciti a comprare con l’aiuto di tutti i soci”.
Le contrade Digerbato, Ciavolo, Ciavolotto e Scacciaiazzo, sono spesso luogo di atti vandalici anche ai danni di impianti pubblici. “Chiedo al Sindaco, all'assessore competente di non sottovalutare la questione sociale. Infatti derubare spazi che appartengono ad una intera comunità, in cui si prova a gestire beni pubblici con l'obiettivo di curarli e usarli per fini sociali, è come colpire ogni singolo cittadino” dice Giusi Piccione, consigliere comunale.
Prima o poi, inoltre, si deve regolarizzare la situazione di quella palestra. Se non è agibile cosa si può e cosa non si può fare al suo interno? La concessione cosa prevede? Sono previsti lavori, visto che si tratta di un impianto comunale, per renderla più sicura? Dicevamo che negli anni scorsi sono state organizzate feste di carnevale, sagre e serate, dalla stessa associazione. E qualcuno, circa un anno fa, ha mandato tutto in procura. Una palestra, insomma, che vive in un limbo, e che viene costantemente vandalizzata.