Gaspare Giacalone, sindaco uscente e candidato alla carica per il comune di Petrosino per l'elezione dell'11 giugno. Come va la campagna elettorale?
Va bene, veramente bene. Se potessi scegliere tra fare cinque anni di campagna elettorale o cinque anni da amministratore io opterei per la campagna elettorale, per il clima di festa e di accoglienza che registro dappertutto nella mia città.
Però tutti dicono che va bene la campagna elettorale, tutti dicono che ci sono grandi accoglienze a casa della gente, ma allora i cittadini chi stanno prendendo in giro?
Questo non lo so, ho già fatto campagne elettorali e ho già fatto i confronti con la cittadinanza in passato, si riesce ad usare in questo caso anche l'esperienza, il clima è decisamente migliore, straordinario rispetto a cinque anni fa. Cinque anni fa io andavo a casa delle persone per parlare con la gente e ogni volta dovevo presentarmi, adesso mi conoscono.
Se non fosse così, sindaco, sarebbe grave, no?
Si, ma la cosa che è interessante è che al di là di tutto la gente esprime subito il consenso ma te lo motiva pure, ed è la parte più interessante della campagna elettorale.
Non la preoccupa il fatto che l'altro candidato, Vincenzo D'Alberti, ha i partiti in suo appoggio? Il PD è con lui, il PSI anche e nell'ultima ora anche Giovanni Lo Sciuto. Lei è senza partiti...
Io sono assolutamente contento di questa cosa, io dico che voglio avere una vittoria bella e pulita, significa fare una scelta di campo e dire no ai vecchi giochi che abbiamo conosciuto e che sono presenti in realtà a noi vicine. Un sindaco che porta in consiglio comunale una delibera che poi viene bocciata è il risultato di dinamiche che sono fuori controllo.
Parla di Marsala?
Parlo in generale, io ho fatto la scelta di rendere la competizione interessante senza partiti. Avrei potuto aprire la porta a tutti ma ho deciso di aprirmi alla società civile.
I suoi avversari dicono che non è vero che Lei è senza partiti, dalla sua c'è l'avvocato Pisapia, Campo Progressista, che gli ha promesso una candidatura alle nazionali.
Ho fatto delle dichiarazioni, proprio a voi, e sono stato molto chiaro: il rapporto che c'è con Pisapia è da sindaco ad avvocato, poi per quanto mi riguarda io mi sento libero da legami da partiti o da personaggi politici. Vincerà la gente a Petrosino , vogliamo rappresentare la gente.
Giacalone, Lei ha previsto qualcosa nel suo programma sulla mobilità dolce?
Certo, abbiamo presentato il programma con delle tavole tematiche, abbiamo spiegato alla città quello che vogliamo fare per ogni singolo settore e quello che abbiamo fatto, perchè non partiamo da zero. Abbiamo parlato di nuove opere pubbliche che riguardano anche il litorale , che riguardano Sibiliana, Biscione, e c'è l'idea di creare una pista ciclabile ma anche un percorso fitness che va da da una punta all'altra del litorale.
Gli avversarsi dicono che Lei si è dedicato solo all'ordinaria amministrazione, D'Alberti dice che porterà a Petrosino un grandissimo futuro senza accontentarsi dell'ordinario...
Io ho l'impressione che quando si fanno certe affermazioni si sia stati su un altro pianeta, che non ci sia accorti di come era Petrosino cinque anni fa. Quando ci dicono che abbiamo fatto l'ordinario in realtà si sottintende che l'ordinario non c'era e abbiamo dovuto sistemare delle cose che erano essenziali per dare un volto civile a una cittadina come la nostra. Ho trovato strade dissestate, al buio, il cimitero con grandi disservizi, l'illuminazione pubblica che era davvero ai minimi termini, strutture sportive, la posta, la stazione, le chiese... era tutto da fare. In cinque anni ci siamo riusciti, è vero che è ordinario ma lo è proprio perchè nei decenni qualcuno ha trascurato di farli. Guarda caso quei qualcuno sono attorno a chi fa queste affermazioni. Fare una scelta di campo chiara, per me, e dire continuiamo il cambiamento significa non permettere ancora una volta una amministrazione abbandonata. Aver fatto tutto quello che ha portato la cittadina a non essere più abbandonata, non riconoscere la realtà dei fatti. Ma io ancora non ho sentito qualcosa di realmente nuovo, si dice che il palazzetto dello sport è chiuso, ed è aperto. Si dice che non abbiamo un portale turistico, e il portale è attivo. Si dice che noi non abbiamo puntato sulla differenziata e in verità noi lo abbiamo fatto e continuiamo a farlo. Si dice che abbiamo abbandonato Torrazza e non è vero.
Sulla progettazione europea il suo competitor, Vincenzo D'Alberti, sta centrando la sua campagna elettorale.
Anche questa mi da l'idea di stare su un altro pianeta. Noi abbiamo già attinto ai finanziamenti europei, non capisco cosa significhi tutta questa storia. Bisogna spiegare che se ci sono i finanziamenti europei bisogna anche dire dove si vogliono investire, noi proponiamo nuove opere e per ognuna di queste diciamo dove andiamo a prendere i soldi. Per alcune di queste ci sono dei finanziamenti europei.
D'Alberti sostiene che avrà una Giunta di alto profilo, e la sua?
Io ho presentato tutti i nomi e subito, è un messaggio importante e chiaro. Rinunciamo a fare accordi con promesse di assessorati per racimolare pacchetti di voto, noi non cadiamo nei vecchi giochetti dove all'indomani delle elezioni iniziavano gli scontri tra partiti e soggetti che volevano l'assessorato. Ho confermato, dando continuità amministrativa, Federica Cappello, Marcella Pellegrino, Rocco Ingianni ai loro rispettivi assessorati. Mi si è liberato poi un posto che è quello di Luca Badalucco, straordinaria persona, perno centrale della mia amministrazione, e abbiamo individuato una risorsa locale e abbiamo trovato Maurizio Culicchia, commercialista, che ha un rapporto diretto con le imprese locali. Sarà lui che si occuperà di attività produttive e a tenere in mano le redini dello sviluppo. Abbiamo preso tutte persone locali, non occorre la conoscenza del territorio ma la presenza costante. Prendere esperti da fuori ci rinuncio, degli esperti ci possiamo avvalere ma rappresentano fumo nell'occhio se poi non sono presenti con i cittadini.
Lei ha detto che quando è arrivato non c'era nulla e adesso funziona tutto bene, allora perchè si ricandida?
Perchè adesso voglio fare il sindaco, finora ho fatto il pronto soccorso della pubblica amministrazione a Petrosino, che è un paese del sud Italia che ha subito decenni di abbandono. Bisogna dare decoro, riempire di arte, di bellezza, di musica, di fiori la città, se non fai questo non puoi parlare di attrattiva turistica. Noi abbiamo fatto questo nei 5 anni trascorsi, adesso vogliamo far partire la macchina e farla andare ad alta velocità. Dobbiamo parlare di cose nuove sia per l'agricoltura che per la progettazione europea. L'idea di uno sviluppo deve essere fatto insieme ai privati cercando di attrarre gli investimenti che vengono da fuori, i finanziamenti ci sono e vanno utilizzati per le cose che servono e non a zonzo.
Giacalone, parliamo di Biscione, come la riqualifichiamo?
Biscione ha fatto tanti passi avanti , tutti ce lo riconoscono. Prima le case erano trascurate e il litorale lo stesso, c'era scritto vendesi ovunque. L'esperimento più riuscito è Biscione, abbiamo reso chiaro che investendo in maniera seria in un cartellone di eventi, accompagnato allo sviluppo dell'imprenditoria giovanile,si ottengono ottimi risultati. Biscione da deserto quale era è uno dei centri turistici più frequentato della provincia.
Parliamo di Torrazza, è un terra di grande competizione, sono state fatte già tante cose. Tra cinque anni come sarà Torrazza?
Abbiamo già presentato un progetto che è pronto, non parliamo solo di titoli e slogan. Ci sono due progetti a Torrazza, uno riguarda la delimitazione e l'esproprio e sono contento che adesso i miei avversari parlino di delimitazione. Una conquista culturale.
L'altro progetto prevede dei percorsi naturalistici e poi tutta una seri di servizi per rendere più fruibile la spiaggia, altri progetti ci sono pure su Sibiliana.