Nel corso della conferenza di servizi tenutasi a Palazzo D’Alì, alla quale l’Amministrazione comunale aveva invitato il Presidente dell’Ordine degli Agronomi, la Sovrintendente ai beni culturali, il rappresentante del comitato pro eritrine, il Dirigente dell’Ispettorato dipartimentale delle foreste, le due società incaricate (Demetra e PQ2011), Direttore dei Lavori, Dirigente e tecnici comunali e alla quale non hanno inteso partecipare la Sovrintendente ai BB.CC., entrambe le società incaricate, il Dirigente dell’Ispettorato dipartimentale delle foreste, al fine di discutere e di trovare soluzioni condivise e sostenibili che potessero scongiurare l’abbattimento delle eritrine, sono stati recepiti gli indirizzi e le considerazioni espressi dagli intervenuti.
Purtroppo, va rilevato che, al di là delle reazioni emotive di quanti intenderebbero tutelare il patrimonio vegetale, l’argomento si è incentrato sul rispetto dell’ambiente, del patrimonio arboreo e anche di quello paesaggistico e identitario, senza che nulla sia stato espresso in relazione alla tutela della sicurezza e incolumità pubblica, motivo principe che aveva indotto l’Amministrazione comunale a conferire l’incarico di esame delle condizioni attuali e di verifica della stabilità di tutti gli alberi ad alto fusto esistenti sul territorio comunale.
L’Amministrazione, ha ancora una volta puntualizzato che, a fronte di uno studio riportante anche gli interventi da eseguirsi, suggeriti da esperti professionisti e in buona parte già realizzati che hanno consentito di mettere in sicurezza ben 574 alberi su 717, si oppone un esame fatto eseguire a campione su un ridotto numero di piante e che, in parte, ha confermato le conclusioni alle quali sono pervenute le due società incaricate dal Comune.
È stato ribadito che, in assenza di nuovi e contradditori elementi che le “parti” vorranno fornire in tempi ragionevolmente brevi, l’Amministrazione ha intenzione di procedere, intanto, all’abbattimento di due alberi (uno in viale Duca d’Aosta e uno in piazza V. Veneto) sui quali c’è stata convergenza di giudizio e secondo le indicazioni date dall’ATI (Associazione Temporanea di Imprese), nell’esclusivo e inderogabile interesse alla tutela e alla salvaguardia della pubblica e privata incolumità.
L’impegno dell’Amministrazione, è stato ancora una volta ribadito, sarà quello di ripristinare l’originario assetto di filari, alberate e alberi monumentali con giovani essenze della medesima tipologia e specie che possano garantire, per i prossimi decenni, le necessarie condizioni di sicurezza nonché di rispetto del paesaggio e dell’ambiente.
“La conferenza di oggi – ha dichiarato il Sindaco – ha fatto emergere, da parte di qualcuno, il disinteresse alla problematica sotto il profilo tecnico e ad una fattiva collaborazione, confermando, ancora una volta, altre poco pertinenti ed esclusive motivazioni di ordine opportunistico e di sterile polemica con l’azione svolta dall’Amministrazione comunale.”
RELAZIONE CHIUSURA MERCATO ITTICO DI TRAPANI - Pubblichiamo integralmente la relazione inviata dal Comune di Trapani relativamente alla chiusura del mercato ittico. Acquisizione dell'area mercatale e le direttive emanate dall'A.C. ​In relazione al necessario ed imminente avvio dei lavori presso i locali di Via Cristoforo Colombo da destinare al mercato ittico all'ingrosso, pena la perdita di un finanziamento europeo di circa 800.000,00 euro, ottenuto da parte della cooperativa O.P. della Pesca, si è dovuto provvedere a cercare un'ubicazione per gli operatori del mercato ittico al minuto, che, espletavano la propria professione presso i menzionati locali. ​A questo si aggiunga che tale luogo, in cui veniva giornalmente svolto il mercato ittico al minuto, non risultava nemmeno essere idoneo per lo svolgimento del mercato, date le condizioni igienico-sanitarie dell'immobile che risultavano essere assolutamente precarie e non idonee allo svolgimento dell'attività. Testimonianza di ciò ne era l'acqua putrida perennemente presente all'interno dei locali, un diffuso odore malsano, l'assenza di bagni per il pubblico e per gli stessi operatori, l'impossibilità di effettuare pulizie sulle pareti prive di idoneo rivestimento, l'ambiente di dimensioni eccessivamente ridotte in relazione al numero di operatori e dell'utenza presente, la pavimentazione che non presentava caratteristiche antiscivolo ecc. Pertanto, su richiesta dell'attuale A.C., in data 11/12/2012, l'Ufficio OO.PP. di Palermo, appena completati i lavori, ha consegnato alla Capitaneria di Porto e quest'ultima al Comune di Trapani il sito ex coop Sant'Alberto avente una superficie di mq.3.519,00, progettato e realizzato allo scopo specifico di destinarlo a Mercato Ittico al Minuto.
​E' bene evidenziare che tale passaggio nella gestione dell'area al Comune di Trapani è stato per l'Ente a costo zero. L'attuale A.C., peraltro, tramite il suo operato, oltre a consentire il recupero di un bene di proprietà comunale (ex sede del mercato ittico al minuto), tramite il suddetto finanziamento europeo, ed ad ottenere il lusinghiero risultato di avere, all'interno del proprio territorio, un mercato ittico all'ingrosso all'avanguardia in ambito nazionale, si era così anche dotata di una struttura idonea allo svolgimento delle
attività mercatali di che trattasi.
​Una volta avvenuta la consegna della nuova area da parte della Capitaneria di Porto, con O.S. n.275/PI del 13/12/2012, al fine di poter svolgere le regolari operazioni mercatali e nelle more dell'approvazione del regolamento del Mercato Ittico, sono stati allocati temporaneamente
gli operatori della piccola pesca nell'aerea ex coop S. Alberto di proprietà del Demanio Marittimo. Dopo i necessari adempimenti per rendere effettivamente fruibile l'area mercatale, rappresentati dall'allaccio Enel con relativa istallazione del contatore, da lavori eseguiti sull'allaccio alla rete idrica comunale ed altri piccoli interventi sui bagni, e dopo un periodo di "prova" necessario a comprendere le criticità puntualmente
palesatesi, si è provveduto a fornire agli Uffici delle linee di indirizzo al fine di dare una sede definitiva al Mercato Ittico al
dettaglio, sia da un punto di vista operativo sia amministrativamente.
​Le direttive emanate dall’A.C. sono state di varia natura e nello
specifico:
• migliorare la fruibilità della struttura consegnata dal Demanio al
Comune di Trapani dotandola delle attrezzature necessarie per la vendita
del pescato;
• regolarizzare la localizzazione del Mercato Ittico;
• dotare il Mercato Ittico di un regolamento comunale;
• assegnare le postazioni agli operatori
2- Fornitura delle attrezzature del Mercato Ittico.
​Con determina Dirigenziale n°30 del 09/04/2015 è stato nominato il Responsabile Unico del Procedimento del progetto per la fornitura e
collocazione di banconi, lavamani e paratie esterne del “Mercato ittico al dettaglio” per la commercializzazione del pesce, sito in Trapani in
via C. Colombo, ai sensi dell'art.10 comma 1, del D.Lgs n.163/2006 e ss.mm.ii., come recepito con L.R. 12/2011.
​Si è provveduto quindi ad attivarsi immediatamente nella progettualità e nelle procedure di gara, al fine di ottenere il finanziamento emesso dal Fondo Europeo per la Pesca nell'ambito del Programma Operativo 2007/2013, in quanto la proposta presentata dal
Comune era rientrata tra quelle della graduatoria definitiva dei G.A.C. ammessi ai benefici della misura 4.1, approvata con D.D.G. 828/Pesca del
28/12/2012.
​Il RUP ha elaborato il progetto tecnico esecutivo per una spesa complessiva di € 140.365,00 ed in data 13/04/2015, la conferenza dei
servizi indetta dal SUAP ha approvato il progetto per la fornitura e delle attrezzature, acquisendo nel contempo, i pareri di tutti gli enti
ed uffici competenti.
​Con determina Dirigenziale n°31 del 15/04/2015 è stato approvato il progetto esecutivo per la fornitura e collocazione di banconi, lavamani e
paratie esterne e con verbale di gara del 5/10/2015 di procedura negoziata, ai sensi dell’art. 2 del Regolamento Comunale per
l’acquisizione in economia di beni e servizi è stato aggiudicata la gara di cottimo alla ditta Grasso Forniture di Catania per l'importo
complessivo di € 113.799,18, oltre IVA al 22%.
​La ditta aggiudicataria ha effettuato la fornitura delle attrezzature mercatali in data 23/12/2015 ed in pari data il RUP ha redatto il
certificato di regolare fornitura.
3- Istituzione del mercato ittico al dettaglio.
La legge regionale 1 marzo 1995, n. 18 e ss.mm.ii ha inteso disciplinare le attività commerciali svolte su aree pubbliche dando specifico risalto
all'attività programmatoria dei comuni, in particolare, l'art.8 bis ha previsto che i Comuni regolarizzino sia i mercati sorti spontaneamente e
sia quelli sorti in seguito a formale istituzione.
Con delibera n°21 del 9/02/2016, proposta dall'attuale A.C., il Consiglio Comunale ha istituito il Mercato Ittico al dettaglio diTrapani
nella via Cristoforo Colombo presso l'area demaniale marittima ex coop. S. Alberto, secondo i principi stabiliti dalla legge regionale n.18 del
1° marzo 1995 e ss.mm.ii., D.Lgs 26 marzo 2010, n.59 e ss.mm.ii. e la Conferenza Unificata Stato-Regioni del 5 luglio 2012 ed ha approvato il
relativo Regolamento predisposto dal SUAP.
Il regolamento approvato dal Consiglio prevede l’assegnazione dei posteggi agli operatori della pesca in relazione degli spazi a disposizione all’interno dell’area ex Coop. S. Alberto con bando di evidenza pubblica, in ottemperanza alle leggi ed ai regolamenti che
disciplinano la materia.
Secondo la vigente normativa, i criteri per l’assegnazione dei posteggi all’interno del mercato debbono essere stabiliti dalla commissione
comunale per il commercio su aree pubbliche (art.7 LR n°°18/1995). Il Sindaco con D.S. N°12 del 10/05/2016 ha costituito la commissione per il commercio su aree pubbliche che, nella seduta del 16/05/2016, ha approvato i criteri di assegnazione, il numero e la dislocazione dei
posteggi del Mercato Ittico al dettaglio per un numero complessivo di n.42 posteggi , di cui n°20 ad 1 bancone (mq.5) e n°22 a 2 banconi
(mq.10).
Nel frattempo, l'A.C., nella persona dell'Assessore al ramo, ed il responsabile SUAP si sono incontrati, a seguito di opportune formali convocazioni, con gli operatori della pesca, al fine di esplicitare e di chiarire i necessari ed obbligatori adempimenti che gli stessi dovevano
affrontare per regolarizzare la propria posizione all'interno dell'area di mercato, in attuazione alle vigenti disposizione di legge. Nel corso
di tali riunioni è stato evidenziato che gli uffici comunali, su richiesta della stessa A.C., avevano già preparato i modelli di istanza
per partecipare all'imminente avviso pubblico rivolto ad ottenere le postazioni operative dove poter regolarmente svolgere l'attività di
vendita del pesce.
A tal proposito, con determina Dirigenziale n.1072 del 10/06/2016 è stato approvato l’avviso pubblico per l’assegnazione dei posteggi in
concessione all’interno del Mercato Ittico stabilendo il termine di presentazione delle domande al 30/06/2016. Con questo primo avviso hanno
presentato la domanda 5 operatori.
A questo punto l’Ufficio, in data 3/08/2016, in accordo con l’Assessore al ramo, visto il ridotto numero di richieste, ha emesso un
provvedimento di proroga per la presentazione delle domande stabilendo il termine del 26/08/2016. Entro il nuovo termine hanno presentato la
domanda altri 4 operatori del settore. Infine, l'Ufficio competente, con avviso del 21/10/2016, hapubblicata la nuova proroga dell'avviso, questa volta senza scadenza, per l'assegnazione dei posteggi dell'area mercatale di Via C.Colombo.A
seguito di tale ultimo avviso non ha presentato istanza nessun operatore.
4- Criticità all'avvio del mercato ittico al minuto
La presentazione di così poche domande ha posto dei problemi oggettivi per l’effettiva assegnazione: il regolamento approvato dal consiglio
comunale ha stabilito, infatti, che, per ogni bancone assegnato, l’operatore deve pagare una tassa di posteggio da corrispondere a
fronte dei servizi giornalieri resi dal Comune per il consumo dell'energia elettrica, acqua, pulizia ed ivi compreso il servizio di
raccolta dei rifiuti solidi. Solo a titolo esemplificativo, per dare una idea delle somme che servono al mantenimento del mercato, si citano l'importo del consumo idrico e dell’energia elettrica del mercato pari a circa €13.842,00/anno, escludendo il costo della raccolta e dello smaltimento dei rifiuti ed escludendo l'importo della pulizia, da effettuare secondo determinati parametri e da quantificare direttamente presso ditte specializzate facendosi fornire dei preventivi di spesa.
Il Comune di Trapani, pur non disponendo di particolari somme a disposizione, nella volontà di compartecipare, aveva chiesto agli operatori, tramite una prima missiva di richiesta ed una seconda di sollecito, di corrispondere una tassa per il posteggio assolutamente
esigua pari a 250,00 € a banchetto, escludendo le spese per la pulizia che debbono necessariamente rimanere in capo agli operatori, ma
includendo le spese per acqua, luce e rifiuti e dando, inoltre, incomodato d'uso gratuito i nuovi banchetti ed i lavelli, forniti
direttamente dall'Ente.
Successivamente il Comune di Trapani, tramite i suoi rappresentanti politici e tecnici, ha sostenuto diverse riunioni sia in prefettura che in Capitaneria di Porto, finalizzate a cercare di trovare una risoluzione alla problematica mercato ittico. Tali incontri hanno però palesato, da
parte di alcuni Enti, un atteggiamento che non si può di certo definire propenso a risolvere le criticità che la questione ha fino ad oggi
palesato. A tal riguardo bisogna evidenziare come il Comune di Trapani sembri l'unico soggetto pubblico interessato a trovare delle soluzioni,
mentre altri ritengono di potersene stare assolutamente in disparte o peggio ancora rincarando la dose degli adempimenti burocratici da
effettuare affinchè si potesse regolarizzare la posizione amministrativa degli operatori e dello stesso mercato comunale.
Rimane comunque un problema di fondo che risulta essere insormontabile e cioè la disponibilità degli operatori a partecipare alle spese. Durante
infatti le ultime riunioni tenute dall'A.C. con i soggetti interessati, gli stessi hanno esplicitato la loro mancanza di volontà, in alcuni
casi, o forse l'effettiva impossibilità, in altri, ad improntare le somme necessarie per compartecipare alle spese generali del mercato,con
particolare riferimento all'impegno economico da affrontare per la pulizia dello stesso.
In ultimo si evidenzia che, ad ulteriore testimonianza della caparbietà e dell'attenzione con cui l'A.C. ha seguito l'annosa vicenda,si è deciso
di effettuare dei piccoli lavori di manutenzione al mercato,consistenti in particolar modo nella sistemazione dei bagni, che alcuni ignoti
avevano parzialmente danneggiato, così da poter offrire le condizioni necessarie per dare vita al nuovo mercato del pesce comunale.
5- Chiusura del mercato ittico al minuto
Alla luce di quanto evidenziato, nella consapevolezza di aver fatto tutto quanto era in potere e nella disponibilità dell'Ente, si è dovuta
prendere a malincuore la decisione di chiudere il mercato ittico al minuto. Si è, infatti, pervenuti a tale amara determinazione in quanto,
da una parte si è dovuto prendere atto dell'assoluta indisponibilità manifestata dagli stessi operatori, dall'altra si è costata la mancanza
di partecipazione degli altri Enti coinvolti, che in alcuni casi hanno dimostrato addirittura un atteggiamento ostativo e di assoluta distanza
rispetto a quelle che sono le problematiche sociali, economiche e di servizio offerto all'utenza che ne derivano, voltandosi dall'altra parte
o facendo finta di niente davanti l'evidente situazione di abusivismo e di mancanza di igiene in cui oggi esercitano la loro attività gli
operatori della pesca. Forse Piazza Scalo d'Alaggio, senza acqua per pulirsi le mani, senza servizi igienici, senza banchetti idonei, senza
nessuna forma di pulizia e di igiene, senza una copertura dall'intemperie, è un luogo più idoneo dove esercitare la vendita del
pesce rispetto ad una struttura nata per ospitare una tale attività? Forse non essendoci più il Comune di Trapani responsabile del mercato,
la questione risulta essere priva di interesse perché non c'è più nessuno con cui prendersela? Forse non essendoci un'area regolarmente
individuata per l'attività della vendita del pesce il problema formalmente non esiste? Una cosa è certa, questa A.C. ha tentato di risolvere la problematica esposta con la massima dedizione e con passione emotiva, senza però trovare in questi anni l'appoggio ed il supporto di nessuno, trovandosi spesso a dover battagliare contro chi ottusamente ed irresponsabilmente cercava solo dei pretesti per futili attacchi di natura politica o peggio ancora per lavarsene le mani.