Di Piano Paesaggistico si torna a parlare, è l’argomento principe del consiglio comunale di Marsala, si ricercano le colpe, si vuole capire perché si è arrivati a questo punto, perché la deputazione regionale eletta nella nostra provincia non ha fatto nulla. Perché si è arrivati ad oggi in queste condizioni? Lo vogliono sapere i consiglieri comunali e Pino Milazzo lo chiede tra i primi.
L’assessore al ramo Rino Passalacqua però non ci sta, vuole indicare una strada che deve essere unica per tutti con il medesimo obiettivo e con la capacità di raggiungerlo senza cercare più le colpe laddove ci fossero. E poi Passalacqua questo accanimento sulle colpe non lo comprende più, tanto che chiede a Enzo Sturiano, presidente del consiglio, dove era lui dal 2012 in poi? “Dal 2012 al 2017 quante volte siete stati alcontrollare il Piano?".
I consiglieri sono in fermento, tutti, dall’opposizione alla maggioranza chiedono la sospensione del Piano Paesaggistico, chiedono l’immediata revoca del decreto assessoriale per evitare che i bandi del PSR sul turismo, che usciranno per la metà di aprile, possano essere vani per il nostro territorio.
Antonio Vinci, capogruppo PD, chiede al sindaco Alberto Di Girolamo, presente in aula insieme al vice sindaco Agostino Licari, di incontrare nuovamente il presidente della regione, Rosario Crocetta, e chiedere l’immediata sospensione del Piano.
In questi giorni il sindaco ha già incontrato l’assessore regionale ai Beni Culturali, Carlo Vermiglio, insieme alla deputata Antonella Milazzo per porre rimedio al Piano e a quelle che sono le norme di salvaguardia immediatamente esecutive sul territorio.
Pare che abbiano trovato massima disponibilità da parte di Crocetta, ma è pur vero che ad oggi non c’è nulla di concreto.
L’aula consiliare è piena di professionisti, ingegneri e architetti, che vedono minato il proprio lavoro. I consiglieri chiedono chiarezza al Sindaco, vogliono sapere lui da che parte sta e su quale strada procederà.
Alberto Di Girolamo parla chiaro, parla di un piano che non va bene per il nostro territorio e che sta valutando quale strada seguire, oltre a fare immediati incontri con i vertici regionali.
Il ricorso al TAR è quello che chiedono a più voce ma bisogna capire, dice il sindaco, se ci sono i presupposti e se la via è quella giusta, intanto martedì 4 aprile i tecnici del comune di Marsala insieme all’Amministrazione incontreranno i tecnici dell’assessorato regionale dei Beni Culturali e della Soprintendenza per vedere cosa nel piano si deve cassare.
Ma Sturiano vuole maggiore certezza e più celerità perché dice che i tecnici per stilare il Piano hanno lavorato su cartografie vecchie e che per aggiornare le cartografie si deve riunire il comitato scientifico, e ovviamente i tempi non sono così veloci in ragione anche di una campagna elettorale regionale dietro la porta.
PALMERI. “Istituire urgentemente tavoli tecnici con gli enti locali e gli uffici tecnici, e avviare assemblee pubbliche con tutti i soggetti interessati dall'adozione del piano”, lo chiede, attraverso una mozione parlamentare, la deputata del Movimento 5 Stelle Valentina Palmeri, in riferimento al Piano paesaggistico degli ambiti 2 e 3 nel Trapanese.
“In occasione della redazione del Piano ci sono state difficoltà specifiche. Tra queste, la poca partecipazione dei sindaci nella fase di concertazione e la mancanza, in alcuni casi, del piano regolatore generale, come nella quinta città siciliana per dimensione demografica, Marsala, che ha solo un piano comprensoriale che risale a circa 40 anni fa, con un indice di edificabilità in area agricola di molto superiore a tutti gli altri comuni siciliani. Dall'altro, sono state riscontrate difficoltà generali della pianificazione paesaggistica”, così si legge nell'atto del M5S, attraverso il quale la portavoce Palmeri fa una profonda riflessione sull'esigenza di riforma della pianificazione paesaggistica, sconnessa da quella ambientale e da altre pianificazioni, che dovrebbero marciare, in sinergia e con scelte strategiche, tutte insieme nella stessa direzione.
La trasmissione del Piano, per la sua pubblicazione, ai Comuni del Trapanese ha suscitato una serie di reazioni di protesta a catena da parte di sindaci e organismi di rappresentanza professionale. La deputata ricorda così che “il termine per le osservazioni non è un termine perentorio, ma può estendersi molto oltre i 120 giorni”.
Interviene in chiusura l’altro portavoce 5Stelle del Trapanese, Sergio Tancredi. “Questa mozione punta ad aprire una discussione approfondita a garanzia del territorio trapanese, senza pregiudicare le opportunità di sviluppo del territorio, elemento fondamentale in un momento estremamente difficile sotto il profilo economico”. “Il piano paesaggistico – concludono i due parlamentari - è uno strumento al servizio della collettività, ed è paradossale che per la non lungimiranza di certe amministrazioni comunali, venga penalizzato dalla mancanza di concertazione”. “Ricordiamoci anche - dice la Palmeri - che un territorio che decide di non decidere, di non darsi regole, è un territorio che rinuncia a disegnare il proprio futuro”.