Sei si tratta di una promessa elettorale per il Pd in caduta libera nei consensi, lo vedremo con il tempo. L'assessore regionale alla Sanità, Baldo Gucciardi, ha annunciato che Trapani avrà un nn nuovo,moderno ospedale in sostituzione dell’attuale “Sant’Antonio Abate” che sorge peraltro nel territorio ericino. Forse di nuovi ospedali ce ne sono anche troppi nella nostra Provincia, dato che a Mazara è stato appena terminato il nuovo Abele Ajello (che doveva entrare in funzione a Marzo e invece è ancora chiuso...).
L’annuncio di Gucciardi è stato dato al termine della conferenza che si è tenuta presso la Cittadella della Salute in occasione della presentazione della nuova rete ospedaliera della provincia di Trapani.
Gucciardi ha annunciato che entro breve tempo verrà decretata la somma necessaria per eseguire le indagini geognostiche sul terreno dove dovrà sorgere il nuovo edificio. Il nuovo complesso ospedaliero verrà realizzato in un’area,di circa 120 mila metri quadrati, nel territorio del Comune di Trapani, di proprietà della stessa Azienda sanitaria trapanese che si trova in contrada «Paneperso», nei pressi dell’ex stazione ferroviaria di Milo, e proprio vicino ad uno svincolo autostradale.
D'ALI'. Registro positivamente la notizia che l’Assessore Gucciardi abbia recepito una proposta che da molti anni sottopongo all’opinione pubblica trapanese e di tutti i manager che si sono susseguiti, da dieci anni a questa parte, alla direzione dell’ospedale e dell’Azienda Sanitaria Provinciale, a partire dall’ingegnere Guido Catalano». Il Senatore Antonio d’Alì, candidato alla carica di sindaco della città Trapani alla prossima tornata elettorale, così commenta le dichiarazioni rese dall’assessore Baldo Gucciardi, nel corso di una conferenza stampa, alla presenza di alcuni sindaci della provincia.
«Da presidente della Provincia regionale, infatti, stanziai un contributo da utilizzare per la progettazione della nuova opera, che ritengo fondamentale per il miglioramento del servizio sanitario comunale e dell’intero territorio provinciale – aggiunge d’Alì -. Inoltre, sono convinto che non sia necessario l’impiego di nuove risorse straordinarie che non siano già nel patrimonio della nostra Azienda Sanitaria e nelle dotazioni del suo bilancio».
«Da sindaco di Trapani, agevolerò questo progetto, avendo già le idee molto chiare su come realizzarlo in tempi brevi – conclude d’Alì -. Sono certo che il dottor Bavetta, nuovo responsabile della sanità trapanese, in virtù della sua competenza e al di là dell’input politico, avvierà al più presto quanto necessario per la realizzazione del progetto».
CINQUE STELLE. “Dopo le 9000 assunzioni mai realizzate in sanità, l'assessore alla campagna elettorale di Crocetta, Gucciardi, rilancia con una nuova promessa elettorale: la chiusura dell'Ospedale Sant'Antonio Abate di Trapani per la costruzione di un nuovo ospedale in città. Quindi, solo dopo 22 anni dalla sua nascita (nel sito dell'Asp la data di nascita del nosocomio è il 1995) un ospedale qualificato come DEA di II livello dovrebbe chiudere i battenti. Evidentemente fare funzionare quello che c'è per questo governo è davvero un tabù”.
Commenta così il deputato all'Ars, Francesco Cappello, l'annuncio dell'assessore Gucciardi di un nuovo ospedale nel futuro di Trapani.
“Anche in questo caso – afferma Cappello, oltre ad un generico annuncio, fatto nel solito stile della conferenza stampa, non un solo atto concreto è stato offerto a sostegno dell'annuncio. Ora ci chiediamo: perché dovrebbe chiudere un ospedale con appena 22 anni di vita? Con quali risorse dovrebbe essere costruito quello nuovo, della cui futura costruzione né in commissione Salute all'Ars, né in parlamento si è mai discusso?”.
“Ricordiamo all'assessore Gucciardi – continua il deputato - che il 'San Marco' di Catania attende da quasi 20 anni di essere aperto. Eppure, ad oggi, risulta non ancora operativo. Se i tempi saranno gli stessi a Trapani, l'unica cosa sulla quale vale la pena puntare i riflettori è la notizia vera, e cioè che si annuncia la chiusura di un ospedale che viene inserito nella nuova rete ospedaliera come DEA di II livello. E meno male che in Sicilia con Gucciardi nessun ospedale avrebbe dovuto chiudere i battenti...”.
“Inutile sottolineare - conclude Cappello - come il MoVimento 5 Stelle sia contrario al disfattismo di questo governo, che oltre all'annuncite, male incurabile di ogni campagna elettorale, mette in mostra la propria totale incapacità di fare funzionare e valorizzare meglio quello di cui già dispone”.
Anche per il portavoce M5S al Senato, Vincenzo Maurizio Santangelo, la notizia di un nuovo ospedale a Trapani è solo un spot elettorale.
“Probabilmente l'assessore Gucciardi – dice il senatore - tenta di ipnotizzare i trapanesi prossimi al voto. Forse ha dimenticato a chiedere ai trapanesi o agli ericini se serva veramente una nuova struttura ospedaliera, oppure serva potenziare già le risorse esistenti, a partire dal Sant'Antonio Abate. Che senso avrebbe individuare nuove aree dove far sorgere una nuova cattedrale nel deserto che si configurerebbe come l'ennesimo spreco perpetrato nel mondo della sanità, che ha già visto la costruzione di ospedali mai collaudati o addirittura mai portati a termine. Allora mi chiedo: perché non cominciare a ripensare anche al recupero dell'ex Rocco La Russa in località Torrebianca di Erice?”.
LA RETE OSPEDALIERA. Erano tutti lì alla Cittadella della Salute di Erice valle per presentare la nuova rete ospedaliera, c'era il numero uno della sanità in Sicilia, l'assessore regionale Baldo Gucciardi, il commissario straordinario dell'ASP di Trapani, Giovanni Bavetta, e quasi tutti i sindaci della provincia di Trapani.
La conferenza dei Sindaci sulla nuova rete di emergenza urgenza ha visto Bavetta esprimersi con soddisfazione, parlando di rete disegnata in modo certosino, e allo stesso tempo rivoluzionaria, tanto da permettere a tutto il sistema di superare le carenze e le doglianze. E' una rete di altissimo livello, afferma Bavetta.
Per Gucciardi la rete ospedaliera cconsentirà di utilizzare canoni e criteri moderni, "perchè è fondata su una rete organizzativa nuova che non prevede più l'ospedale sotto casa ma si basa sulla complessità della patologia e sull'intensità della cura".
Secondo Gucciardi "solo adesso al cittadino viene riconosciuto il diritto alla salute garantito dalla nostra Costituzione all'art. 32; a differenza del passato non si privilegia più il modello dell'ospedale più vicino se questo poi non ha le attrezzature per le cure di profilassi necessaria".
"In provincia non sono stati tagliati né reparti né discipline ma razionalizzate le funzioni", dice Gucciardi, così ad esempio a Trapani la Terapia Intensiva ha aumentato i posti letto in 16 sulla logica di meno posti per la degenza e più posti per le emergenze.
Così l' UTIC è a Trapani ma anche a Castelvetrano e a Mazara poiché i soggetti infartuati, stabilizzati in enodinamica a Trapani o Sciacca devono poi avere la possibilità di rientrare.
Altro aspetto importante della rete ospedaliera è la presenza delle oncologie in tutti gli ospedali per garantire a chi deve affrontare queste terapie di non fare più sacrifici.
Anche i posti letto sono aumentati in tutta la provincia si passa da 640 a 919, 2 Radioterapie presenti senza posti letto a Mazara del Vallo e a Trapani, sempre a Trapani il reparto di Dermatologia è punto di riferimento per tutta la Sicilia per il melanoma. La Psichiatria sarà presente sia a Mazara che ad Alcamo con 15 posti letto, i centri trauma sono individuati a Marsala e a Trapani con hub a Villa Sofia a Palermo.