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02/05/2017 06:05:00

Trapani 2017: Bertolaso per D'Alì. Lo "sgarbo" di Toscano a Savona sulla Grande Città

 A Trapani iniziano a farsi i nomi delle squadre dei diversi candidati a Sindaco. Ad alzare la posta in gioco ci pensa il senatore Antonio d'Alì, candidato per Forza Italia alla carica di sindaco: dal cilindro tira fuori Guido Bertolaso, non un posto in Giunta per Bertolaso ma sicuramente una nomina di rilevante importanza per la città. Dopo la visita di Miccichè qualche giorno fa, un altro testimonial di un certo peso. 

D'Alì non intende rinunciare a mettere su una squadra che vada al di là degli assessori e che possa essere di aiuto sinergicamente e collaterale a quella amministrativa, pensa al coinvolgimento di giovani professionisti, circa 60.

Il nome di Bertolaso ritorna a Trapani dopo che lo stesso fu direttamente interessato durante lo svolgimento della Coppa America, e parlando di Coppa America il senatore di Forza Italia sottolinea che allora fu la sua l'intuizione di portare l'evento a Trapani :“I soggetti attuatori degli interventi che hanno reso possibile la Coppa America sono stati la Prefettura che ha gestito gli appalti che erano del Comune e l’Autorità Portuale tramite la Protezione Civile. La Regione ha poi fatto la sua parte con un contributo straordinario per l’organizzazione. Nessun altro può dire di avere fatto qualcosa. Io posso di dire di aver fatto le proposte e di averne discusso con il Presidente Berlusconi ed il Ministro Lunardi”.

D'Alì non fa nomi ma è evidente che si riferisca a Mimmo Fazio, allora sindaco della città.

Pare che d'Alì abbia già ricevuto il consenso di Bertolaso che si dice innamorato della città di Trapani: sono 100 i progetti che il senatore ha per la sua città, per renderla più bella e vivibile, passando anche dalla diminuzione della tassa sui rifiuti e dell'imposta sui servizi idrici.

Per il commissario regionale di Forza Italia, Gianfranco Miccichè, Trapani non poteva avere candidato migliore di d'Alì e assicura che le vittorie di Trapani e Palermo per le amministrative dell'11 giugno faranno da lancio per la vittoria di Forza Italia alle regionali e delle nazionali.

Non è soddisfatto d'Alì del mancato rinnovo della classe dirigente, che non si è rinnovata, lo dichiara lui, un po' per colpa dello stesso senatore.

L'Amministrazione che immagina d'Alì è collegiale, aperta alle professionalità trapanesi e allo stesso modo guarda avanti pensando alla nomina della figura del garante della solidarietà, del custode del verde, la consulta della bellezza della città; ed ancora si pensa all'istituzione di una fondazione che si occuperebbe della Biblioteca Fardelliana e del Luglio Musicale, ad un tavolo tecnico scolastico e una consulta delle professioni della città.

Il senatore è per campagne elettorali brevi e forti, lui è abituato a sprint finali, è una macchina da campagna elettorale e non ha intenzione di disperdere le energie prima, ritornando sulla possibilità della costruzione di un nuovo ospedale d'Alì ritiene che le risorse arriveranno direttamente dal patrimonio immobiliare dell'ASP, il terreno c'è, dice il senatore azzurro, meglio costruirci un ospedale nuovo che lasciarlo in affitto ad un pecoraio. Per parlare di dismissione del Sant'Antonio Abate, d'Alì, sa che dovrà vincere Luigi Nacci ad Erice, il candidato socialista, perché l'ospedale insiste sul territorio ericino.

Di diverso pensiero Giacomo Tranchida, sindaco  uscente di Erice, e Daniela Toscano candidata sindaco per il PD: congiuntamente sostengono che il progetto di d'Alì/Nacci porta con se una visione feudale della città, oltre al progetto speculativo sulla svendita dell'ospedale, meta certa per i cittadini.

Secondo Tranchida il cambio di destinazione d'uso dell'attuale ospedale comporterebbe la speculazione privata sull'immobile, i due politici ericini, invece, vorrebbero un potenziamento dell'ospedale e la riqualificazione dell'ex ospedale Rocco La Russa con destinazione sanitaria specialistica.

In merito alla Grande Città, sia Tranchida che Toscano, sostengono di avere una visione diversa del concetto di “grandezza”: “Ebbene, rispetto a tale contrapposta e davanti a tale grigia visione non solo riaffermiamo ogni sforzo affinché D'Ali&C. non tornino a mettere le mani sulla Città di Erice; aggiungiamo inoltre che, Erice, gli ericini e i trapanesi non meritano di tornare indietro, tutt'altro!
Auspicano inoltre che si faccia un fronte comune contro d'Alì e Nacci che etichettano come “calamità politiche”.

Allestite intanto le liste civiche a sostegno della candidata Toscano, in meno di 4 giorni sono state raccolte le firme necessarie, ad eccezione della liste del PD per la quale, essendo lista di partito, non si rende necessaria la raccolta di firme.

Presentato anche il programma della candidata, che risulta essere il frutto di un confronto aperto con la città di Erice: “Il programma rimane aperto al contributo di chi intende continuare ad amministrare Erice con criteri di efficienza e di trasparenza. La legalità è e rimane una pre-condizione del nostro agire politico. Poniamo il programma nelle mani degli ericini per firmare un nuovo <<Patto per la Città>>”.

 Nel capoluogo continua il confronto tra gli altri candidati sindaco. Sono cinque le liste a sostegno di Mimmo Fazio: Lista Fazio, Uniti per il Futuro, Progetto per Trapani, Trapani Tua, Io ci sono. La lista Trapani Tua porta la firma di Mimmo Turano.

Il 4 maggio doveva tenersi un incontro tra i due candidati sindaco di Trapani, Pietro Savona, e di Erice, Daniela Toscano, l'incontro era volto ad assumere impegni programmatici per le due realtà territoriali. Ma  l'incontro proosso da Savona non ha trovato accoglimento dalla Toscano.
Savona battaglia contro il duo d'Alì-Nacci e il progetto della Grande Città: “La questione dell’assetto territoriale viene regolarmente sollevata ad ogni campagna elettorale diventando il cavallo di battaglia per alcuni che, all’indomani delle elezioni, chiudono nel cassetto la proposta. La gestione della città di Trapani, ininterrottamente dal 1998 in capo al duo D’Alì-Fazio, ha impedito ogni forma di collaborazione con il Comune di Erice, anche quando la logica e l’interesse collettivo, avrebbero imposto un lavoro comune a favore dei cittadini; si è preferito lo scontro politico al dialogo. Tutto ciò si è risolto in un danno per le città e nella perdita di opportunità.”.

Per il candidato Savona si deve fare ricorso alla logica di area vasta per andare oltre i confini ed iniziare dalla gestione comune di alcuni strumenti di programmazione del territorio e di servizi pubblici di interesse comune quali: strutture sanitarie, trasporti pubblici, bike e car sharing, cimitero, canile, rifiuti, etc.  

Toscano concorda con il Savona, ma lo prende di mira per la forma. Infatti, lamenta il metodo usato da Savona: l'invito a mezzo stampa e via Facebook. Eppure entrambi militano nello stesso partito. 

Certo che invitare la compagna di partito appiccicata al territorio che si vorrebbe amministrare è un autogol non da poco. Toscano avrebbe voluto meno propaganda da parte di Savona e più metodo, anche per concordare insieme i punti del programma. L'invito per il collega di partito è all'utilizzo, per le volte a seguire, di metodo e forma nel rispetto del Partito nel quale militano.