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31/05/2017 12:45:00

Il Servizio Idrico comunale di Marsala è allo sbando

 di Leonardo Agate - Sul Servizio Idrico della città mi sono occupato in un articolo pubblicato su Tp24 l’8 marzo scorso dal titolo “Marsala è senza acqua corrente e il Comune non avvisa gli utenti”. Un successivo mio articolo è stato pubblicato sullo stesso giornale il 12 maggio scorso, dal titolo “La bolletta pazza dell’Ufficio Acquedotto di Marsala. Vadano a farsi benedire…”. Tutti e due gli articoli si possono reperire nella mia rubrica “Battibecco” del giornale.
Lo spunto del primo articolo è stato dato dalla mancanza di acqua corrente, senza che il Comune desse adeguata pubblicità, nemmeno successiva alla prima mancanza, che interessò il centro storico e la periferia per una settimana in alcune zone e anche di più in altre.

Lo spunto del secondo articolo è venuto da una bolletta di acqua, pervenuta a una Signora, recante un importo dovuto di € 757,30, di gran lunga superiore ai consumi registrati nel contatore idrico. Prima che le arrivasse questa enorme bolletta, che porta il n. 14129 del 15 aprile 2017, la Ssignora si era recata, a novembre 2016, all’Ufficio Acquedotto per far notare che le precedenti bollette, pagate, indicavano consumi superiori ai reali. Il funzionario dell’Ufficio assicurò la signora che a partire dalle prossime bollette avrebbe ottenuto gli sgravi. Invece, è arrivata alla Signora la bolletta del 15 aprile, con un importo da pagare di € 757,30.

Sono costretto a scrivere di nuovo sul Servizio Idrico.

A un utente dell’Acquedotto è arrivata la settimana scorsa la bolletta n. 11755 del 15 aprile 2017 con un importo dovuto di € 119,42. La data di scadenza del pagamento è indicata al 15 aprile 2017, stesso giorno della fattura. La lettera del Comune è arrivata all’indirizzo del destinatario più di un mese dopo.
Ho letto che il Sindaco ha disposto che le ultime bollette possono essere pagate entro giugno, senza tener conto della scadenza del pagamento indicato sulle bollette. Ma questo è un dettaglio che non risolve il problema maggiore. La bolletta n. 11755 del 15 aprile 2017 indica la data di lettura al 15 aprile 2017, stessa data della bolletta, e mc. 920 di acqua segnati dal contatore. L’intestatario della bolletta è andato a leggere il contatore, e il numero letto oggi è di mc. 699. Il Comune ha scritto sulla bolletta mc. 221 in più, e ha chiesto quindi di pagare € 223,65 in più rispetto al consumo effettivo, tenuto conto dei precedenti pagamenti. Il contatore idrico è posto regolarmente all’esterno dell’appartamento, conformemente alle prescrizioni comunali, ed è apribile con la chiave dei letturisti.
Questi i fatti, ma bisogna anche rappresentare la rabbia che viene agli utenti del Servizio Idrico di fronte a errori e negligenze così eclatanti. Molte altre segnalazioni ho ricevuto, di bollette campate in aria.
Gli Amministratori Comunali dimostrano di non sapere far funzionare il Servizio Idrico. Sarebbe opportuno che del problema, non piccolo, e interessante migliaia di famiglie, si interessasse la Procura della Repubblica, se nel Codice Penale ci fosse qualche norma che potesse fare intendere ai responsabili dell’Ufficio Acquedotto che non possono superare certi limiti di incapacità e di inefficienza.