Il triste destino di Villa Genna sembra quasi segnato, adesso che i vandali stanno portando via anche le porte.
È stato denunciato il fatto da Tommaso Favata, presidente dell’Equitazione Club Marsala, che lancia l’allarme: “Stanno smontando, per poi rubare, gli infissi interni di Villa Genna. Come possiamo fare per evitare che ciò avvenga? A chi denunciare questa negligenza? Chi è responsabile? Chi pagherà?”. E correda la sua denuncia con alcune foto che documentano in modo chiaro lo “stato dell’arte”. Diverse porte in legno massiccio, all’interno dei locali dell’antica struttura gentilizia, sono state già smontate da qualcuno e appoggiate ai muri.
L'associazione di Favata, si trova tra gli edifici e il giardino da un lato e il lungomare dall’altro e ormai da diversi anni denuncia lo stato di abbandono della villa e gli atti di vandalismo che si verificano periodicamente.
Afferma Favata:
«Noi abbiamo fatto e continuiamo a fare il massimo per tenere ben curata la zona che ci è stata data in gestione e le notizie sul degrado della restante parte del parco sono per noi anche un danno d’immagine. Ma non c’è solo questo. I servizi dei quali dovremmo usufruire sono, infatti, in quella parte di Villa Genna che nel 2013 era stata affidata alla cooperativa che poi non è stata in grado di affrontare la gestione. Eppure, avevamo chiesto di gestire anche il campo di equitazione» .
Il periodo a cui fa riferimento Favata è quello in cui l'ex Sindaco di Marsala Giulia Adamo, dopo alcuni mesi dal suo insediamento, pensò all'utilizzo della Villa per organizzare un’area attrezzata per camper e caravan; si pervenne così all'aggiudicazione provvisoria del 28 marzo 2013 in favore della Cooperativa Sociale Airone che, in teoria, avrebbe dovuto curare la Villa per un periodo di quindici anni. Un’utopia, dato che dall'8 maggio 2013, giorno in cui la villa fu presa in consegna dall'affidatario, le sue condizioni restarono trascurate e abbandonate. Il bando prevedeva anche la gestione delle due strutture adibite a ristorante e caffetteria, oltre al fatto che la ditta aveva il compito di richiedere tutele e autorizzazioni per la realizzazione dell'area camper che poi, viste le mancate autorizzazioni si trasformò in discoteca. Erbacce e rifiuti sono tutto ciò che resta di quel progetto aureo che l’ex sindaco aveva in mente per la villa gentilizia.
È una triste verità che evidenzia per l’ennesima volta il degrado e l’abbandono di questa villa gentilizia che il Cav. Benedetto Genna donò per testamento alla Curia Vescovile, e che successivamente per 800 milioni di lire fu acquisita al patrimonio comunale. L’immobile, posto a pochi chilometri di distanza sia da Marsala che da Trapani e che ha accanto la bellezza della riserva naturale dello Stagnone, ha avuto una vita molto burrascosa. Negli anni, come dicevamo, Villa Genna è stata aperta e chiusa a singhiozzo. Già dallo scorso 2012 Tp24 ha denunciato lo stato di abbandono della Villa e nel corso degli anni abbiamo fatto presente quanto spreco vi fosse intorno ai tanti progetti, bandi e gare che sono state pensate per ridare vita a questa magnifica struttura, ma che si sono concluse tutte con un nulla di fatto.
Dopo la pubblicazione del post denuncia di Tommaso Favata, il consigliere comunale Aldo Rodriquez del M5S ha fatto sapere di aver informato il dirigente dell’ufficio tecnico comunale, il quale gli ha assicurato che si sarebbe accertato della reale situazione con un sopralluogo per poi prendere adeguati provvedimenti.
Il sindaco del Comune di Marsala, Alberto Di Girolamo, ha comunicato che intende valutare iniziative imprenditoriali cui affidare la gestione del verde pubblico e la custodia del bene comunale.
Oltre alle promesse non abbiamo più niente, neanche le porte.