Il senatore forzista Tonino d’Alì detta i tempi, Nino Oddo li segue, l’ennesima conferenza stampa del 25 marzo - in pratica, oggi - indetta da Nino Oddo, non si terrà perché i forzisti non erano ancora convinti di alcuni aspetti. Così è D'Alì che, spinto dal suo entourage, decide di incontrare i cittadini e lo farà il 2 aprile a Baia dei Mulini. Tutta una mattinata, dalle 9,30 alle 13, per ascoltare gli umori dei trapanesi ma soprattutto per tastare il territorio.
L’annuncio viene dato dall’ufficio stampa di d’Alì, si aggrega Oddo, che sarà anche lui presente a Baia dei Mulini per incontrare i suoi amici di partito e spiegare perché i socialisti dovrebbero abbracciare un progetto politico di centro destra, a margine di una conferenza nazionale del PSI che aveva come titolo: “La sinistra che vorrei”. Ecco, la sinistra che Oddo vorrebbe, a Trapani, è con Forza Italia, e agli ordini di D'Alì.
Sui territori però si fanno i conti con uomini e partiti, soprattutto con gli umori, Oddo con il PD ha avuto più di un intercalare, i socialisti non si sentono voluti ed apprezzati dai dem e pertanto si buttano a destra, "mascherando" il tutto con il progetto sul territorio.
C’è da intendere se il progetto di cui Oddo parla è veramente quello della "grande città" di Trapani ed Erice o se, invece, equivale a dare uno stop a Giacomo Tranchida e a Mimmo Fazio, ammesso che si riesca nell’impresa.
I trapanesi conoscono uomini, culture e facce, sanno bene che a quel progetto Forza Italia lavora da sempre e che D’Alì ne ha fatto un pensiero politico di unica matrice, di unica targa: la sua.
Unire Trapani con Erice e altre località vicine è da sempre il cavallo di battaglia di Tonino d’Alì, Oddo si aggrega e lo fa perché su Erice sa che da solo il suo candidato, Luigi Nacci, perderebbe, e sa anche che a Trapani non ci sono i voti per potere presentare un candidato targato socialista, e allora sposa il progetto di Forza Italia.
In politica siamo abituati a leggere di alleanze trasversali e siamo abituati anche ad averle giustificate, ma nessuno deve convincere la stampa di queste unioni miste, a noi fa piacere che si brindi allo stesso tavolo, bisogna spiegarlo agli elettori perché oggi si vota a sinistra, domani a destra. Ma qualcuno, come ultimamente è sovente di moda, dirà che destra e sinistra sono categorie superate.
Sono prove, queste, di presa sul territorio, sono prove in vista delle elezioni regionali, dove ci vogliono i voti, e prove, più verosimilmente, per le nazionali con i primi nomi di ciascuna lista che saranno bloccati, in base a quello che prevede l'Italicum.
D’Alì quando si muove sa come farlo e che parole utilizzare, aveva ben compreso che Oddo stava per appropriarsi del suo progetto sul territorio, che è anche un progetto politico, e allora ha ripreso il comando e, per chi sa leggere tra le righe, lo si evince dal comunicato stampa che di seguito è riportato:
"In particolare, nei giorni scorsi, ho apprezzato la presa di posizione e la convinta determinazione dell'Onorevole Nino Oddo, che ha colto perfettamente il significato del programma fondato su interventi concreti e ambiziosi e sul coinvolgimento di più parti sociali, in nome della coesione territoriale. Un programma pensato per i cittadini con al centro il rispetto delle loro esigenze e delle loro speranze. Per i tanti coinvolgimenti e le tante adesioni, sono sempre più determinato ad assumere un ruolo guida, in occasione delle prossime elezioni amministrative. E allora discutiamone tutti, domenica 2 aprile, dalle ore 9.30 alle 13, all’Hotel Baia dei Mulini di Erice".
Il senatore di Forza Italia è candidato sindaco, questo tentennamento presto vedrà la fine, i suoi attivisti sono candidati al consiglio comunale, da Totò La Pica a Giacomo Gucciardo le candidature ci sono e sono strettamente connesse a d’Alì.
Venerdì mattina, intanto, Nino Oddo ha raggiunto dDAlì presso la sua abitazione, altro giro e altra corsa, si prova a limare questa alleanza. Oddo sa che senza d’Alì nemmeno il progetto per Trapani ci sarebbe.
Pochi giorni fa su Nino Oddo c’è stato un fuoco incrociato, il deputato regionale socialista Venturino aveva chiesto ad Oddo di fare chiarezza e di non poter prendere parte ad un progetto che era ed è di centro destra. Pare poi che l’accordo tra Oddo e Venturino sia stato raggiunto stabilendo un congresso regionale del PSI, così da dettare quelle che saranno le linee guida del partito e le eventuali alleanze sui territori. Il congresso dei garofani dovrebbe tenersi il 22 aprile prossimo: possiamo già, e lo possiamo fare tutti, anticipare le sorti di quel congresso, Oddo, infatti, ha i numeri, 20 delegati su 34 aventi diritto al voto fanno parte della federazione trapanese, sono cosa sua.
Oddo parla di eventi locali, in merito all’alleanza con il centro destra, eventi che sono sorti per la chiusura dei dem sui socialisti, peraltro Oddo parla del movimento Noi con Salvini, rappresentato a Trapani dal consigliere Felice D’Angelo, come di un movimento residuale che non inciderebbe quasi nulla.
Chissà se D’Angelo la pensa allo stesso modo? Di certo c’è che Oddo per giustificare l’alleanza, non naturale, di centro destra si è intestato un progetto presentandolo come il suo.
Sarà un incontro, quello del 2 aprile nel quale Oddo avrà modo di persuadere ancora di più i suoi amici a votare l’alleanza di centro destra , del resto è lo stesso Oddo che ha affermato che con Venturino la situazione è rientrata “perché ho potuto documentare, carte alla mano, tutti gli atti d’arroganza del Pd nei nostri confronti. Mi chiedo se il segretario Campagna abbia la stessa capacità di persuasione all’interno del suo partito sulle scelte da fare sul territorio. Azzarderei a dire che potrebbe essere davvero poca”.
L’appuntamento del 2 aprile potrebbe essere anche la data di ufficializzazione della candidatura di d’Alì ovvero solo una prova di presa sul territorio in attesa della sentenza del Tar del 15 aprile che si pronuncerà sul ricorso presentato da Mimmo Fazio avverso il provvedimento che lo ha visto tagliato fuori dal consiglio comunale di Trapani.