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30/05/2017 05:55:00

Petrosino 2017, candidati a confronto: viticoltura, Torrazza e...

 Ecco la seconda parte del confronto tra i candidati Sindaci del Comune di Petrosino per le elezioni dell'11 Giugno prossimo. Abbiamo chiesto ai candidati:  Petrosino è il Comune più vitato d'Italia, quali saranno le azioni del programma dei tre candidati sindaci per il sostegno della viticultura e  Più in generale per l'agricoltura?

 

Gaspare Giacalone: Noi in questi anni abbiamo cercato di mettere al centro dell'amministrazione l'agricoltura e la viticultura con un'azione che è stata diretta anche a forme innovative. Siamo stati pionieri in questo, cito per tutte l'iniziativa del Bio Distretto che riguarda, più in generale, l'agricoltura. Siamo stati dei pazzi a partire per primi e creare una sorta di tensione sociale nel territorio che andasse oltre il Comune di Petrosino. Oggi è diventata una realtà che è partita ma deve cominciare anche a camminare e correre velocemente. Mette insieme diciannove Comuni della nostra provincia, insieme condividiamo buone pratiche non solo per la produzione dei prodotti agricoli ma anche per il consumo, che sia ragionato. Ci sono poi tutta una serie di iniziative ed attività che un Comune può fare, parlo ad esempio della mensa biologica e dell'uso dei pesticidi, tutte cose che in questa parte della Sicilia sembravano una lingua completamente sconosciuta. A fianco a tutto questo abbiamo poi cercato di partecipare ad iniziative originali e non i soliti canali, parlo della fiera tenuta a San Pietroburgo per la bellezza di un mese e ancora quelle manifestazioni come il Cous Cous fest e così via. Noi vogliamo continuare a puntare su questo però con un rapporto nuovo sia con le cantine sociali, che non sono feudo elettorale di nessuno e quindi bisogna avere sempre un riguardo e un linguaggio collaborativo e concreto, sia nei confronti degli onorevoli che devono ricordarsi di Petrosino non solo nelle campagne elettorali ma sempre.

Vito Messina: Le mie proposte per il sostegno alla viticultura del territorio sono quelle di incoraggiare nelle forme possibili delle competenze comunali la produzione di vini di alta qualità in bottiglia, istituire una Enoteca Comunale dove tutti i produttori del Comune espongono la produzione dei loro vini. Fare la settimana internazionale della vite e del vino, ad esempio fare intervenire chef da tutto il mondo per fare l'abbinamento dei cibi con i vini della produzione a Petrosino.

Vincenzo D'Alberti: Noi abbiamo bisogno di prendere un dato di fatto, gli agricoltori a Petrosino stanno morendo, l'uva viene pagata a 20 centesimi al chilo, abbiamo bisogno di iniziare a pensare in maniera imprenditoriale, lì l'amministrazione può fare tanto. Abbiamo un'amministrazione che per cinque anni non ha pronunciato la parola vite, vino e agricoltura, hanno abbandonato le cantine sociali senza un coordinamento. Penso che nell'agricoltura si può fare tanto, si possono fare dei partenariati, la legge permette che il Comune lo possa fare con le cantine sociali. I nostri agricoltori lavorano bene, è la classe dirigente che pecca. Noi dobbiamo formare un classe dirigente, noi dobbiamo creare dei consorzi, noi abbiamo i prodotti migliori che ci sono in Europa dal punto di vista dei vini ma anche del florivivaismo. Abbiamo bisogno di un'amministrazione che crei impegno, consorzi ma soprattutto puntare sull'aeroporto di Birgi. C'è necessità che questo aeroporto diventi uno scalo merci, abbiamo un comportato florivivaistico e ortofrutticolo che è importante, i nostri prodotti devono arrivare velocemente nei mercati del nord Europa. Dobbiamo impegnarci, visto che paghiamo 50 mila euro l'anno, affinchè l'Airgest possa portare una linea merci per l'aerporto di Birgi. Il nostro indicato assessore Pezzini ha preso contatti con l'HDL e chi hanno detto che sono disponibili a farlo però deve essere la politica, deve essere la classe che amministra a dare un quadro di riferimento. Tutto questo a Petrosino non è stato fatto, sì gli onorevoli ci danno una mano ma noi dobbiamo essere capaci di chiedere, di presentare le istanze del territorio a Roma, a Palermo, a Bruxelles. Tutto questo non è stato fatto a Petrosino. Noi abbiamo bisogno di chiedere, se non si chiede non si ottiene nulla. Si devono fare le battaglie, che si perdono o si vincono e noi speriamo di iniziare a costruire il nostro progetto concreto per rilanciare l'economia e soprattutto per rilanciare l'agricoltura del nostro territorio.

I candidati replicano ai loro rispettivi competitor in merito alla domanda che riguarda la viticultura:


Gaspare Giacalone:
Francamente D'Alberti sembra avere vissuto in un'altra parte del pianeta quando insiste su questi argomenti. Parliamo di ordinaria amministrazione, anche questa è una mancanza di rispetto per il lavoro che è stato fatto sia della realtà. A me piace avere un certo pudore nel confrontarci, bisogna dire le cose per come stanno. Noi abbiamo creato anche un'azione di coordinamento nei confronti di tutti i produttori e non solo delle cantine. Ho l'impressione che sia la stessa storia dei debiti passivi, D'alberti non li sa distinguere. Per quanto riguarda gli onorevoli non devono ricordarsi di Petrosino solo quando ci sono le elezioni, per fare le passerelle e per dire fesserie, una su tutte: per quanto riguarda la storia dei trattori sui camion, D'Alberti ha fatto un mare di comunicati per dire che avete risolto il problema. Il problema non è risolto, ho parlato con il Questore e il problema non è risolto, cercate di dare le giuste informazioni perchè racimolare qualche voto in più dicendo delle fesserie non serve a nessuno.

Vito Messina: Io voglio dire una cosa solamente a Vincenzo D'Alberti, ribadisco che lui è un bravo ragazzo ma tutti questi assessori e deputati che sono dietro di lui non vanno bene.

Vincenzo D'Alberti: Io, invece, sono convinto che è la politica che risolve i problemi di un paese. Siamo in uno Stato democratico ed è la politica che risolve i problemi, l'assessorato regionale all'agricoltura è un'istituzione con cui bisogna confrontarsi. Quello che ha fatto Gaspare Giacalone è sotto gli occhi di tutti, l'agricoltura è ferma, i cittadini di Petrosino sono allo stremo da un punto di vista economico. Non si può dire di avere fatto qualche convegno sul bio distretto e avere risolto tutti i problemi dell'agricoltura. I convegni e le passerelle le ha fatte Giacalone andando in giro anche con i fondi europei, questo non serve. Il vero coordinamento è quello che può portare il piano di sviluppo rurale a Petrosino. Per quanto riguarda i debiti io di economia ne capisco abbastanza, ho fatto cinque anni alla Presidenza del Consiglio dei Ministri alla programmazione economica, i residui passivi sono cose che il comune deve pagare.

Parliamo di Biscione, centro estivo non solo dei petrosileni. Quali sono le proposte dei tre candidati sindaci per migliorare quella che è l'offerta di Biscione?


Vito Messina:
Le proposte per la località per me sono l'ordine della pulizia e il decoro di tutta la fascia costiera. Organizzare eventi di vario genere in estate per l'attrazione turistica, incentivare come Comune la creazione di b&b, pub, ristoranti....


Vincenzo D'Alberti:
Noi per Biscione abbiamo in mente di concordare con la Regione un piano di recupero, un piano territoriale in base alla programmazione europea. Il fondo europeo di sviluppo regionale e il programma operativo nuovo, che è stato approvato dalla Giunta regionale, prevede centinaia di milioni di euro su quelle che sono le attività dei borghi marinari. Noi vogliamo realmente portare Biscione a essere un borgo marinaro, recuperarlo da un punto di vista urbanistico. Biscione per dieci mesi all'anno è abbandonato, noi non abbiamo bisogno di Biscione solo due mesi l'anno per fare qualche festa. Noi continueremo a fare le attività, l'estate petrosilena è importante da valorizzare, dobbiamo anche valorizzare quel borgo dal punto di vista urbanistico e strutturale. E' un borgo che ha bisogno dell'impianto di fognatura, ha bisogno di essere raggiunto dal metano, dall'acqua e deve essere sviluppato. Deve essere messo in collegamento con Scibiliana. Collegare Biscione con Scibiliana, renderli fruibili tutto l'anno da un punto di vista turistico, c'è una richiesta di turismo nel periodo invernale dal nord Europa che è pazzesca, noi tutto questo non lo riusciamo ad intercettare. Biscione durante i mesi invernali può diventare un luogo dove possono venire i cittadini del nord Europa, possiamo creare un albergo diffuso, le casette che ci sono a Biscione di inverno, molto spesso, sono disabitate. Il nostro clima mite può essere davvero fonte di ricchezza ed occupazione, dobbiamo imparare ad utilizzare i fondi europei per recuperare quella zona, per promuoverla in tutti i punti e in tutti i mercati turistici europei.

Gaspare Giacalone: Biscione è stata una sfida che abbiamo vinto. Tranne che per Vincenzo D'Alberti è sotto gli occhi di tutti quello che è successo in questi anni. L'impegno cinque anni fa era quello di far diventare Biscione un salotto di Petrosino. Io l'avevo trovato con tutti i cartelli con scritto “vendesi”, in totale stato di abbandono. In questi cinque anni è stato formidabile e straordinario quello che abbiamo fatto, oggi è sicuramente uno dei centri pulsanti dell'attività turistica che ha permesso a Petrosino di essere chiamo “centro a vocazione turistica”. A me sembra che D'Alberti dimostri di parlare di fondi europei senza conoscere il territorio, parla di investimenti da fare a Biscione e non tiene assolutamente conto di quelli che devono essere gli strumenti urbanistici dell'edilizia per poter recuperare, e non si può parlare di soldi che arrivano quando non si dice una sola parola sul Piano Paesaggistico. Questa è una cosa che vorrei sentire da che parte sta, perchè D'Alberti è con Legambiente che è a favore del Piano Paesaggistico, vorrei capire se lui è a favore di questo Piano che blocca qualunque tipo di attività. Poi non ha completamente citato il Piano Regolatore Generale, che è l'unico strumento deputato per dire come si sviluppa un territorio. Prima di parlare di questo fumo negli occhi dei finanziamenti europei bisogna dire come è la situazione, come si risolvono i problemi che abbiamo oggi, poi parlare dei fondi europei e come investire non solo con soldi che vengono dalla Regione o dall'Europa perchè purtroppo abbiamo avuto cattivi esempi come l'albergo di Biscione. Noi dobbiamo attrarre gli investimenti dei privati che danno sicuramente molta più garanzia, che siano dei privati che sappiano comportarsi.

I tre candidati sindaci replicano alle affermazioni dei loro competitor.

Vito Messina: Ho solo da dire che c'è molto fumo, vedo troppo fumo...Bruxelles. Fumo e niente arrosto.

Vincenzo D'Alberti: I fondi europei ci sono e sono una cosa concreta e fattibile, noi possiamo davvero rivoltare Biscione facendo un PIT, un Piano Integrato Territoriale. Giacalone queste cose non le capisce ma io che ho lavorato a Bruxelles queste cose le ho viste. Si può fare anche senza Piano Regolatore, sono tutte cose belle però esistono anche le varianti. Biscione è già costruito, non dobbiamo costruire nulla, dobbiamo solo recuperare l'esistente. Il Piano Regolatore è quando si deve costruire il nuovo, Biscione va recuperato. Dal punto di vista del Piano Paesaggistico noi siamo favorevoli quando il Piano fa delle tutele, va tutelata Torrazza, vanno tutelate le nostre zone SIC, va tutelato il paesaggio agrario. Per quanto riguarda le tutele noi siamo pienamente daccordo con i contenuti del Piano Paesaggistico, siamo anche coscienti che in alcune zone di Petrosino il Piano Paesaggistico va rivisto e vanno escluse alcune zone dove si può portare lo sviluppo imprenditoriale di questa terra.

 

Gaspare Giacalone: Trovo Messina assolutamente nella giusta direzione quando dice che c'è fumo negli occhi. Oggettivamente si può dire tutto e il contrario di tutto, D'Alberti paga il prezzo di avere messo insieme tutto e il contrario di tutto. Le persone che stavano in guerra fino a l'altro ieri si sono messe insieme con l'unico obiettivo che è quello di amministrare Petrosino e cacciare via Gaspare Gicalone. Me ne frego altamente. Sul Piano Paesaggistico quando si dice che va tutelato quello che c'è da tutelare e non va bene tutto il resto , allora o si o no. D'Alberti è contrario o a favore? Non riuscirà mai a dirlo perchè ha attorno tutta una serie di espressioni politiche, come gli onorevoli, che un giorno dicono una cosa perchè maggioranza e l'altro giorno il contrario perchè opposizione.
Questo non è un modo serio per essere una promessa per amministrare.