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22/10/2016 11:00:00

Gli stili di vita errati negli adolescenti

L’adolescente è una fase particolarmente critica della crescita dell’individuo poiché caratterizzata da importanti cambiamenti sia a livello fisico sia a livello psicologico, che avvengono in un breve intervallo temporale. Diverse sono le problematiche nutrizionali che si possono incontrare durante questa fase, a cominciare dall’aumentato fabbisogno di energia e nutrienti e dal cambiamento delle abitudini alimentari e dello stile di vita dei ragazzi. La grande accelerazione della velocità di crescita staturo-ponderale durante lo sviluppo puberale determina il passaggio da fabbisogni nutrizionali che aumentano lentamente in fase pre-puberale (accrescimento staturale di circa 6 cm/anno, accrescimento ponderale di circa 3 kg/anno) a fabbisogni più elevati in pubertà (8 cm/anno, 6 kg/anno). Il fabbisogno di energia per il solo accrescimento passa da circa il 2% del fabbisogno energetico totale giornaliero nel prepubere a circa il 4-5% in fase puberale. Per quanto riguarda il fabbisogno di nutrienti, dall’età di 4 anni rimane invariato l’apporto auspicabile e la distribuzione dei macronutrienti (carboidrati: 45/60%, lipidi 20/35% e proteine: 12/15% dell’energia giornaliera totale) mentre si modificano e/o aumentano i fabbisogni di alcuni micronutrienti, tra cui calcio, fosforo, zinco, vitamine A, B, C ed E. Un altro elemento importante da considerare durante la fase adolescenziale è il cambiamento dello stile di vita e quindi anche delle abitudini alimentari, entrambi fattori determinanti dello stato di salute presente e futura dell’individuo. In generale, gli adolescenti tendono a mangiare meno con la famiglia e più frequentemente fuori casa con gli amici, optando solitamente per il consumo di prodotti da fast food e alimenti ad alta intensità energetica, ricchi di grassi saturi e zuccheri, oltre che di un elevato quantitativo di bevande zuccherate. Uno studio “HELENA” (dall’acronimo Healthy Lifestyle in Europe by Nutrition in Adolescence) condotto sugli stili di vita salutari in Europa attraverso la nutrizione in età adolescenziale ha portato alla luce la presenza di stili di vita ben poco salutari tra gli adolescenti europei. I risultati di questo grande studio, in cui sono state esaminate le abitudini alimentari e lo stile di vita di 3528 adolescenti di età compresa tra i 12 e i 17 anni di 10 città europee non sono confortanti: uno stile alimentare nutrizionalmente sbilanciati ed uno stile di vita sedentario sembrano essere ampiamenti presenti. Un’abitudine alimentare errata che si osserva sin dal mattino è rappresentata dall’assenza della prima colazione. Questo elemento non è da sottovalutare: è stato osservato che coloro che sono soliti fare la prima colazione hanno minore massa grassa corporea e in generale un profilo cardiovascolare migliore. Inoltre, gli adolescenti assumono metà dell’apporto giornaliero raccomandato di frutta e verdura e meno di due terzi delle quantità raccomandate di prodotti lattiero-caseari, ma consumano elevate quantità di prodotti di origine animale, grassi e zuccheri. Per quanto riguarda l’assunzione di bevande, sebbene l’acqua sia consumata dalla maggior parte degli adolescenti, un ruolo di rilievo l’hanno anche le altre bevande. In particolar modo, bevande zuccherate, latte zuccherato, succhi di frutta apportano la maggior quantità di energia. Ciò che è emerso invece, relativamente all’assunzione di nutrienti è un elevato consumo di acidi grassi saturi e di sale, un basso consumo di acidi grassi a lunga catena, così come i bassi livelli di assunzione di vitamina D, folati, iodio e fluoro rispetto a quanto raccomandato. Anche la sedentarietà è purtroppo molto diffusa tra gli adolescenti: in media ben 9 ore al giorno sono risultate associate ad attività sedentarie e un terzo degli adolescenti guarda la tv per più di due ore al giorno durante la settimana. Purtroppo questa sedentarietà e il trascorrere tanto tempo davanti alla TV sembrano determinare l’instaurarsi di un circolo vizioso: guardare la TV per più di 2 ore al giorno è il risultato associato ad un maggior consumo di alimenti e bevande ad elevata densità energetica. Infine, considerando la criticità della fase adolescenziale bisogna ricordare che le carenze nutrizionali sono possibili e spesso non riconosciute. Sempre lo studio HELENA ci conferma che lo stato vitaminico degli adolescenti non è ottimale, mostrando concentrazioni deficitarie di vitamina D, folati plasmatici, piridossal fosfato, B-carotene e vitamina E. un occhio attento deve essere presente infine nei confronti delle ragazze che, nel periodo della preadolescenza/adolescenza, possono essere maggiormente a rischio di malnutrizione con deficit energetico e di nutrienti (inclusi micronutrienti tra cui il ferro) come conseguenza di diete fortemente ipocaloriche e/o digiuni dettati dalla ricerca del raggiungimento di un ideale di magrezza “distorto”. In conclusione, durante il periodo dell’adolescenza grande attenzione dovrebbe essere posta ai ragazzi, e ai cambiamenti sia fisici che psicologici a cui vanno incontro, seguendoli e proponendo modelli alimentari e stili di vita sani che possano garantire crescita adeguata e contribuire alla “costruzione” di un adulto sano.


Dott. Angelo Tummarello
Pediatra di famiglia
Consigliere provinciale Federazione Italiana Medici Pediatri
Ricercatore e divulgatore scientifico
Marsala
Cell.360409851