L'immobile di via XI febbraio ad Alcamo confiscato alla mafia e sede dell'associazione antiracket sarà intitolato a Gaspare Stellino. “E’ stato uno delle tante vittime di quel racket che è sempre stato un ostacolo allo sviluppo e alla crescita economica e culturale della nostra terra – si legge nel decreto emanato dal primo cittadino -. E’ stato soprattutto un cittadino onesto, un commerciante conosciuto e stimato da tutta la città per la professionalità e gentilezza”.
Con queste motivazioni il sindaco di Alcamo, Domenico Surdi, ha recepito la mozione con la quale in consiglio comunale ha proposto di intitolare l’immobile dell’associazione Antiracket e antiusura di Alcamo a Gaspare Stellino, il titolare di una torrefazione alcamese morto suicida nel 1997, dopo che l'anno prima con la sua denuncia verso i suoi estorsori - in particolare la famiglia Melodia -, aveva permesso l'operazione "Cadice" che portò all'arresto di venti persone accusate di fare parte della mafia alcamese che influenzava l'economia della città con la richiesta del pizzo.
Stellino, però, rimase isolato e fu abbandonato oltre che dai colleghi commercianti, che non si sono schierati al suo fianco, anche dalla politica. Il giorno in cui davanti agli uomini della Dia avrebbe dovuto confermare le sue accuse ai suoi estorsori, Gaspare Stellino decise di farla finita impiccandosi.