In due anni i procedimenti iscritti per reati contro la pubblica amministrazione in Sicilia sono quasi raddoppiati. E se dal 2014 al 2016 sono passati da 100 a quasi 200, meno di 50 sono arrivati in dibattimento: sono alcuni dei dati elaborati dal centro studi Pio La Torre e forniti dall'ufficio statistica del tribunale di Palermo presentati oggi a Villa Niscemi, in occasione dell'attuazione del protocollo di intesa tra comune di Palermo e centro La Torre.
L'iniziativa, nata per prevenire fenomeni di corruzione all'interno della pubblica amministrazione, si articolerà in alcuni laboratori di approfondimento e in un piano anticorruzione dell'ente locale.
Secondo la ricerca, i comuni siciliani sciolti per infiltrazioni mafiose dal 1991 al 2016 sono stati in totale 55, cosi suddivisi: 24 nel Palermitano, 8 nella provincia di Catania, 7 nell'Agrigentino, 4 sia nel Nisseno che a Messina, 6 nel Trapanese, uno nelle province di Siracusa e Ragusa.