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05/10/2016 17:05:00

Le stranezze delle mense scolastiche di Marsala. "Stanchi di subire vessazioni"

Stranezze delle mense scolastiche di Marsala. Un cittadino, Paolo Cudia, scrive al sindaco Alberto Di Girolamo raccontando le disavventure passate per far mangiare il figlio a scuola. Questa la lettera.


Le scrivo in qualità di genitore il cui figlio frequenta la terza elementare dell' I.C. “Luigi Sturzo”, plesso Mothia, servito dal servizio mensa dell'”Istituzione Comunale Marsala Schola”; oggi, inizio del servizio, alle 08.30 circa mi sono recato presso la sede dell'Istituzione ad effettuare la consueta ricarica della scheda pasti per far si che il mio piccolo potesse usufruire del servizio come di consueto, consapevole di avere il credito di un pasto avanzato dallo scorso anno. Con mia enorme sorpresa apprendo che l'ultimo buono era stato addebitato il 30/05/2016, data in cui mio figlio risultava assente dalle lezioni; alla mia richiesta di ottenere l'accredito di detto buono, mi viene risposto che al momento non era possibile fare l'operazione perchè si sarebbe dovuta constatare la veridicità di quanto da me affermato. Ad ogni modo rimando la cosa forte del fatto che avendo pagato i nuovi crediti il problema si sarebbe potuto risolvere in futuro. Alle ore 10,30 ricevo una chiamata da parte della scuola che mi avvisava di provvedere per il pasto in quanto mio figlio non risultava tra i fruitori del servizio, a questo punto, forse un po' agitato, chiamo l'Istituzione e chiedo di parlare con un responsabile che dopo un po' di attesa mi viene passato (anche se di preciso non so con chi ho parlato), alla mia richiesta, cito “Io questa mattina ho effettuato il pagamento e mio figlio ha diritto a mangiare, a parte il fatto che ho un credito dallo scorso anno”, mi viene risposto, cito, “Signor mio è inutile che minaccia perchè io non posso farci niente” (lascio la libera interpretazione a questa risposta).
A questo punto Le chiedo, cosa deve fare un cittadino? Continuare a subire vessazioni? Le chiedo solamente di cercare per quanto le sia possibile di fare in modo che determinati servizi, soprattutto quelli dedicati ai piccoli cittadini, possano seguire una via più snella da questioni burocratiche stupide.