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07/11/2016 06:05:00

Scrive Eleonora Lo Curto, sulla visita di Faraone a Marsala e la "buona scuola"

Giovedì scorso a Marsala i Dirigenti Scolastici della provincia di Trapani hanno fortemente contestato Faraone e la cosiddetta Buona Scuola e, a mio giudizio, hanno fatto più che bene. Cercherò, attraverso queste mie riflessioni , ringraziandola, gentile Direttore, per lo spazio concessomi su TP24, di rendere chiare le ragioni del mio giudizio negativo sulla L.107/2015. E’ bene precisare innanzi tutto che la Riforma voluta da Renzi non è affatto innovativa. L'organico del potenziamento,uno dei punti forti della legge,non è ,infatti ,assegnato in base alle richieste del Piano dell'offerta formativa elaborato dalle scuole,ma all'esigenza di ricollocare docenti senza cattedra e obbligati prioritariamente a sostituire i colleghi assenti sino a 10 giorni, come avveniva negli anni '80 con le DOA e dal 2000 con l'organico dell'autonomia! Le presunte innovazioni, (musica, arte, teatro, tecnologia, più lingua straniera...) la ricerca e la sperimentazione si dovrebbero fare a costo zero, ossia senza soldi , né strumenti e risorse professionali adeguati. Lo Stato e la Regione da anni trasferiscono meno risorse alle Scuole e, in barba all’autonomia, le assegnano con vincolo di destinazione. I Dirigenti Scolastici, vessati da responsabilità ( civili, amministrative, contabili e penali) sono costretti a far fronte ad innumerevoli incombenze, tra cui quelle legate alla sicurezza degli edifici scolastici e, preoccupati di rincorrere scadenze e responsabilità in vista di una valutazione che spetterebbe ad organismi esterni ed estranei al reale vissuto della scuola stessa, hanno sempre meno tempo per la progettualità formativa. La costituzione delle Reti, a cui per obbligo le scuole hanno dovuto recentemente aderire, di fatto scaricherà sui D.S. e sul personale amministrativo, una mole di lavoro e responsabilità che prima erano dei Provveditorati, naturalmente sempre a costo zero! Lo smantellamento delle Province ,sbandierata da Crocetta come " grande rivoluzione" ha determinato la parcellizzazione delle competenze che questi Enti avevano nei confronti delle Scuole del 2° Ciclo dell'istruzione. Nessuno sa più come affrontare e risolvere questioni legate al pagamento di utenze telefoniche, gas , energia elettrica, ristrutturazioni di immobili… e potrei continuare perché l’elenco è davvero lungo! L’immissione in ruolo dei precari sbandierata come grande realizzazione del Governo è una disgustosa bugia! Renzi, infatti, è stato obbligato ad immettere in ruolo quei docenti che per legge ne avevano maturato il diritto , dopo averlo fatto valere in giudizio. La gestione delle procedure per la scelta della sede tra docenti della fase A e fase B, ha creato condizioni di assurde disparità che manifestano in modo evidente la drammatica incapacità e l’improvvisazione con le quali il Governo ha, prima definito le condizioni per l’immissione in ruolo di questi insegnanti, e in corso d’opera le ha cambiate a danno e di tutti quei docenti che avevano fatto la difficile scelta di rinunciare al ruolo! Così è capitato che la maggioranza di docenti con decenni di servizio,magari effettuato sempre nelle stesse scuole, ha dovuto abbandonare famiglia, città , provincia e regione, un gran numero di precari , dopo decenni di sacrifici , ha dovuto rinunciare al sogno di una vita, mentre tanti incredibili fortunati, senza mai aver prestato un solo giorno di supplenza nella scuola, senza esperienza, né sacrifici sono stati assegnati alla scuola sotto casa. Ma questa è la buona Scuola! La scuola, quella vera, certo non la conosce il giovane Sottosegratario che, chiamato in tale ruolo a prescindere dalle competenze, si diletta di far visita a qualche scuola, soprattutto per magnificare l’operato del suo Governo. Devo, tuttavia riconoscere all’On. Faraone di essere stato ben più virtuoso della sua collega di partito, la signora Nelli Scilabra. Faraone, infatti, nel 2016 ha conseguito il Diploma di Laurea in Scienze politiche… ad appena 16 anni dall’iscrizione, mentre l’ormai ex Assessore alla P.I. della Regione Siciliana, la signora Nelli Scilabra non si è mai laureata, costituendo in ciò eccellente modello per tutti quei ragazzi che, permanendo nella condizione di “fuori corso”, magari potranno diventare Ministri ! Prima di concludere , gentile Direttore , vorrei rivolgere un invito al TRIO di governo “ Renzi /Giannini/Faraone”, vorrei che visitassero una scuola ,quella di Boxmeer , cittadina olandese di appena 15.000 abitanti per capire cos’è una buona scuola, come va retribuito il personale, quali sono le competenze e le responsabilità di chi, da professionista della formazione, si occupa di formazione/insegnamento e quali quelle di chi governa per la scuola e per il futuro dei propri giovani! Sono stata in quella scuola a fine settembre per un Progetto Erasmus in partenariato con 5 scuole di altrettanti Paesi dell’Unione Europea. Una struttura modernissima, dotata di ogni confort , attrezzatura, tecnologia e supporto per l’apprendimento, il benessere psicofisico, l’attenzione, il relax, il gioco, lo sport, i bisogni speciali degli alunni e il sostegno ai docenti. La mia collega dirigente scolastica, si occupa esclusivamente di coordinare i docenti nella progettualità formativo/didattica , lavora 4 giorni a settimana, senza segreteria e personale amministrativo. Non deve consultare codice degli appalti, normativa antimafia e ogni forma di giurisprudenza con la quale, con inedite competenze deve sapersi misurare ogni giorno un dirigente scolastico italiano! Fa il suo lavoro serenamente ,senza PTOF, CAD, RAV, PDP, PTTI, SNV….l’elenco degli acronimi potrebbe non finire ( mi scuso con i lettori non addetti ai lavori che certo avranno difficoltà a decodificarli ) e soprattutto senza dover temere di incorrere in nessuna delle responsabilità e relativa sanzione che, grazie anche alla Buona Scuola, “arricchiscono” il profilo professionale del D.S. In tutto questo la mia collega olandese, percepisce uno stipendio per 3 volte superiore alla retribuzione di qualunque D.S. italiano e gestisce una scuola con 9 classi e 280 alunni! In Italia ogni D.S. si trova a capo di un’Istituzione con una popolazione media di 1000 alunni ( ma che può superare anche i 2000), oberato da responsabilità e impegni di ogni genere e natura, senza risorse economiche adeguate alle necessità neppure di ordinario funzionamento della Scuola, in strutture obsolete, spesso precarie ,insicure e nella migliore ipotesi inadeguate. Palestre , laboratori ,biblioteche , attrezzature e tecnologie informatiche e della comunicazione non costituiscono ancora regolare e ordinaria dotazione di ogni scuola, senza poi contare che, dalle nostre parti, checché ne pensi il nostro sottosegretario, il funzionamento di internet è assolutamente precario e non veloce! Concludo davvero, scusandomi con i lettori per la lunghezza di questo scritto, soffermandomi su un aspetto della Riforma Renzi , sottaciuto e poco attenzionato anche dalle opposizioni politiche. Un aspetto che definisco estremamente pericoloso per la funzione democratica della scuola stessa e per la democrazia quale valore a fondamento dei diritti dei cittadini italiani. Mi riferisco all’iniziativa di detassare quelle imprese che vorranno investire nella scuola. Questa iniziativa , apparentemente opportuna, di fatto aumenta , a danno dei nostri giovani diplomati e laureati, il divario tra Nord e Sud del Paese. Il motivo sta nel fatto che i benefici andrebbero soprattutto al Nord dove insiste il triangolo industriale, dove le Università sono strettamente collegate alle Imprese , dove la formazione professionale e l’alternanza Scuola /lavoro funzionano realmente. Si apre innanzi al futuro dei nostri giovani uno scenario di ineguaglianza di opportunità che mette in crisi i principi di democrazia conquistati con il sangue e che in nome di un efficientismo esasperato oggi si rischia di vedere azzerati senza che nessuno si indigni! Questo rischio concreto e reale vedrebbe i nostri giovani del meridione d’Italia fuori dalla competitività richiesta per vivere in Europa e nel mondo . Il renzianesimo è ben più pericoloso di quanto appaia e la Riforma della Scuola ne è evidente e drammatica testimonianza! Inviterei i fedeli seguaci del “Pensierounicorenziano” ad usare altro metro, meno referenziale e più reale prima di lodarsi e compiacersi per una pseudo riforma che ingolfa , appesantisce la scuola ed esprime la ferma volontà politica di inaugurare una stagione di inedito autoritarismo , pericoloso, aberrante e difficile da disoccultare perché apparentemente necessario e politicamente corretto!
Grazie per l’attenzione .

Eleonora Lo Curto