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13/10/2016 06:25:00

Approda all'Ars il caso della scuola superiore di Pantelleria sollevato da TP24

Qualche settimana fa un’inchiesta della nostra redazione ha sollevato la vicenda della scuola superiore di Pantelleria. Una scuola sognata prima dai genitori, quando erano loro stessi studenti, e ora dai loro figli. Dopo la pubblicazione della nostra inchiesta si è mosso qualcosa a livello istituzionale. E’ approdata, infatti, all’Assemblea Regionale Siciliana, un’interrogazione da parte del deputato Nino Oddo, proprio in merito alla realizzazione del nuovo plesso scolastico per l’istruzione secondaria. Ricordiamo i fatti. Gli studenti delle scuole superiori dell’isola non hanno mai avuto un edificio costruito per essere una scuola. Da tanti anni sono ospitati presso l’Istituto Onnicomprensivo Vincenzo Almanza che si trova in via Napoli,  edificio la cui destinazione iniziale voluta dalla proprietà - la famiglia Di Fresco - era quella ricettiva-alberghiera, non certamente idonea ad ospitare una scuola, dove, ancora oggi mancano le uscite di emergenza, nonostante nel 1988, ritenuto idoneo per l’uso scolastico, l’edificio sia stato acquistato dalla Provincia di Trapani. Nel corso degli anni sono state apportate delle modifiche per trasformare quelle stanze in aule, ma senza risolvere concretamente le enormi criticità.

Solo una ventina d’anni fa, finalmente, la provincia inizia l’iter per costruire un nuovo istituto. Viene individuata la zona, Santa Chiara, si inizia l’esproprio dei terreni, ma da allora non è successo più nulla. Gli studenti hanno continuato a frequentare quella scuola con tanti disagi che spesso, come nel 2014, con il distacco di una balaustra, hanno portato sia i genitori degli alunni che lo stesso Preside Franco Pavia, a chiederne la chiusura per le gravi carenze di sicurezza, come la mancanza del collaudo statico dell’edificio, l’assenza delle via d’uscita, l’impianto idrico non idoneo, la mancanza del certificato di prevenzione incendi, ecc. Nonostante ciò, la scuola, tra chiusure e aperture, lavori di rattoppo e turni pomeridiani delle lezioni, continua a non avere il certificato di agibilità. I genitori, che nel frattempo si sono riuniti nell’Associazione Nazionale Genitori per affrontare i problemi legati all’edilizia scolastica, e gli studenti, hanno fatto le loro proposte alternative, come l’utilizzo di container ad uso scolastico o l’edificio dell’Enac al di fuori dell’aeroporto, ma puntualmente non sono state accolte. Con l’interrogazione presentata all’Ars, Oddo ha chiesto informazioni relative al bando per realizzare il primo stralcio dei lavori del nuovo istituto, il cui costo totale è di circa 10 milioni di euro. Il progetto era stato approvato dalla Regione nel 2015 e finanziato con fondi CIPE per l’importo di 4 milioni di euro, con una compartecipazione del Libero Consorzio Comunale di Trapani, già deliberata, di 600.000 euro.

In particolare i lavori riguardano la sistemazione dell’area esterna e la realizzazione del piano terra (circa 12 aule + uffici). Per tale progetto, tuttavia, non risulta ancora espletata la procedura di gara ad evidenza pubblica. Oddo chiede di sapere quali siano i motivi dei ritardi negli adempimenti amministrativi indispensabili per la realizzazione del progetto; quali interventi la Regione intenda adottare per avviare tutte le indagini conoscitive utili a superare eventuali ritardi e inadempimenti, anche attraverso il Commissario Straordinario del Libero Consorzio Comunale di Trapani, che risponde funzionalmente al Governo Regionale, al fine di consentire in tempi brevi l’avvio della procedura di gara per l’appalto dei lavori necessari per la realizzazione, in un arco temporale di medio periodo, del progetto che, altrimenti, rischia di perdere il finanziamento già deliberato. Speriamo sia la volta buona per gli studenti di Pantelleria, e dal momento che i lavori dovevano essere assegnati al 30 di giugno, speriamo che si acceleri l'iter prima che si perda davvero il diritto al finanziamento e anche quello allo studio.