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06/02/2017 06:30:00

Clara Ruggieri: "Basta polemiche, ecco il nostro progetto culturale per Marsala"

Ha un bel da fare in questo periodo l'assessore alle politiche culturali di Marsala, Clara Ruggieri. Non solo perchè in città c'è la rassegna teatrale e c'è da stare attenti che tutto funzioni. Ma soprattutto per le polemiche sollevate dagli addetti ai lavori, gli stessi artisti marsalesi che hanno protestato non tanto per questa stagione teatrale diretta da Moni Ovadia ma per il modo di fare dell'amministrazione. Assessore ha visto tutte queste polemiche?

 

Le polemiche non ci interessano. Lavoriamo per la città. Qualcuno ha detto che non abbiamo una proposta culturale per la città.

 

E invece? Ci dica la vostra proposta culturale.

 

Invece non è così. Parliamo di proposta culturale in senso lato. Noi ci siamo insediati nel giugno 2015 e nel giro di poco è riuscita ad aprire dei teatri che erano chiusi consentendo alle compagnie teatrali e ai gruppi di riappropriarsene. I teatri non erano agibili e l'amministrazione ha fatto degli interventi per riaprirli, abbiamo lavorato in questo senso. Abbiamo aperto la pinacoteca comunale.

 

Il Palazzo Grignani, adesso i quadri della città sono esposti lì.

 

Siccome ci dicono che non abbiamo un progetto culturale vorrei ricordare che nel giro di pochi mesi abbiamo aperto la pinacoteca. Il primo piano di Palazzo Grignani e abbiamo ottenuto un finanziamento per fare il secondo piano. Diventerà uno spazio incredibile per la nostra città. E' stato finanziato anche il Museo degli Arazzi, che è un bene della città. Stiamo collaborando con tutti gli incontri con l'autore. Sono tante le iniziative e le proposte che facciamo. Queste non sono proposte culturali?

 

Assessore, è accesa come non mai.

 

Avevamo iniziato un percorso insieme a Tullio De Mauro, cittadino onorario di Marsala.

 

E' scomparso poco tempo fa.

 

Avevamo intenzione di mettere su un cantiere culturale per questa città. Continueremo senza di lui, sulla sua scia. Altra cosa, il Parco Archeologico. Stiamo lavorando anche lì per incentivare sempre di più la fruizione del parco.

 

Ma torniamo agli artisti. E' vero che non avete mai voluto incontrare gli artisti locali?

 

Non è assolutamente vero. Dopo la polemica dell'estate scorsa li abbiamo incontrati più volte.

 

E come vi siete lasciati?

 

Avevamo anticipato che avremmo fatto una nomina che avrebbe dovuto riscuotere il consenso di tutti gli artisti. Siamo convinti e consapevoli della validità della nostra scelta. Moni Ovadia che accetta di venire a Marsala gratuitamente a fare il direttore artistico, ritenevamo che potesse avere il consenso di tutti gli artisti e di tutta la città. E' una scelta culturale che è appena iniziata. Tutto questo fermento e fibrillazione, quando si inizia un progetto si valuta alla fine. Diamogli tempo, come ha detto lo stesso Moni Ovadia.

 

Quando c'è stata la conferenza via Skype disertata dagli artisti.

 

Conferenza che ha voluto lui. Poi non sono andati gli artisti, ognuno fa le sue scelte. E' un progetto culturale appena iniziato. Quando ci siamo incontrati con gli artisti abbiamo anticipato che c'era una nomina che stava per arrivare di un certo spessore. Non possono dire che non ci siamo visti. Quando è arrivato Moni Ovadia, il primo giorno, prima della conferenza stampa doveva incontrare tutti gli artisti ma non è stato possibile purtroppo. Poi non è potuto venire più per problemi di salute. Erano programmati vari incontri con gli artisti e con la commissione cultura. Io non raccolgo le polemiche, è un progetto che sta per iniziare.

 

Assessore, non crede che nella nomina di Ovadia ci sia stata quella mancanza di programmazione politica e culturale? La sensazione è che si nomina Moni Ovadia, un nome di spessore, a cui nessuno può dire di no, e lo si impone a una comunità che ha le sue tensioni con un cartellone già preconfezionato. Allora un teatrante e un artista si chiede dove sia il coinvolgimento, il fare rete che avevate chiesto.

 

Ma noi avevamo anticipato agli artisti della nomina di Moni Ovadia. Non avevamo detto il nome ma l'avevamo fatto intuire. Non è una nomina calata dall'alto. Un direttore artistico propone una sua rassegna.

 

Propone o impone? Anche sul costo. Claudio Forti ha detto che non è vero che questi spettacoli grazie a Moni Ovadia sono stati comprati ad un costo contenuto.

 

Lo dimostri. Sono state fatte anche delle indagini. C'è un inizio di percorso che vedrà pure gli artisti locali coinvolti. Ha creato questa rete di teatri anche per attingere a finanziamenti. Questa è un'opportunità che la città non poteva perdere. Però vorrei finire di parlare di polemiche e parlare di spettacoli, che non se n'è parlato.

 

E infatti c'è andata poca gente a vederli.

 

Pochi solo per “Luci della ribalta”. Per Il berretto a sonagli e Sorelle Materassi c'era il pieno.

 

Enzo Sturiano, presidente del consiglio comunale, ha detto che c'erano 160 paganti.

 

Quello che dicono a me non interessa. Io dico la verità.

 

Sturiano dice bugie?

 

E' importante la quantità o la qualità degli spettacoli?

 

Ma le presenze sono importanti, altrimenti non quadrano i conti.

 

Noi stiamo facendo una rassegna di alto spessore, di alta qualità, che si stanno svolgendo nei più grandi teatri d'Italia. Soffermiamoci sugli spettacoli. Si sta proponendo una rassegna a un costo contenuto.

 

Forse non è esplosa perchè è mancata un po' di comunicazione?

 

Ci stiamo pensando a pubblicizzarla meglio. Questa rassegna purtroppo è partita un po' in ritardo. L'abbiamo voluta fare lo stesso, ci crediamo.

 

Febbraio ricco di appuntamenti.

 

Ci saranno Gino Paoli e Danilo Rea il 12, poi Nicola Piovani il 23. Il 16 marzo Moni Ovadia metterà in scena Il Casellante. Il 4 aprile ci sarà Vittorio Sgarbi con Il Caravaggio, non parlerà di politica ma di arte. Il 15 aprile ci sarà Francesco Torre con “Viddrano sugno”.

 

Anche su quest'ultimo spettacolo ci sono state polemiche. Perchè Torre è marsalese e gli altri non hanno avuto la possibilità di fare lo spettacolo.

 

Torre ha lavorato con loro a Siracusa, questo spettacolo è inserito nella rassegna teatrale con costi minimi. Quest'anno è toccato a lui, il prossimo anno toccherà ad altri. Moni Ovadia cerca di incentivare gli artisti locali. E' tutto un percorso che è appena iniziato.

 

L'ultimo spettacolo sarà Vinni cu vinni, con Ovadia.

 

Non c'è data ancora. Ovadia farà una sorta di casting con gli artisti marsalesi che stanno cominciando ad inviare i curriculum. Poi c'è in programma di fare qualcosa per l'estate. Vorrebbe fare le Supplici allo Stagnone, speriamo di riuscirci.

 

E' stato detto che le hanno dato un opuscolo con otto proposte.

 

Non ho mai ricevuto niente. Mai.

 

Magari è là l'equivoco. Sui costi, perché per la rassegna vanno bene 105 mila euro e per gli artisti locali niente?

 

Il bilancio è stato approvato a novembre, da allora potevamo spendere. In estate eravamo asciutti. Abbiamo però consentito a chi voleva di dare un contributo post bilancio. Alcuni hanno rifiutato. Abbiamo potuto decidere solo dopo il bilancio.