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18/04/2017 17:56:00

La Corea del Nord e gli avvertimenti degli Usa

di Leonardo Agate - Ci sono momenti in cui l'umanità sembra rischiare di più, poi magari non succede un bel niente, e gli affari internazionali continuano ad andare più o meno come prima. Quando, sotto l'amministrazione americana di Kennedy, l'URSS voleva rifornire di missili l'alleato Cuba, il presidente americano decretò il blocco navale, e, se le navi sovietiche avessero ancora navigato verso Cuba, ci sarebbe stato uno scontro navale e forse l'inizio di un nuovo conflitto mondiale. Nikita Kruscev ordinò alle sue navi il dietro front, e la guerra fredda continuò ancora a lungo, come prima.

Adesso che il nuovo presidente statunitense ha imboccato la via degli avvertimenti perentori verso la Corea del Nord, per farla desistere dal proseguire con i test nucleari, siamo ad un punto cruciale della storia. Ammesso che gli alleati del dittatore nord coreano Kim Jong - un, Cina e Russia, non riescano a ridurre alla ragione lo scomodo alleato, e che gli Stati Uniti prendano decisioni unilaterali contro la Corea del Nord, il futuro del mondo sarà in bilico.

Non é che l'eventuale lotta, tra le forze armate americane e quelle nord coreane, sia di difficile soluzione a favore degli Stati Uniti. Si tratterebbe della lotta di un peso massimo contro un peso piuma.

Il problema sarebbero le reazioni degli alleati del dittatore. Che farebbero? Lo abbandonerebbero alla sua sorte, o interverrebbero pure loro in un conflitto che, per il trascinamento delle dirette e indirette alleanze, si allargherebbe a tutto il mondo?

Forse, le provocazioni della Corea del Nord finiranno, come finì il sogno sovietico di montare missili a Cuba. Ma nel calcolo delle possibilità, bisogna pure mettere l'imponderabile.

Ecco perché la situazione appare seria.

Pochi giorni fa é abortito il tentativo di lancio, a scopo dimostrativo, di un missile nord coreano. O perché era malfatto, o perché i sofisticati congegni elettronici del Pentagono hanno fatto fallire il test. Ma fra una settimana ricorre un'altra festa nella Corea del Nord, e potrebbe essere l'occasione di far testare una nuova arma micidiale.

Che la Cina e la Russia vogliano che il dittatore amico si munisca di armi di attacco nucleare, non sembra verosimile. La Corea del Nord confina, oltre che con la Corea del Sud, con la Cina a ovest e a nord, e con la Russia a nord. A cinesi e russi é utile avere come alleata la Corea del Nord, dato che quella del Sud é alleata degli Stati Uniti. Ma avere un alleato che disponga di arsenale nucleare, non é nemmeno per loro rassicurante, perché le alleanze possono cambiare e un vicino alleato oggi, domani potrebbe diventare un avversario. Le vie della Storia e della Provvidenza sono infinite.

Per il calcolo delle probabilità, quindi é improbabile che l'armamento atomico del dittatore pazzo possa essere accettato dai suoi tradizionali e colossali vicini. A questo punto, il matto di Pyongjang avrà l'opzione di scegliere tra le seguenti ipotesi: 1. ridimensionare le sue pretese guerrafondaie; 2. persistere nelle sue mire, e tenere in fibrillazione l'alto Pacifico e indirettamente tutto il mondo; 3. la sua eliminazione fisica ad opera dei servizi segreti, che, appunto perché segreti, non si saprà mai sicuramente a quale nazione faranno capo.