"La solitudine di queste ore mi rafforza nel proposito ed insieme mi spaventa. Ora temo seriamente per la mia incolumità". Lo afferma l'amministratore unico di Riscossione Sicilia, Antonio Fiumefreddo, dopo le denunce sul sistema di incasso delle tasse regionali.
"Sento parlare - aggiunge - di obiettivi da colpire e poi di ritorsioni, ed ancora di vendette. È un linguaggio scomposto ed inquietante. Ed infatti, solo chi sa di aver fatto qualcosa deve temere l'azione della magistratura - dice - così come solo chi è abituato ad usurpare il potere a proprio vantaggio può parlare di ritorsioni. Questa reazione compatta del potere mi conferma che si è sulla strada giusta e cioè che c'è un sistema, un grumo, che da sempre tutela trasversalmente il potere dell'Isola. Scardinare questo sistema è un dovere. Lo dobbiamo - chiosa - ai cittadini normali che rispettano la legge e che chiedono giustizia ed uguaglianza".
E ancora: "Ci sono fatti specifici, che non posso rivelare per motivi di opportunità e segretezza, di cui ho parlato con il prefetto e le autorità competenti. Ma io non mi fermo, vado avanti. Più mi lasciano solo, più proseguo". Così l'amministratore unico di Riscossione Sicilia, Antonio Fiumefreddo sui "seri timori sulla propria incolumità" espressi dopo le denunce sul sistema di incasso delle tasse regionali.