Vito Damiano, sindaco di Trapani. Che Natale è quello dei trapanesi?
E’ un bel Natale come tutti i Natali. Invito tutti i cittadini ad essere sereni e soprattutto ad essere positivi, perché ci si stanca ad essere sempre negativi, a guardare le cose che non vanno, alle cose che ci danno fastidio. Dobbiamo guardare alle cose belle e fortunatamente siamo circondati da tante cose belle e poi se pensiamo ai bambini, e al Natale dei Bambini, cosa c’è di più bello di loro, che fortunatamente rispetto agli adulti guardano sempre alle cose in maniera positiva. L’augurio che rivolgo ai cittadini trapanesi, ma anche marsalesi, è quello di regalare dei bei sorrisi ai bambini, di mettere da parte i musi lunghi, i ghigni o le lamentele, e regalare dei bei sorrisi.
Sindaco Damiano, guardando all’amministrazione di Trapani, il cittadino trapanese dovrebbe essere contento di cosa per questo 2016. Quali sono quelle due, tre cose importanti che ritiene di aver fatto e che porta come bilancio di quest’anno?
Ormai è risaputo che tutti i comuni a livello nazionale sono in grosse difficoltà economiche. Tanti comuni festeggeranno male il Natale qui in Sicilia, perché o hanno dichiarato il dissesto o sono in procinto di dichiararlo. Per il Comune di Trapani è un buon risultato aver raggiunto una sua solidità economica, grazie ai sacrifici che anche e soprattutto i cittadini trapanesi hanno fatto negli ultimi quattro anni, e ciò ci consente di guardare con ottimismo al futuro garantendoci una solidità economica per i prossimi anni.
In più avete avviato la raccolta differenziata.
Sì, diciamo un tentativo non molto ben riuscito perché ci sono tanti problemi, ma l’importante è partire e aver avviato il servizio.
Cosa ci dice in merito a quanto successo in consiglio comunale riguardo alla vicenda Fazio-Dolce che poi riguarda anche l’amministrazione?
No, non entro in merito, perché non mi riguarda assolutamente. Un atto doveroso che doveva essere compiuto dal comune, a tutela degli interessi pubblici, è stato fatto come prevede la norma e così il consiglio si è espresso. La scelta può piacere o non piacere, ma sono questioni che non riguardano né l’amministrazione né il sindaco.