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07/10/2016 06:35:00

Marsala, riaperta la piscina. E gli altri impianti? Siamo entrati al PalaSport, ecco com'è

 Dopo un anno e mezzo di lavori è stata riaperta a Marsala la piscina comunale. Un impianto che è stato dato in gestione ad un’associazione di imprese con capofila la Blu Water di Roma.
Se l’amministrazione è contenta per i lavori conclusi alla Piscina non c’è da festeggiare per come se la passano gli altri impianti sportivi a Marsala. Se la piscina è stata riaperta non vedrà a breve la luce il Palazzetto dello Sport. Un impianto enorme, che è stato costruito negli anni 80’, e che è chiuso da 10 anni.
Siamo entrati a fare un giro e lo spettacolo non è bellissimo.

 

 

E’ evidente che il Palasport non può essere riaperto a breve. C’è tanto da fare ancora. Sistemare tutti gli infissi, pulire tutto, sostituire il parquet, sistemare gli “arredi”. E’ un posto abbandonato. L’insegna “Palasport” è poggiata sugli spalti, in attesa che venga riaffissa da qualche parte. I vetri di protezione tra la gradinata e il campo da gioco sono vetusti e in alcune parti mancanti. Se l’interno è in stato di abbandono l’esterno non è da meno, anzi.
Il prospetto esterno del Palasport vuole essere rifatto, ci vogliono interventi importanti.

“Finiremo i lavori - dice l’assessore ai lavori pubblici Salvatore Accardi - gli imprevvisti possono sempre accadere soprattutto per opere così importanti. Abbiamo fatto un primo intervento, stanno lavorando per un importo di 40 mila euro che riguarda la sostituzione dell’anello antincendio”. Ma quando siamo entrati non c’era nessuno e sembrava tutto fermo da un pezzo. “Può capitare che per alcuni giorni non vi vada nessuno. Chiuso questo intervento tecnicamente è pronto e riapribile. Per il prospetto non ci sono i soldi, ci vorrebbero cifre consistenti. Non ci vorrà molto, a breve riapriremo anche il Palasport”. E’ fiducioso Accardi, che deve anche sbrogliare la situazione del PalaBellina.
La palestra viene usata dalla squadra di volley femminile. Lì si allena e disputa i match. La Sigel Volley Marsala milita in serie B1, e ospita squadre che arrivano da tutta Italia. E’ una realtà in crescita a Marsala. Ma il PalaBellina non è adeguato alle prospettive e ai sogni delle “sigelline”. Pochi i 400 posti dell’impianto, e poi c’è quel tetto. E’ l’incubo delle pallavoliste, soprattutto quando piove. Il tetto non è impermeabilizzato e ad ogni pioggia, anche moderata, gli spalti e il terreno di gioco si allaga.
Ripararlo? Al momento non è possibile. I soldi che erano stati messi da parte per il tetto del palabellina il Comune li ha utilizzati per uno di quegli imprevvisti che ricordava Accardi. Nei lavori della Piscina ci si è accorti che il tappeto che copre il fondo della vasca andava sostituito, e sono stati destinati lì i soldi del PalaBellina. Fatto sta che il PalaBellina non è sicuro, che la federazione di volley ha ammonito diverse volte la società che rischia di non poter disputare a Marsala le partite casalinghe. L’inerzia del Comune può, in sostanza provocare danni.
A proposito di danni. La Piscina nasce su un terreno accidentato, e in una zona il cui sottosuolo è pieno di cave e cunicoli dell’epoca in cui si scavava per il tufo. Anni fa ci furono dei problemi e le cave sotto la piscina vennero riempite per renderla sicura.
Non vennero fatti lavori di consolidamento nelle aree vicine.
Infatti nel 2011 ci fu un cedimento in un terreno di proprietà comunale vicino la piscina che causò danni anche ad un’altra struttura sportiva, il Panatletico. E’ una struttura privata il panatletico, in cui gioca la locale squadra di basket.

 

 
Quando vi fu il cedimento nel 2011 venne coinvolta anche quella struttura, con il suolo che collassò su se stesso causando danni anche all’area del panatletico. La struttura non ebbe danni, ma i proprietari, l’associazione sportiva Panatletico, dovette fare degli interventi di consolidamento della struttura a proprie spese. Ne nacque una causa per il risarcimento dei danni provocati dalla negligenza del Comune. Qualche mese fa il tribunale di Marsala ha condannato il Comune a risarcire l’Associazione Sportiva Dilettantistica Unione Sportiva Panatletico la somma di 153.554 euro oltre interessi, più le spese legali, e compensi per i Ctu. Il Comune è stato dichiarato colpevole per “le mancate azioni da parte dell’amministrazione comunale nei confronti delle proprietà limitrofe all’area del realizzando spazio attrezzato per lo sport di via degli Atleti” si legge nella sentenza. “Più volte era stata segnalata la condizione di pericolosità ingenerata dalla presenza di un complicato sistema ipogeo del quale erano state acclarate le condizioni di pericolosità”
Nella sentenza si legge che il “Comune è tenuto alla custodia degli ambienti di sottosuolo immediatamente posti al di sotto delle aree di sua proprietà”. Custodia che non c’è stata.