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03/04/2017 06:00:00

Trapani 2017, nasce l'asse D'Alì - Oddo in nome della "Grande Città". Folla di gente

 Il dado è tratto, Tonino d’Alì è candidato sindaco di Trapani. A Baia dei Mulini ieri mattina non c’erano bandiere di partito, non ci sono stati inni ma un chiaro intento di vittoria.

La location, nonostante il tempo poco clemente, era gremita di persone che hanno applaudito tutte le volte in cui si avvicinava sempre di più la certezza della ufficializzazione della candidatura. Singolare non solo la quantità di gente presente ma la qualità, con tanti “grandi elettori” di peso in sala. 

Sicuro di se Nino Oddo , non teme il confronto con i dirigenti del suo stesso partito che non vedono di buon occhio l’alleanza con d’Alì. Piuttosto, Oddo, sbotta: “Me ne frego”.

Tonino d’Alì parla di congiunzione astrale favorevole alle elezioni che si susseguiranno a partire dalle amministrative per poi passare alle regionali e nazionali. Lo sa bene Nino Oddo che adesso dovrà trovare i voti per ritornare all’ARS.

 In prima fila l’entourage di d’Alì: il senatore di Forza Italia è arguto, sa il fatto suo e sa anche che difficilmente potrà perdere. D’Alì non è un personaggio politico che scende in campo per una passeggiata, lo fa per vincere e per una sorta di rivincita nei confronti di Mimmo Fazio.

Non lo cita per tutta la convention, non parla di Fazio, ma qualche stilettata la si legge tra le righe, così quando parla di piazza Ciaccio Montalto e del suo “eco mostro”, dice che l’America’s Cup è sua, l’ha voluta d’Alì.

E’ ambizioso il suo progetto, una Grande Città che include non solo Erice e Trapani ma anche Paceco e Valderice, circa 120 mila abitanti, la giusta autorevolezza che porterebbe a essere l’ago della bilancia per i finanziamenti e i fondi statali. Un unico bilancio, dice d’Alì, che dovrebbe essere partecipato con i cittadini.

E poi lancia la figura del Garante della Solidarietà, figura con la quale tutti i cittadini dovranno rapportarsi per indicare le manchevolezze per quelle soglie di povertà sempre crescente.

Il matrimonio si è consumato, entrambi hanno detto “si”.  Oddo è certo che ad Erice vincerà il suo candidato Luigi Nacci,  che prende parola emozionato, annuncia accordi politici che porterebbero Erice ad essere nuovamente una cittadina europea. Oddo ha grandi progetti, vuole realizzare il Parco di Erice e farlo diventare come Central Park, volàno per l’economia locale. Erice come New York. Vasto programma.

Il programma è lungo e non sarà raccontato in un solo incontro, quello che è certo è che la campagna elettorale è partita e d’Alì è una macchina elettorale da guerra , lo è sempre stato fin da quando Trapani è risultata, sin dal 1994, la provincia più “azzurra” d’Italia.

L’accordo tra i due parlamentari, uno nazionale e l’altro regionale, sembra un accordo che vada al di là di queste elezioni amministrative e che dovrebbe poi portare Oddo ad avere uno scranno alle regionali. L’apertura c’è stata e come sempre, quando si deve giustificare qualcosa che non è naturale, si dice, come ha fatto Oddo, che le categorie di destra e sinistra sono superate, tanto da lavorare solo per il territorio.

In platea l’ex sindaco di Erice Ignazio Sancez e Mario Buscaino ex sindaco di Trapani, Buscaino non ha remore prende parola e dice di sostenere senza alcun dubbio il forzista d’Alì.

Ma il suo intervento ha creato qualche malumore tra gli esponenti di Sicilia Futura che parlano di intervento a titolo personale senza coinvolgere il partito. Giacomo Scala, componente della segreteria regionale, parla di scorrettezza , non condivide infatti, Sicilia Futura, lo schieramento su d’Alì :

“Non abbiamo condiviso e non condividiamo una proposta politica che è legata più a personalismi che ad un progetto. Ma c’è di più. Sicilia Futura non potrebbe mai far parte di una coalizione con evidenti derive populiste e di destra. Possiamo non essere, in qualche caso, d’accordo con il Pd ma il nostro alveo politico è e rimane quello del centrosinistra”.

Non convince la scelta di Oddo insomma e l’alleanza, brevissima, tra il PSI e Sicilia Futura è già finita. Oddo dice di non avere timore a tornare a fare l’impiegato in banca e che sta scommettendo sul progetto e non sulla politica, è critico verso Crocetta ha deluso le aspettative, dice.

Sui progetti a Trapani e ad Erice non ha dubbi Oddo, parla di una primavera che la città di Trapani ha avuto con Buscaino sindaco, ad Erice c’è stata solo un’unica stagione: l’inverno. E’ spiritoso, Oddo.

Insomma l’alleanza c’è, il progetto pure e gli uomini schierati sia a destra che a sinistra anche, perché nonostante non sia stato fatto nessun chiaro riferimento, noi ci ricordiamo bene la traccia del congresso nazionale dei socialisti: la sinistra che vorrei.