Una volta c'era il PD, ancorato a forti valori che difendeva con orgoglio, ne faceva una questione culturale e anche morale. Così si legge nel manifesto dei valori che ha visto la nascita del Partito Democratico. Da allora, 2008, di tempo ne è passato, e di parole pure.
Una volta c'era il PSI, che battagliava per difendere l'etica dei doveri e delle responsabilità.
Una volta c'erano i candidati sindaco di bandiera, sceglievano un simbolo, ne sposavano le idee e da lì iniziavano a costruire le alleanze.
Oggi tutto questo non c'è più: il PSI, per voce del suo leader provinciale Nino Oddo, etichetta il Partito Democratico come "partito in stato confusionale", in implosione, tanto da non voler fare nessun accordo con il candidato trapanese alla carica di sindaco dei dem, Pietro Savona. Il PD incassa, non dice nulla, tanto sa che a breve mangeranno di nuovo allo stesso tavolo.
Oddo si sposta a destra, va verso Forza Italia, abbraccia il senatore Tonino d'Alì, il forzista dà garanzie ad Oddo di vittoria su Trapani per il progetto della Grande Città, allo stesso tempo i forzisti assicurano ad Oddo di far votare il suo candidato socialista ad Erice, Luigi Nacci.
Storie ingarbugliate, i socialisti diventano eclettici e trasversali, camaleontici, cambiano pelle all' occorrenza, spostano l'asse verso d'Alì, in ballo per Oddo ci sono anche le regionali e sa che dentro il PD ci sono due giganti elettorali: Ruggirello e Gucciardi, per non parlare di Giacomo Tranchida che ha sempre avuto dei numerosi consensi.
Tutto nella norma se non fosse che se ci spostiamo di circa quaranta chilometri, a Petrosino, succede che i socialisti sposino la candidatura di Vincenzo D'Alberti fianco a fianco con il PD.
L'UDC non c'è, questo si può dire: Mimmo Turano non vede di buon occhio la candidatura di D'Alberti e, che a D'Alberti piaccia o meno o ne faccia una questione di campagna elettorale, un dato di fatto è chiaro l'UDC in provincia di Trapani è Mimmo Turano.
Ci spostiamo a Castelvetrano, stessa alleanza: PD +PSI alleati per sostenere il candidato sindaco Gianni Pompeo.
Certo, non si comprende bene di quale stato confusionale Oddo parli, magari quello di riflesso.
Qui la confusione non c'entra, trattasi di tatticismo politico trasversale senza nemmeno nasconderlo ma amalgamandolo con il frasone “il bene del territorio”.
D'Alberti partecipa ad Alcamo alla presentazione della mozione Martina - Renzi, insieme alla senatrice PD Pamela Orrù, alla deputata regionale Antonella Milazzo. Tutti insieme appassionatamente.
Intanto a Petrosino il candidato D'Alberti farà una campagna elettorale ad impatto ambientale zero, utilizzerà una macchina elettrica ricaricabile con fonti rinnovabili. Ha pensato D'Alberti anche all'impatto delle locandine e dei manifesti e promette che a fine campagna verranno piantati degli alberi compensando lo sciupio di carta.
D'Alberti pensa ad un turismo ecologico con servizio bike e car sharing, bici e auto elettriche, led in tutta la città.
Al lavoro l'attuale sindaco Gaspare Giacalone che presenta per la sua seconda candidatura la lista civica “Cambia Petrosino”.
Giacalone, che si ricandica a governare la città di Petrosino, garantisce quel rinnovamento che ha posto in essere nei suoi 5 anni di sindacatura ed elenca i risultati raggiunti.
L'appello a chi attivamente si sta spendendo per la sua campagna elettorale è quello della correttezza, Giacalone ha raccomandato i suoi di agire con correttezza senza scadere nelle provocazioni, senza sfociare in insulti ed offese.
Una campagna elettorale pulita, questo quello che chiede il candidato .
Lo stesso Giacalone parla dei rimborsi che un sindaco può chiedere per i viaggi a Bruxelles piuttosto che a Roma per questioni istituzionali, sul punto Giacalone dice :
“Non ho mai chiesto un centesimo e ho pagato tutto di tasca mia. Perfino gli omaggi tra istituzioni che ci si scambiano nelle feste li ho pagati di tasca mia e quelli che ho ricevuto li ho fatti catalogare e portati immediatamente alla Caritas per farle avere a chi ne aveva bisogno. Ho imposto che per ogni missione si facesse una relazione per spiegare cosa è stato fatto concretamente per rappresentare o difendere gli interessi di Petrosino. Il cambiamento è soprattutto uno stile diverso nel fare le cose ed un rigore morale che sappia superare quello che la legge permette. Fuori e dentro i confini comunali, con dignità e le mani sempre pulite”.
A breve verrà reso noto il programma elettorale del sindaco e i progetti da realizzare per i prossimi cinque anni.
A Trapani e ad Erice i candidati alla carica di Primo Cittadino e a quella di consigliere sono impegnati su più fronti. Si inaugurano vari comitati, domenica il candidato al consiglio comunale di Trapani, Francesco Salone, ha quasi bloccato via Virgilio, tantissima gente si è radunata attorno al candidato per manifestare il proprio sostegno. Presenti il candidato sindaco Mimmo Fazio, Il sindaco di San Vito Lo Capo Matteo Rizzo, il sindaco di Mazara Nicola Cristaldi.
Candidati in fermento, a Trapani si gioca una partita importantissima da un punto di vista di leadershi sul territorio. I due maggiori competitor sono Tonino d'Alì e Mimmo Fazio. I due sembrano incassare consensi in città, sarà un testa a testa non da poco e il ballottaggio è già quasi segnato tra i due esponenti di spicco della politica trapanese.
Sarà proprio al ballottaggio che si giocherà la partita più importante.
Paolo Ruggirello ha già dichiarato, in una nostra intervista, che a secondo turno se il candidato del PD, Pietro Savona, non dovessere giungere al ballottaggio voterà e farà votare d'Alì. I giochi sembrano fatti, la vittoria certa. Non è proprio così perchè sulla via c'è Giacomo Tranchida che ha sempre manifestato grande apprezzamento per Fazio, al secondo turno anche Tranchida saprà chi appoggiare.
Sabato pomeriggio i candidati sindaci Fazio, Marascia e Savona per Trapani, Maurizio Sinatra, Daniela Virgilio, Daniela Toscano, Luigi Nacci per Erice hanno presenziato ad un dibattito voluto dall'UDI, Unione Donne Italiane.
I candidati si sono confrontanti sul tema delle donne e dei relativi diritti calati nelle due realtà cittadine.
Un incontro che pare non abbia sortito le sorti sperate che ha fatto abbandonare il dibattito prima del dovuto a taluni candidati e che ha fatto esprimere in maniera negativa il candidato al consiglio comunale Natale Salvo a sostegno di Giuseppe Marascia.
Salvo sosteneva la leggerezza del dibattito proposto a cominciare dalla scelta dell'articolo IL/LA da assegnare prima della parola sindaco o assessore, “ piuttosto che parlare degli spazi gioco all’aperto per i nostri figlioli o della sicurezza per i pedoni, ricordando il sempre recente caso dell’insegnante investita mentre attraversava la strada”.
Riuscita la giornata dedicata ai murales voluta dal candidato Giuseppe Marascia del movimento “ A Misura d'Uomo”. L'esperimento si è svolto nel quartiere Cappuccinelli, progetto pilota voluto da Alessandro Gandolfo che prevede l'allestimento di 12 murales e
l'inserimento di un laboratorio d’arte dove indirizzare l’espressività dei ragazzi e delle ragazze.
Ci spostiamo ad Erice dove sabato scorso la candidata al consiglio comunale di Erice nella lista del PD, Carmela Daidone, ha inaugurato la propria campagna elettorale.
La Daidone è stata negli ultimi 5 anni la delegata sindaco per Napola, presenti a sostenerla Giacomo Tranchida, Mino Spezia sindaco di Valderice, Il candidato Pietro Savona, la senatrice Pamela Orrù.
Inaugurata anche la sede elettorale e la relativa campagna elettorale per il candidato sindaco di Erice Maurizio Sinatra, candidato di Sicilia Futura.
Sinatra è sostenuto da due sole liste: “Questa campagna elettorale deve essere viva e vitale, un momento di festa, per una rinascita di Erice quale centro della Cultura e della Storia, dall’identità unica, capace di confrontarsi con le sfide del futuro» - così ha concluso, con emozione e con un aperto sorriso l’avvocato Sinatra”.