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29/12/2016 06:00:00

Stati Generali dei Progressisti: se non ora, quando?

 Giorni fa, visto l’esito del voto referendario, m’è capitato di riflettere sui ‘Doveri della Sinistra’. Sull’urgenza e la necessità, per essa, di mostrare qual è la sua “Etica della Responsabilità”. Non rimandando oltre un confronto ‘fuori dai denti’, nel suo mondo e col ‘resto del mondo’. Svelando, in che modo e quando, per il Popolo Italiano, “addà passà ‘a nuttata”. Peraltro, nell’esortazione tardo-sessantottesca – dibattito, dibattito! – leggendo tra le righe di non pochi editoriali, ho scoperto di essere in ottima compagnia: infatti, la mitica “battaglia delle idee” – in un “crescendo rossiniano” – la reclamano, a gran voce, innumerevoli esponenti progressisti. Si va da “Quella sinistra del no, no, no” ( Michele Serra,”la Repubblica” del 9/12) a “La politica e l’etica perduta” (Stefano Rodotà, stesso quotidiano del 17 successivo). Da “Lo strazio dei territori e delle città” (Salvatore Settis,”Il Fatto Quotidiano” del 21/12) a “Non c’è anima né programma, senza congresso il Pd è morto” (Gianni Cuperlo, 23/12, “la Repubblica”). Per finire con il giornale diretto da Marco Travaglio ove, Antonio ingroia, propone ai cittadini che hanno animato i Comitati del “NO” di trasformarsi in Comitati Permanenti e convocare, tra la fine di febbraio e l’inizio di marzo, gli “Stati Generali per l’attuazione della Costituzione”. Analizzate le loro opinioni, gli autorevoli esponenti del Campo Progressista, testè citati, sembrano decisi ad assumersi la responsabilità di indicare una via d’uscita dalla crisi che stritola il Paese. Fondata su una comune ‘vision’ e su quattro o cinque priorità che possano fungere da minimo comun denominatore, tra le diverse e variegate anime del Pianeta Progressista. Tra tutti i cittadini, singoli o membri di formazioni sociali, che si sentono Progressisti. Che intendono misurarsi con le Sfide del Tempo Presente. Nel Paese e nei Singoli Territori. I Progressisti – il centro sinistra,la sinistra centro,col trattino e senza trattino, gli ‘Ulivisti’ del secolo scorso e gli ‘Ulivisti2.0’ del secondo millennio – non sono certo i Depositari della Verità Rivelata. Nè è detto che le loro ricette economico-sociali, rispetto a quelle liberiste, avranno maggior gloria. Ma, il Diritto di Critica allo status quo, si sconta con il Dovere di Tracciare la Rotta. Lemme lemme, eccoci giunti, ordunque, alla ‘Domanda delle Cento Pistole’: ma, il Centrosinistra, una rotta da seguire ce l’ha? Ce l’ha, una stella polare che gli rischiari la via? Un porto sicuro, che preservi la dignità al popolo e, nei giovani cuori, faccia rifiorire la speranza? Se la risposta può arrivare solo moltiplicando luoghi e occasioni di confronto tra opinioni e proposte diverse, a partire da questo momento, tra i Progressisti, ciascun soggetto, può, a buon diritto, dare l’abbrivio: se non ora, quando?

 

G. Nino Rosolia