Il Meetup “Castelvetrano 5 Stelle” su suggerimento dell'attivista Paolo Giambalvo e grazie alle competenze dell’attivista Salvatore Ficili, ha presentato una proposta di Legge che ha l'obiettivo di aiutare tutti i lavoratori danneggiati dal sequestro di aziende appartenute alla mafia. Di seguito una breve relazione esplicativa che tocca i punti principali della proposta di legge:
Istituzione del Fondo di rotazione per la solidarietà ai lavoratori già occupati presso aziende confiscate alla mafia. Questa proposta di legge nasce dall'esigenza di porre rimedio ai gravi danni sociali arrecati al territorio da chi ha male amministrato le aziende confiscate alla mafia. Accade spesso, infatti, che le aziende confiscate, un tempo floride e portatrici di ricadute occupazionali positive sul territorio, dopo la confisca ed a causa di amministratori giudiziari a volte incompetenti, altre volte senza scrupoli, falliscano o siano comunque costrette a chiudere. In questi casi i lavoratori non trovano altra tutela che quella temporanea offerta dagli ordinari ammortizzatori sociali, trovandosi in breve tempo senza alcun possibilità di sostentamento economico. Se questo potrebbe sembrare a prima vista un normale fenomeno economico, apparentemente legato alle leggi di mercato, a ben vedere, invece, è un chiaro fallimento dello Stato che, chiamato ad intervenire per ripristinare la legalità su territori per lo più già martoriati dalla miseria, arreca ulteriore miseria e riduce la fiducia dei cittadini nelle istituzioni. Con questa proposta si intende dare un sostegno economico serio, concreto e duraturo nel tempo a tutti gli ex lavoratori delle aziende confiscate che si sono ritrovati senza lavoro a seguito del periodo di gestione in amministrazione giudiziaria.
E' prevista la costituzione di un fondo di rotazione alimentato con un importo di 10 milioni di euro annui e con il dieci per cento delle somme di cui all'art. 48, comma 1, del D.Lgs. 6 settembre 2011, n. 159, gestito presso il Ministero dell'Intero tramite apposita Commissione da istituire. Gli ex lavoratori interessati, a seguito della presentazione dell'istanza e ad esito favorevole dell'istruttoria, riceveranno un assegno di sostentamento mensile di importo corrispondente a quanto già percepito mentre erano regolarmente in servizio. L'assegno sarà corrisposto finché il singolo lavoratore non trovi nuova occupazione idonea nel territorio e si perderà nel caso in cui lo stesso lavoratore rifiuti un impiego idoneo nel territorio offerto dalle agenzie pubbliche per il collocamento. Qui il testo completo della proposta di legge in pdf.