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09/11/2016 16:04:00

Trapani. Sensibile: "Basta critiche, non siamo latitanti. Cosmi non è in discussione"

E' comparso a rispondere alle domande dei giornalisti. A parlare dei problemi della squadra, dell'ambiente poco sereno, dei risultati che non arrivano. Il diesse del Trapani Calcio Pasquale Sensibile ha cercato di chiarire in merito alle voci riguardanti una sua presunta "latitanza", indicando che “tutti i giorni sono con il mister, con i suoi collaboratori, mi sento col Comandante Morace e se non lo sento comunico con la proprietà, sono in piena intesa con la famiglia Morace”. Poi si è rivolto ai giornalisti: “leggo alcune volte critiche che per ora sono più che giustificate ma alcune volte vedo delle interpretazioni per sonali di realtà distorte, di vicende rubacchiate qua e là, descritte nei particolari quindi il problema ce l’ho io perché significa che qualcuno dentro l’organizzazione non percepisce quanto sia importante la riservatezza. Ma c’è un altra parte della notizia che è una emerita cazzata e passa tutto in cavalleria. Allora vi chiedo se siamo sicuri che prendere Facebook come fonte per le notizie che voi date, sia la cosa giusta ? Siamo sicuri che diffondere notizie su giocatori, che sono il patrimonio di questa società, sia giusto e che non valga la pena di aspettare mezz’ora che il Trapani calcio emetta un bollettino ufficiale ? Siamo convinti che questo sia in linea con il rispetto che voi dite che dobbiamo portare al Presidente tirando in ballo le ultime prestazioni di questi ragazzi ? In alcuni casi percepisco che ci sono fonti che mirano a creare problemi. Rimettetevi alle vostre coscienze. Riguardo all’ allena tore posso affermare che non è mai stato messo in discussione. Siete stati voi a parlare di Atzori, Bergodi o altro. Io prendo gli insulti per cose totalmente inventate da voi. L’allenatore ha la sua fetta di responsabilità ma non mi risulta che lui non si sia mai tirato fuori dalle responsabilità. Se non c’è alcun problema fra me e lui perché dobbiamo andare a crearli. Siamo sicuri che questo sia il bene del Trapani ?”. Sulla domanda su una eventuale sconfitta a Perugia ha risposto che “l’ultima volta che mi fu chiesta una cosa simile la Sampdoria veniva da sette sconfitte consecutive e c’era il derby e il presidente e l’amministratore delegato mi chiesero “e se perdiamo con chi lo sostituiamo Ciro Ferrara? Risposi e se vinciamo ? E allora le partite prima sono da giocare, poi anche se perdiamo il problema non è l’allenatore. Poi, dopo altre partite, fu esonerato e io mi dimisi. Ad ogni modo in caso di sconfitta a Perugia, ripeto, Cosmi non è in discussione. Sicuramente sarà ancora più complicata ma le grandi imprese vengono fuori o dalle grandimagie o dai grandi club che di ventano tali quando le persone che lavorano dentro hanno dei comportamenti responsabili. Io spero che ogni calciatore concui parlo tutti i giorni aspetti queste parole. Ricordate che spesso in campo ci va il figlio di tutto ciò che è successo durante la settimana. La strada da seguire è quella del lavoro della serietà e della coesione. Qui l’interesse è comune. Se si retrocede retrocediamo tutti, compresi voi. Al Comandante Morace gli daremmo un dolore insopportabile. Impegnamoci un po’ di più tutti”. Per quanto concerne situazioni strane all’interno dello spogliatoio ha ri sposto “credo siano solo intuizioni. Pensieri personali. Non c’è alcun problema di questo genere”. Sulla condizione psicologica da risolvere ha indicato che “credo di non aver visto squadre più forti di noi. Si esce da questi problemi con senso di responsabilità, professionalità, esemplarità. Chi lavora per la famiglia Morace si deve comportare in un certo modo” E sul mercato ha ditto che “in gennaio si possono fare danni e poi non scordiamo la possibilità di arrivarci senza essere ultimi, in ogni caso abbiamo la percezione di dove dover intervenire”. Infine sulla squadra “Non ho mai conosciuto un calciatore che va in campo per perdere. Credo che qui ci siano grandi margini di
crescita. I tifosi l’altra sera hanno picchiato molto sul tasto della vita privata . In quello spogliatoio ci sono giocatori responsabili, intelligenti che hanno preso atto della esasperazione a cui è arrivata la situazione e che capiscono che è necessario dare qualcosa in più, tutti uniti, ognuno col proprio compito”.


Antonio Ingrassia