Si stava meglio quando si stava peggio, come dice il detto…
Forse si, forse si, allora i mastri muratori erano più bravi ed ora c’è meno attenzione. Ora il nostro compito sarà ricostruire al più presto.
Giuseppe Pagoto, cosa dice agli organizzatori del Festival Florio che si sono arrabbiati e non faranno più il loro Festival per diecimila euro di contributo?
Noi da cinque anni abbiamo dato questo tipo di contributo, ma le amministrazioni come sapete hanno difficoltà a programmare. Ma il problema non sono tanto le mille o le duemila euro in più, il problema più importante è che organizzare delle manifestazioni nelle isole a distanza è più difficile, soprattutto per chi non ci abita, loro erano di fuori, di altre regioni e si sono trasferiti addirittura in Germania. Dico che il Comune continuava a contribuire, la Regione no, ma io penso comunque che il tutto sia recuperabile se lo vorranno ma mi sento di dire in tutto franchezza che non credo siano le Egadi a beneficiare dell’immagine di questi Festival ma forse il contrario. Secondo me le isole si promuovo da sole; è chiaro, i Festival ci mettono del loro, portano turisti e diciamo che deve essere un piacere di entrambi organizzare le cose. Il Comune ci sarà sempre per questa manifestazione, speriamo che loro rivalutino l’idea, noi siamo qui. Un brand legato ai Florio, legato ad un tipo di musica di nicchia che ci sta e porta tante persone appassionate, se vorranno con tutte le difficoltà del caso, noi ci saremo.
Pagoto cosa ci dice sull’elezione degli organismi dei Libero Consorzio, si pensava ad un rinvio, la Regione invece ha stabilito la data del 26 febbraio. Lei potrebbe essere il prossimo presidente?
Guardi, io non credo che ci sia la volontà di andare avanti su questo fronte. Adesso forse a livello nazionale si riproporrà l’istituzione delle Province. Io non so qual è la soluzione migliore. Di certo era un ente importante e la Regione ha sbagliato su tutta la linea. Se doveva commissariare per tutto questo tempo ci si poteva organizzare meglio e in maniera diversa. Penso per esempio alla gestione dei Ato Idrici delle società partecipate, del coordinamento dei Comuni, noi stiamo facendo da soli, i Comuni fanno aggregazione da soli. Stiamo partecipando assieme ai Comuni Elimo-Ericini e a Castellamare ad un bando sulla mobilità sostenibile, cose molto interessanti, se ci fosse stata la provincia sarebbe stato molto meglio.
Con la provincia ci sarebbe stato un ruolo di coordinamento che ora non c’è.
Esatto, cambiare i commissari secondo me non ha prodotto niente, se non mantenere poltrone che potevano essere o cancellate o gestite meglio.
In Provincia di Trapani poi siamo stati i primi ad essere commissariati per via delle dimissioni di Turano.
Certo, e questo ha causato tanti disagi. Io penso alle gestioni sovracomunali, che cosa avremmo potuto fare in più avendo una provincia organizzata sul tema delle scuole, delle infrastrutture, sistema delle acque e depurazione, delle strade, la promozione e il coordinamento delle risorse umane, ecc. Questa secondo me è una riflessione che si deve fare politicamente. Sono passati tanti anni e ognuno di noi si sarà fatto le proprie convinzioni, secondo me le province si dovrebbero recuperare, poi se si devono cancellare si cancellino pure, ma restare in una situazione precaria non è mai bello.