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23/02/2017 06:00:00

Il Liceo Classico e la sicurezza. Coppola: "Vado a processo per cose di poco conto"

"Vado a processo per i sacchi della carta sistemati in cortile, il guano dei piccioni sulle scale antincendio, un lampadina fulminata che stavamo già cambiando". E' amaro il commento di Antonella Coppola, dirigente del Liceo Classico di Marsala, Giovanni XXIII, rinviata a giudizio davanti al giudice monocratico a seguito di una singolare vicenda che ha investito il Liceo Classico di Marsala, unica scuola della città ad essere oggetto di tutta una serie di ispezioni molto dettagliate, a seguito, tra l'altro di un esposto anonimo. 

La vicenda va avanti ormai da mesi. Risale al mese di novembre 2015 il blitz che ASP, Guardia di Finanza e Vigili del Fuoco hanno effettuato presso il Liceo Classico Giovanni XXIII, in quell’occasione la dirigente scolastica Antonella Coppola, da poco in quella scuola, venne sanzionata e denunciata per avere "omesso idonee misure per la prevenzione degli incendi e a tutela dell’incolumità dei lavoratori".

La citazione a giudizio, innanzi il giudice monocratico vedrà la prima udienza il 26 aprile. Le contestazioni sono lievi, dal funzionamento di alcune lampade  dell'impianto di illuminazione di sicurezza, a uno dei portoni sulla strada  che era chiuso, mentre avrebbe dovuto garantire l'uscita d'emergenza. Tra le altre contestazioni, omesse manutenzioni, mancati interventi necessari per garantire la sicurezza e la salute dei lavoratori, omesse puliture di locali esterni necessarie per assicurare adeguate condizioni igieniche, due scale non conformi alle norme, la designazione - che non ha fatto la dirigente, comunque - di un professionista privo dei necessari requisiti di legge e la mancata formazione dei lavoratori in materia di salute e sicurezza.

Coppola ha voluto incontrare la stampa, qualche settimana prima dell’ udienza, per volere chiarire determinati aspetti e  soprattutto a rassicurare genitori ed alunni nonché la cittadinanza circa la solidità dell’edificio e la sicurezza dello stesso. “Il Liceo Classico di Marsala - dice  Coppola - gode di tutte le certificazioni necessarie rilasciate dagli enti preposti. Tra l'altro abbiamo anche il certificat di staticità,  di cui non tutte le scuole marsalesi godono, e abbiamo pure le caldaie certificate...”.

E allora? Le contestazioni risalirebbero a situazioni precedenti all'arrivo di Coppola nel più prestigioso istituto scolastico cittadino. Tra l'altro Antonella Coppola non è sola in questa battaglia ma la affronta insieme agli studenti del liceo, che hanno fatto sentire in più di un'occasione la loro vicinanza alla preside. 

Il blitz venne effettuato a seguito di un esposto anonimo presentato alla Procura della Repubblica, l’esposto conteneva dettagliatamente la descrizione, secondo chi lo ha presentato, delle violazioni di norma presenti in struttura. E' anche per questo che  Coppola parla di un attacco volto a screditare la sua persona e l’immagine dell’istituto che ad oggi, nonostante i licei facciano fatica a raggiungere i numeri per le iscrizioni, vanta ben 540 alunni. “ Sono sicura della mia correttezza - dice la dirigente scolastica -  dopo 22 anni di esperienza posso solo dire che ho cercato di costruire percorsi di apprendimento forti e concreti. Quando sono arrivata al Liceo Classico ho immediatamente chiuso i locali di via Frisella e la palestra del Professionale via Del Fante perché non erano locali idonei e sicuri, al contrario di chi mi aveva preceduta che ne aveva autorizzato l’utilizzo, e ne ho disposto la chiusura proprio per tutelare l’incolumità degli studenti, solo successivamente ho potuto affrontare a poco poco, con risorse limitate, i vari problemi, quali l’umidità, la tinteggiatura delle pareti, l’impianto elettrico e il bagno delle ragazze, che era chiuso da due anni”.
Coppola ha già pagato, con soldi propri, le sanzioni pecunarie inflitte, grida alla verità e invita l’anonimo, che ha presentato l’esposto, a instaurare un contraddittorio dentro le aule dl tribunale “perché così come sono state mosse le accuse sembra un attacco contro di me”.

La difesa della dirigente del liceo è affidata all’avvocato Salvatore Errera il quale si sofferma sul comportamento di responsabilità della Coppola nell’affrontare il procedimento potendolo evitare pagando la sanzione:

 "L'atteggiamento di Antonella Coppola mi ha sorpreso positivamente. Solitamente, in procedimenti come questi, si preferisce pagare l'ammenda per evitare il processo. Invece la dirigente Coppola fin da subito è stata chiara, e produrremo tutta una complessa attività istruttoria per mostrare la correttezza del suo operato".