Un chirurgo di Marsala è stato condannato dalla sezione giurisdizionale della Corte dei Conti a restituire circa 18 mila euro all'Asp di Trapani.
Giuseppe Maggio, 63 anni, all'epoca ei fatti in servizio al Paolo Borsellino di Marsala, “si faceva pagare dai propri pazienti non riversando tali somme all’amministrazione sanitaria, violando anche la normativa dettata per disciplinare l’attività medica intra moenia ed extra muraria e percependo così indebitamente, da parte della propria amministrazione, l’intera retribuzione variabile di posizione e di risultato”. Queste le motivazioni della condanna a restituire le somme illegittimamente incassata: 18.156 euro.
“Avendo il convenuto percepito la retribuzione intera, a fronte di una attività professionale esterna, per la quale era previsto un trattamento economico ridotto, tale attività rende quanto percepito in più a titolo di retribuzione di posizione variabile e di risultato un comportamento amministrativo illecito, con un indebito, con conseguente dovere di risarcimento/restituzione a titolo di responsabilità amministrativa per tutto l’anno 2007” scrivono ancora i giudici. Maggio era stato denunciato dalla guardia di finanza, assieme ad altri medici, per aver intascato le somme pagate da diversi pazienti per prestazioni sanitarie intra-moenia, anziché versarle all'Asp. Nel 2012 è stato condannato ad un anno e 4 mesi per peculato. Sentenza confermata in appello e in Cassazione. Per questo il chirurgo è stato licenziato dall'Asp. Assieme ad altri due colleghi, Giuseppe Ribaudo e Aldo Cudia, in passato sono stati condannati, sempre dalla corte dei Conti, a risarcire una signora perchè in un intervento hanno dimenticato una garza nell'addome.
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Riceviamo e pubblichiamo una nota dell'avvocato Giovanni Galfano, legale di Maggio, per precisare alcuni aspetti della vicenda che ha coinvolto il suo assistito.
Il Dr. Giuseppe Maggio è stato condannato dalla Sezione Penale della Corte di Appello di Palermo per truffa, e non per peculato, per non avere versato – quale dirigente medico in regime di intramoenia - nelle casse dell’ASP, la quota del 15% del complessivo importo di E. 260,00, incassato in occasione di cinque visite espletate nel corso dell’anno 2007.
Il Dr. Maggio si è sempre difeso, sostenendo che si trattava non di compensi, ma di regalie elargite da amici.
La somma non versata, e di spettanza dell’ASP, era di soli E. 39,00.
Conseguentemente, la Corte dei Conti ha condannato il Dr. Maggio a pagare l’importo di E. 18.000,00 a titolo di sanzione contrattuale, per avere violato gli obblighi sul medesimo gravanti per avere scelto il regime dell’intramoenia.
La sentenza resa dalla Corte dei Conti è di primo grado, non è definitiva e verrà appellata.
Infine, si precisa che il Dr. Maggio non è stato licenziato dall’ASP di Trapani, ma è andato in pensione dopo avere espletato 41 anni di servizio.