Il magistrato Nino Di Matteo non sarà candidato del Movimento Cinque Stelle alle prossime elezioni regionali in Sicilia. L'ipotesi era circolata con insistenza nei giorni scorsi, e il pressing da parte dei grillini era molto insistente, dato che Giancarlo Cancelleri, leader all'Ars, non voleva ricandidarsi, preferendo puntare sulla Camera dei Deputati. Ma è stata approvata all’unanimità dalla III Commissione del Csm la proposta di destinare Di Matteo alla Procura nazionale antimafia e antiterrorismo. Con lui anche i colleghi della procura di Roma Francesco Polino, Barbara Sargenti e Maria Cristina Palaia e di quella di Napoli Michele Del Prete.
Si è trattato di una “scelta non semplice”, vista la presenza di candidati di “altissimo profilo”, dice Elisabetta Casellati, presidente della Commissione, spiegando che si è anche “tenuto conto delle indicazioni del procuratore Roberti”, capo della Superprocura e che i consiglieri hanno voluto ascoltare in audizione anche per capire “le esigenze dell’ufficio”. Ci vorrà ora del tempo prima del voto definitivo del plenum: dovranno essere scritte le motivazioni a sostegno dei cinque candidati. Un’incombenza che potrebbe portare la discussione a metà marzo.