Nei giorni scorsi, a seguito di alcuni articoli sui siti di informazione, si era diffuso un allarme in merito ad uno stato di deterioramento della statua dell’Efebo, in seguito alla permanenza del giovinetto bronzeo presso la casa del viaggiatore, all’interno del Parco Archeologico di Selinunte, nel corso della mostra “Selinunte accende lo spirito dell’arte greca in Sicilia” per il periodo dal 21 ottobre 2015 al 07 ottobre 2016. E' stato chiesto alla Soprintendenza di Trapani una verifica per constatare le reali condizioni della statua ed eventualmente provvedere agli interventi necessari. Si è tenuto ieri così il sopralluogo tecnico che è stato curato da Rossella Giglio, funzionario delegato dalla sezione Beni Archeologici della Soprintendenza, e da Tommaso Guastella, del laboratorio di restauro della Soprintendenza, alla presenza del primo cittadino e dei funzionari comunali. A seguito di un’attenta verifica, effettuata dai tecnici con la comparazione di materiale fotografico sia precedente che attuale, e da un’indagine autoptica di routine non sono emerse attività corrosive in atto. Dal verbale, che è stato sottoscritto da tutti i presenti, si legge: “Il reperto si presenta in buono stato di conservazione e non ha subito modifiche o alterazioni di sorta, anche i sostegni e l’impianto tecnologico della teca si presentano in ottimo stato di conservazione e funzionamento. Sulla patina esterna di tutto il corpo del reperto sono presenti segni di cuprite di colore rossiccio, che sono testimonianza del naturale invecchiamento del metallo, non si tratta quindi di agenti di recente formazione. Anche i segni di malachite di colore verde, presenti solo sulla patina esterna del ginocchio, sono documentati in forma analoga in data antecedente al trasferimento del 21 ottobre 2015.”
BENEMERENZA - Il pasticciere castelvetranese Michele Giacalone che ha recentemente conquistato la medaglia d’argento al concorso promosso da Icam Linea Professionale, che si tiene all’interno della manifestazione intenazionale Eurochocolate, che si è svolta a Perugia. Il suo originale dolce, battezzato Intense, una torta dall’insolita forma di tavoletta di cioccolato che ha ottenuto consensi unanimi e lo stesso presidente della giuria, Ernst Knam ha riconosciuto il grande coraggio, la creatività e la tecnica nella realizzazione di un dolce davvero molto difficile. La vittoria finale è andata ad Andrea Restuccia, che il Campione Italiano in carica di pasticceria seniores, ma Michele ha ottenuto un secondo posto che profuma di vittoria con Intense, una proposta che ha coniugato il prodotto più iconico di Icam, la tavoletta di cioccolato, con un ingrediente della tradizione locale del Trapanese come la composta di gelsi neri. Per tale motivo il primo cittadino di Castelvetrano, Felice Errante, ha voluto consegnargli una civica benemerenza.
“Da anni continuiamo a parlare di eccellenze castelvetranesi, non perché sia uno slogan di cui ci piace bearci, ma perché siamo profondamente convinti che la nostra città sia ricca di importanti professionalità e di giovani che sanno distinguersi con le loro capacità e le loro indubbie abilità- ha detto il primo cittadino- Michele Giacalone è uno di questi, esaurito il suo percorso di studi ha deciso di dedicarsi anima e corpo all’attività di famiglia, la pasticceria Mozart, che insieme al padre Filippo ed al fratello Riccardo gestisce da anni con impegno e con la continua voglia di sperimentare e di creare una importante realtà che è diventata nel tempo un punto di riferimento nel territorio. Le medaglie d’argento spesso non si festeggiano, perché sanno di sconfitta e di delusione per aver mancato il gradino più alto del podio, ma in questo caso credo che la medaglia di Michele abbia il dolce sapore della vittoria- ha concluso Errante- La vittoria della volontà, dell’impegno, della passione, del coraggio di essersi messo in gioco e dalla lontana Castelvetrano aver conquistato una piazza importante come la fiera perugina. Castelvetrano scrive l’ennesima pagina di eccellenze grazie ad un suo figlio e grazie ad un dolce profumo di cioccolato.”