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13/01/2017 06:30:00

Il freddo nelle scuole di Marsala. Riscaldamenti guasti e spenti, protestano gli studenti

 Ci risiamo. Ci sono ancora problemi nelle scuole di Marsala. Qualche mese fa sono state molto accese le polemiche sugli intonaci che crollavano e la scarsa sicurezza negli istituti, sia comunali che statali. Adesso, a mettere a nudo la precarietà di molte strutture scolastiche ci ha pensato il gelo che in questi giorni si è abbattuto sulla Sicilia. Diversi istituti infatti sono senza riscaldamenti, e bambini e ragazzi sono costretti a fare lezione a temperature bassissime. Un problema, quello dei riscaldamenti delle aule scolastiche che riguarda gli istituti della provincia di Trapani, ma anche di tutta Italia, come si è visto in questi giorni.
A Marsala è montata la protesta e anche la polemica politica.
Ci sono scuole che stanno in edifici vecchi che non hanno proprio gli impianti di riscaldamento, altri che ce li hanno ma non sono funzionanti, altri ancora che li tengono spenti per limitare i costi.
Tra questi istituti c'è l'istituto Agrario Abele Damiani di Marsala. Gli studenti dopo un paio di giorni di freddo rigido anche dentro le aule, e dopo aver fatto lezione con piumini e coperte, hanno detto basta e protestato. Alla richiesta di chiarimenti al dirigente scolastico gli studenti si sono sentiti dire che il Libero Consorzio Comunale, l'ex Provincia, che gestisce gli istituti superiori, aveva comunicato che “non erano previsti fondi in bilancio per la messa a norma della caldaia e procedere alla sua accensione”.Una storia tipicamente siciliana. Allora gli studenti hanno proposto ai dipendenti dell'ex Provincia uno scambio: i ragazzi vanno a fare lezione al Palazzo Riccio, sede del Libero Consorzio, i dipendenti a lavorare all'Agrario, al freddo e con le coperte.
Ma la situazione dell'Agrario non è isolata. Sono così quasi tutti gli istituti superiori, e a Marsala sono così diverse scuole gestite dal Comune di Marsala.
In queste ore sono arrivati anche gli interventi della politica.
Aldo Rodriquez, consigliere comunale del Movimento 5 Stelle, denuncia che in Via Dante Alighieri, scuola elementare ancora non inaugurata ma funzionante, non esistono i termosifoni, all'Istituto Garibaldi sia materna che elementare neanche. E stessa cosa nei plessi dell'istituto comprensivo di Paolini, il Plesso Asta dell'istituto comprensivo Sturzo ed il plesso Cozzaro del 6°Circolo.
“Dobbiamo distinguere le scuole che sono senza riscaldamenti per la mancata manutenzione ordinaria che fa capo alle istituzioni scolastiche, e quelle in cui è mancata la manutenzione straordinaria per cui ho voluto sollecitare la consegna dei lavori all'amministrazione” ha detto il presidente del Consiglio Comunale Enzo Sturiano.
“Ho parlato con l'Assessore Anna Maria Angileri e ha detto che ci sono poche risorse. Ma è un'emergenza, i prospetti si possono fare successivamente, adesso bisogna rendere le aule calde.
Ma non è vero che non ci sono risorse. Abbiamo fatto degli emendamenti per la manutenzione delle scuole in consiglio comunale. La classe politica e burocratica devono lavorare in sinergia, è successo un piccolo incidente di percorso a Giardinello, e poi si scopre che altre scuole hanno problemi” continua Sturiano riferendosi al crollo dell'intonaco di alcuni mesi fa e alle successive segnalazioni per parti di edifici scolastici non proprio sicure.
Singolare è poi la situazione alla Luigi Sturzo. “Sono stati stanziati 1,2 milioni di euro per lavori di manutenzione, e non ci sono i riscaldamenti per un problema di collegamento di cavi”, continua il presidente del consiglio comunale ricordando che tempo fa erano stati fatti dei sopralluoghi con diversi consiglieri. E ancora  Casazze, Paolini, Gurgo, San Filippo e Giacomo, Giardino di Infanzia e altre scuole del centro. “In sede di bilancio abbiamo aggiunto 120 mila euro ai 30 mila previsti inizialmente per la manutenzione, abbiamo recepito i punti di criticità dalle direzioni didattiche, adesso chiederemo l'elaborazione dei progetti. Ma bisogna fare programmazione”. Sturiano se la prende non tanto con l'amministrazione Di Girolamo ma con i burocrati rei di non prestare attenzione ai lavori nelle scuole.
Sulle scuole gelide è intervenuta anche la Commissione Sport, Turismo, Edilizia Scolstica, di cui è presidente Ginetta Ingrassia, e ha chiesto all’Amministrazione di “porre in essere tutte le strategie per risolvere immediatamente il problema anche ricorrendo, se necessario, al fondo di riserva del Sindaco e fare in modo che, con una opportuna programmazione, il problema non abbia più a ripetersi negli anni a venire”.

TRAPANI
 La colonnina del mercurio, anche a Trapani, ha raggiunto temperature molto più basse della media stagionale. In molte scuole, nonostante sua possibile tenere i riscaldamenti accesi al mattino, è quasi impossibile fare lezioni al pomeriggio, quando i riscaldamenti, laddove funzionino, vengono spenti, per come prescrive la disciplina al loro uso indicata dagli Uffici Comunali (accensione massimo per 36 ore settimanali).
Il rispetto di questa prescrizione, in questi giorni di freddo intenso, nel pomeriggio, quando si svolgono le lezioni del tempo prolungato, fa scendere la temperatura delle aule scolastiche al di sotto dei 18 gradi previsti dalla normativa perché un ambiente sia considerato salubre e vivibile. Circostanza che è stata registrata in diverse scuole ed in particolare presso l’istituto comprensivo Nunzio Nasi.
Il Consigliere e capogruppo di Uniti per il Futuro, Girolamo Fazio, ha presentato stamani una interrogazione urgente per chiedere una deroga ai limiti di uso dei riscaldamenti come indicati dagli uffici comunali e, contestualmente ha chiesto alla amministrazione di verificare in quante e quali auli delle scuole comunali vi siano eventualmente problemi di riscaldamento.
«Spero – dice Fazio – che l’intervento della amministrazione comunale e degli uffici sia tempestivo, perfino più rapido della eventuale risposta urgente in consiglio comunale. Intanto per una deroga alla disciplina dell’uso e della accensione del riscaldamento basterebbe anche soltanto un provvedimento amministrativo, anticipato magari da una semplice telefonata ai dirigenti scolastici. Per un controllo sugli impianti aula per aula comprendo che ci voglia più tempo ma con un po’ di impegno è possibile fare il punto della situazione in pochi giorni».