E’ diventato un caso politico a Marsala la nomina degli scrutatori per il referendum costituzionale del 4 dicembre.
Cosa è successo. La commissione elettorale, composta dai consiglieri Alessandro Coppola, Mario Rodriquez, Francesca Angileri, e presieduta dal sindaco Alberto Di Girolamo, nei giorni scorsi si è riunita per stilare l’elenco degli scrutatori. Seguendo la legge, nulla di illegale quindi, la commissione ha deciso di nominare gli scrutatori, e non procedere al sorteggio, cosa che sarebbe stata più equa e non avrebbe dato spazio a raccomandazioni e polemiche. Perchè infatti i tre consiglieri hanno fatto il contrario di quanto aveva proposto il sindaco. Niente sorteggio, si nominano. E allora dagli oltre 9 mila nomi presenti nell’albo scrutatori sono stati estrapolate 253 persone nominate dai consiglieri. Emergono però tanti retroscena su questa vicenda, che ha suscitato l’indignazione di tutti (tranne che di chi ha nominato e di chi è stato nominato, ovviamente).
Nel mirino sono finiti i tre consiglieri della commissione. Ma non sono stati solo loro a indicare persone da inserire nell’elenco degli scrutatori. Un po’ tutti i consiglieri sono stati contattati per indicare nominativi. Chi quattro, chi cinque, chi otto nomi. Sono soltanto sette, otto i consiglieri che non avrebbero dato dei nomi di persone a loro vicine da raccomandare. Però funzionava più o meno così. Che i consiglieri della commissione hanno chiesto a tutti qualche nome da inserire nell’elenco, e veniva inserito. E non non sarebbero stati solo i consiglieri a indicare persone da nominare scrutatori. Qualche nome infatti sarebbe arrivato anche dalla segreteria del Pd, che da un paio di settimane è guidata da Antonella Milazzo.
Nell’elenco ci sono amici, parenti di parenti, e persone vicine a consiglieri e politici. E come se non ci fosse alcun senso del pudore, per una nomina palesemente familistica, la consigliera Francesca Angileri, che fa parte della commissione elettorale, ha inserito in elenco il suo compagno. Una cosa assolutamente legale, visto che i due non sono sposati.
E all’etica si sono appellati molte delle persone che sono intervenuti in questi giorni. Perchè la soluzione del sorteggio sarebbe stata più equa, perchè, anche se fosse vero che i nominati sono tutti disoccupati come vanno dicendo i consiglieri, sono comunque disoccupati amici di consiglieri. E anche i disoccupati che non hanno amici consiglieri hanno il diritto di essere estratti. Ma viene da aggiungere che anche chi non è disoccupato, ma ha specifiche competenze dovrebbe avere la possibilità di timbrare, contare, verbalizzare al seggio.
Ma la nomina degli scrutatori ha anche un risvolto politico.
Perchè ad esempio, il consigliere Alessandro Coppola minaccia querele dopo le polemiche di questi giorni:"Gli insulti a me ci possono stare, ma la famiglia non si tocca". Il consigliere ha scelto di fare le nomine come gesto politico, "perché il Sindaco - ha confidato agli amici - non fa certo ad estrazione quando deve sistemare le persone del suo movimento nel sottogoverno cittadino o quando sceglie a chi dare contributi per gli spettacoli e a chi no". “Per il referendum sulle trivelle abbiamo scelto di sorteggiare”, ricorda Coppola che fa intendere che la scelta di nominare è anche politica.
Un altro motivo di polemica è anche l’atteggiamento del sindaco Alberto Di Girolamo. Il primo cittadino è presidente della commissione e in quella riunione, che era aperta alla città, ha dichiarato che era contrario alla nomina, e che preferiva il sorteggio. Nella squadra però c’era un suo consigliere di maggioranza, Mario Rodriquez. Il sindaco - lamentano in molti soprattutto tra quei consiglieri che non hanno indicato nomi - si è opposto, però poi avrebbe comunque firmato il verbale, accettando formalmente la pratica. Inoltre non ha pensato di fare come il sindaco di Erice, Giacomo Tranchida, scegliendo di estrarre a sorte la sua “quota” di scrutatori. In questo modo ha praticamente “regalato” il suo pacchetto di nomi.
Tra quelli più critici in questi giorni, e che non hanno indicato nomi c’è il consigliere del Psi Michele Gandolfo. L’esponente socialista è una sorta di mina vagante in consiglio comunale, e a differenza di tutti i suoi colleghi di gruppo ha deciso di non indicare alcun nome per gli scrutatori. “Non sono mica scemo”, dice lui sornione. Ma a Coppola non va giù chi fa del moralismo. “E' inutile - dice Coppola - che si lamenta perché lui ha sua moglie impostata come consulente all'Ars. E non certa ad estrazione”. Il consigliere si riferisce alla moglie di Gandolfo che è stata nominata due anni fa consulente all’Ars dal leader del Psi, Nino Oddo, che è deputato questore all’Ars e campione di nomine.
Retroscena, insomma, che rendono ancora più farsesca tutta la vicenda.
In questi giorni, dicevamo, ci sono stati divrsi interventi. Da Progettiamo Marsala all’associazione dei Salesiani, che si sono schierati contro le nomine. Dura la dichiarazione del Comitato per il NO.
Continua incessante l'attività del comitato civico per il No al referendum costituzionale di Marsala. Nino Rosolia, portavoce, vuole entrare nel merito della vicenda degli scrutatori nominati e non sorteggiati dalla commissione elettorale del Comune: "La vicenda è triste, sopratutto dal punto di vista morale. Ci stupisce però l'atteggiamento del Sindaco Alberto Di Girolamo, che critica i consiglieri che hanno proceduto alla nomina degli scrutatori, ma dimentica che sono consiglieri della maggioranza e del suo partito, il Pd. La nuova segretaria, Antonella Milazzo, che ha permesso tutto ciò, e cioè che i raccomandati diventassero scrutatori, non ne esce sicuramente bene. E noi diciamo NO anche a questo modo di fare politica, che non ci appartiene".
Nella sua prima uscita ufficiale, in maniera autonoma, è intervenuto anche il nuovo meetup che si ispira al Movimento 5 Stelle, cioè Marsala in Movimento, quello che si è scisso dal meetup storico. Ecco cosa scrivono.
Il meetup "Marsala in MoVimento" era presente alla seduta con un suo iscritto. Alla lettura del verbale redatto dalla commissione, che spiegava il procedimento che avrebbero usato per la nomina degli scrutatori, lo sconcerto e il malumore fra i cittadini spettatori era più che palese. La commissione ha scelto il metodo: la raccomandazione! Dinanzi ai crescenti malumori il Sindaco spiega che lui è contrario ma non essendoci unità nella commissione si procede per "legge". A quella parola in molti desistono tranne uno, il nostro iscritto, che ricorda al sindaco e alla commissione che per le elezioni amministrative del 2012, le amministrative del 2015 e per ultimo per il referendum del 17 aprile di quest'anno si usò il metodo del sorteggio, aggiunge anche che in consiglio è stato presentato un atto di indirizzo affinché la scelta avvenga a mezzo sorteggio privilegiando i disoccupati/inoccupati (atto di indirizzo presentato da Aldo Rodriquez del M5S). Il sindaco conferma ma,impotente a suo dire, fa spallucce. Gli altri ribadiscono che "la legge lo consente" e aggiungono che l'atto di indirizzo non è stato votato perché non all'ordine del giorno. La verità è che questi signori mentono spudoratamente. Basterebbe andare a vedere le "loro" dichiarazioni, verbalizzate in consiglio comunale all'atto di nomina a componenti la commissione per rendersi conto che ci troviamo davanti a dei venditori di fumo professionisti. Per visionare il verbale in discussione consultate la sezione "file" del meetup Marsala in MoVimento. https://www.meetup.com/it-IT/Meetup-Informazione-Marsala/