Hanno finalmente un nome, dopo tanti anni, gli assassini del tabaccaio Giuseppe Bruno che è scomparso 13 anni fa a Villarosa in provincia di Enna. Si tratta dei tre fratelli Damiano, Maurizio e Amedeo Nicosia e del loro cugino Michele Nicosia.
L’uccisione, di stampo mafioso, sarebbe stata scatenata dal tentativo della vittima di riscuotere un credito presso di loro. I quattro invece lo uccisero e ne fecero sparire il cadavere sezionandolo prima con una motosega. Ancora più macabra la fase di distruzione del cadavere. Una parte del corpo infatti venne gettata in pasto ai maiali e una parte bruciata all’interno di bidoni di metallo.
La sconcertante verità sulla fine del tabaccaio è stata svelata da un collaboratore di giustizia che pare sia stato testimone dell’omicidio.
Le indagini sono state condotte dalla Direzione Distrettuale Antimafia di Caltanissetta con la collaborazione della Squadra Mobile e dai Carabinieri di Enna. Sui quattro, che sono stati protagonisti dell’indagine chiamata “Fratelli di sangue”, pendono capi d’accusa legati a spaccio di stupefacenti, usura, detenzione e porto d’armi, omicidi, associazione mafiosa e controllo di attività economiche sul territorio in generale.
***
The Sicilian Mafia killed a tobacconist and fed him to pigs 13 years ago, police said after arresting the four suspected mafiosi who allegedly did it Wednesday.
Giuseppe Bruno, from the town of Villarosa near Enna in central Sicily, went to the local Mob to reclaim a loan and was instead murdered.
His body was chopped up with a chainsaw and parts of it fed to pigs, while other parts were burned in metal drums, police said.
Brothers Damiano, Amedeo and Maurizio Nicosia, respectively aged 60, 51 and 54, and their 53-year-old cousin Michele Nicosia, are accused of mafia conspiracy to commit murder, loan sharking, drug trafficking, weapons possession and trying to take over businesses.