Una mozione sulla legalizzazione delle droghe leggere è stata presentata in consiglio comunale a Marsala dal consigliere Daniele Nuccio di "Cambiamo Marsala", primo firmatario del documento con il quale si intende chiedere al sindaco Alberto Di Girolamo di farsi portavoce della mozione e inviare la richiesta ai presidenti di Camera e Senato affinchè accelerino l'iter per la trattazione in parlamento del disegno di legge, frutto del lavoro dell'intergruppo parlamentare “Cannabis legale”, costituitosi su iniziativa di Benedetto Della Vedova e che ha come primo firmatario Roberto Giachetti.
Il 2017 - si legge nella mozione - potrà essere l'anno che vedrà la legalizzazione delle droghe leggere anche nel nostro Paese. Determinazione alla quale sono già arrivati in passato buona parte dei paesi civilizzati, negli Stati Uniti in Europa e nel mondo. Riconoscere il fallimento di ogni proibizionismo può essere un grande passo in avanti. Ad oggi l'introito, appannaggio esclusivo delle mafie nel Paese, equivale a circa quattro miliardi di euro annui. Il superamento parziale della legge “Fini-Giovanardi” ad opera della Corte Costituzionale che ne ha cassato gli articoli relativi alla equiparazione delle droghe pesanti e leggere ha rappresentato un ragionevole punto di partenza.
I tempi sono oggi maturi per dare un'accelerazione importante relativamente al disegno di legge in trattazione in Parlamento, una proposta sottoscritta da 218 parlamentari.Considerate le importanti determinazioni alle quali è giunta la Direzione Nazionale Antimafia, che apre uno spaccato nuovo nella potenziale depenalizzazione dei reati legati alla Cannabis, con il relativo beneficio per la pubblica amministrazione in termini di forze di polizia impiegati nel contrasto di un fenomeno per il quale la DNA ha di fatto certificato il sostanziale fallimento nelle politiche repressive. Considerata altresì la mole di lavoro per i tribunali italiani e la corposa presenza nelle carceri di detenuti per reati legati alle droghe leggere ma ribadendo in terra di Sicilia ed in Provincia di Trapani la necessità di sottrarre al potere mafioso una tale rendita finanziaria frutto della produzione, dello stoccaggio e della vendita della sostanza di tipo Cannabis e tralasciando il beneficio per le casse dello Stato, frutto delle imposizioni fiscali sulla produzione e sulla commercializzazione.
Nuccio a nome anche degli altri consiglieri che assieme a lui hanno sottoscritto la mozione, Michele Gandolfo (PSI), Mario Rodriquez (PD), Calogero Ferreri (PD), Pino Cordaro (PD), Vito Cimiotta (PSI), Linda Licari (Cambiamo Marsala), Ivan Gerardi (Sicilia Futura), si augura che l'appello venga accolto dal consiglio e venga inviato dall'ufficio di Presidenza a tutti i Consigli Comunali della Provincia di Trapani, alla Sede dell'ANCI Sicilia ed alla sede nazionale ANCI, in maniera tale da affiancare la voce che meritoriamente e con forza si è levata in questa direzione dal Consiglio e dall'Amministrazione della Città di Palermo.
Non la pensa così Giusi Piccione, consigliera comunale di Progettiamo Marsala:
Legalizzare cosa comporta?
Preferisco carceri piene e Tribunali densi di lavoro .. magistratura e forze dell'ordine impegnate contro la lotta alle mafie... piuttosto che giovani, una volta dentro il meccanismo delle droghe nelle sue diverse forme di dipendenza bruciano la loro vita....
Sarebbe il caso di chiedere ai servizi territoriali per capire il reale danno di tale legalizzazione.