Luciano Perricone, candidato sindaco dall’assemblea dei cento per la coalizione Errante – Lo Sciuto, è ormai il nuovo coordinatore del gruppo al posto del sindaco felice Errante. Le voci che avevano ipotizzavano un raffreddamento dei rapporti con Salvatore Stuppia, battuto 61 a 37, sono state smentite da un recente comunicato stampa che assegna ai due il compito di lavorare fianco a fianco (insieme ai responsabili delle altre liste) alla definizione di un programma di governo. E soprattutto gli promette un assessorato o qualcosa di simile: “La coalizione in maniera compatta si impegna sin d’ora ad assicurare un adeguato riconoscimento allo stesso Stuppia in caso di vittoria alle prossime elezioni amministrative”.
Ottimisticamente, Perricone si è anche portato avanti col lavoro, incontrando i dirigenti regionali per il Piano Paesaggistico. Certo, ancora nella qualità di soggetto interessato, può presentare osservazioni e documenti alla Soprintendenza e al servizio di pianificazione paesaggistica della Regione Siciliana, ma “incontrare i dirigenti regionali” ha già un significato più preciso.
Nello stesso tempo però, si muove anche l’avvocato Erina Vivona di “Andare Oltre e Insieme si può”, protocollando una lettera al sindaco Errante in cui chiede notizie precise su determinati temi, dallo stato di aggiornamento del piano regolatore alla demolizione degli immobili abusivi di Triscina, dall’agibilità degli uffici scolastici al funzionamento dei relativi impianti di riscaldamento.
Oltre al piano di sicurezza, le politiche giovanili, le finanze comunali e tanto altro.
A breve Errante dovrebbe riceverla per fornirle le risposte.
L’ex consigliere comunale Ninni Vaccara, che rappresenta la lista “Insieme si può”, chiede al commissario straordinario del consiglio comunale, Francesco Messineo, dei chiarimenti sulle fatture del servizio idrico integrato e sui recenti accertamenti della Tia. Già nel dicembre del 2016 aveva manifestato per iscritto dubbi e perplessità analizzando nel dettaglio le bollette dell’acqua riguardo al conguaglio 2014 e ai due semestri del 2015, da cui aveva dedotto che i coefficienti applicati non risultavano aggiornati da anni.
Ma quello che più colpisce è una richiesta di intervento che Vaccara fa a Messineo, circa la vicenda di tre nuovi impiegati, presi in carico dal Comune e parcheggiati all’ufficio tributi senza lavorare, “senza una scrivania, senza un computer, senza un ordine di servizio né una mansione specifica – scrive Vaccara - nonostante percepiscano regolarmente lo stipendio e purtroppo rimangono mortificati sia come lavoratori che come persone, perché pur avendo più volte fatto presente la loro piena disponibilità, la loro volontà di lavorare e la loro assurda condizione attuale,sia al sindaco che al dirigente, alla data del 03.03.2017, non hanno ottenuto nessuna mansione né sono stati messi in condizione di lavorare secondo quanto previsto e sottoscritto dal contratto di lavoro che hanno firmato.”
Certo, lavorare senza essere pagati era una condizione tristemente nota in ambiti istituzionali depressionari come il nostro. Ma essere pagati senza lavorare è una novità che spiazza.
Ad ogni modo, l’impressione è che oltre al cambiamento, si insegua la competenza. O meglio, la capacità di governare, di sapere dove mettere le mani. Questa sembra essere la chiave di lettura che il Pd ha dato alla candidatura dell’ex sindaco Gianni Pompeo. Una necessità, secondo lo stesso Pasquale Calamia, dettata dall’esigenza di affidarsi a qualcuno che abbia esperienza e saggezza sufficienti per amministrare la città.
Oltre ai numeri per poter vincere, ovviamente.