Esplosione in un edificio di tre piani in centro città a causa di una fuga di gas. La vittima è un’anziana. In ospedale in condizioni gravi anche una bambina di un anno.
Un boato nel cuore della notte, nel centro storico di Catania, e poi un cumulo di macerie. Una palazzina di tre piani è stata completamente sventrata intorno alle 2.30 della notte di sabato in seguito a una esplosione. Molti hanno pensato a un terremoto e sono fuggiti in strada, ma la devastante esplosione è stata provocata dallo scoppio di una o più bombole di gas. Nel crollo c’è una vittima, è una donna anziana, mentre due persone , una bambina di un anno e sua madre, sono state trasportate in ospedale in codice rosso. Altri due i feriti soccorsi e portati in ospedale. Della palazzina sono rimasti solo il tetto e le fondamenta.
L’esplosione ha coinvolto anche due palazzine attigue che sono state subito fatte evacuare. L’edificio si presenta come fosse stato colpito da un bombardamento: facciata, solai, pavimenti e pareti sono un cumulo altissimo di macerie. I vigili del fuoco hanno scavato con le mani e sono riusciti a estrarre viva ma gravissima una bambina di un anno e sua madre, trasportate all’ospedale Garibaldi nuovo. Gli altri due feriti sarebbero in altri due ospedali, uno in codice rosso, intubato, non può parlare.
Il corpo della vittima è stato portato all’obitorio dell’ ospedale Garibaldi. Confermato il sospetto che a causare il crollo sia stata un’esplosione, forse di una bombola, visto che il palazzo non è servito da gas di città. L’edificio, situato all’incrocio tra via Archimede e via Crispi, era composto da sei appartamenti, secondo testimoni tutti quanti abitati.
«Viva per miracolo»: così Francesca Giuffrida, 67 anni, si definisce mentre, seduta su dei gradini esterni di un negozio, vede le macerie della sua casa. «Ci potevo essere anch’io là sotto, magari morta - aggiunge - e invece sono andata a dormire a casa di mio figlio. E questo mi ha salvato la vita». Ovviamente conosceva «da anni tutte le persone del palazzo», compresa la persona anziana rimasta sotto le macerie: «Certo - conferma - era la “signorina”: non era sposata e viveva da sola».
Il Comune di Catania ha inviato sul posto propri operai e dirigenti. Spiegano che nel palazzo non c’è fornitura di gas metano e che l’esplosione sarebbe legata quindi alla deflagrazione di bombole di gas. Per loro il bilancio finale dovrebbe essere di quattro feriti e una signora deceduta, alla luce degli accertamenti sulle persone che sono residenti nella palazzina.