Si avvicina l’estate e in Sicilia aumentano i problemi legati alla gestione dei rifiuti. Le discariche dell’isola, da Bellolampo a Gela, da Lentini a Trapani sono quasi tutte sature e se non ce ne saranno altre, a breve, in grado di supportarle, ci sarà il rischio concreto di trovarsi nuovamente con la spazzatura per le strade.
Ci risiamo, siamo un’altra volta in presenza di un problema per il quale non si cerca una vera soluzione e il ministero dell’Ambiente, un po’ a lavarsene le mani, ha concesso ancora una volta la proroga della gestione straordinaria alla Regione Sicilia. All’Ars ormai la legislatura è giunta al termine e non c’è la riforma che doveva essere approvata entro il 15 giugno, non sono stati ancora completati gli ambiti territoriali ultraprovinciali e non sono stati realizzati i nuovi impianti per il trattamento dei rifiuti che un anno fa Crocetta aveva annunciato con il lancio di due bandi per la realizzazione di 5 mini termovalorizzatori in grado ognuno di smaltire 150 tonnellate di rifiuti al giorno.
Alto impegno non mantenuto dalla Regione è invece l’introduzione dell’ecotassa sul conferimento dei rifiuti in discarica entro il 30 ottobre scorso. Una sanzione a carico dei Comuni che non raggiungono livelli accettati di raccolta differenziata, ma per farlo serve una legge. L'assessorato ai Rifiuti prende la difesa dai Comuni affermando che sono stati impegnati nel raggiungere l’incremento della differenziata di 12 punti percentuali. Anche se su questo, ammettono dalla Regione, c'è ancora molto da fare.
Sulla nuova ordinanza di proroga per la Regione siciliana nella gestione dei rifiuti, c'è l'intervento del presidente della commissione Ambiente dell’Ars, Mariella Maggio: “Il governo Crocetta non cerchi alibi. In commissione Ambiente abbiamo approvato la nuova legge sulla gestione dei rifiuti. In attesa che si sblocchi l’iter per l’approdo in aula del testo, il governo faccia applicare la legge vigente e spinga per aumentare il livello di raccolta differenziata in Sicilia. Va benissimo accelerare i processi per realizzare nuovi impianti, ma sia chiaro: devono servire a supportare la differenziata".
La Maggio lancia un avvertimento al governatore Rosario Crocetta e all’assessore all’Energia, Vania Contrafatto:
“Non si parli neppure di termovalorizzatori se prima non si interviene in maniera netta per incrementare la raccolta differenziata e costruire l’impiantistica di supporto”. “Facendo un buon lavoro sul ciclo integrato dei rifiuti - sostiene Mariella Maggio – e puntando sull'economia circolare non è necessario realizzare termovalorizzatori che avrebbero una tempistica di rcostruzione che in ogni caso che ci farebbe piombare nell'emergenza. Dobbiamo al più presto superare le discariche che sempre più si manifestano come occasioni per arricchimenti illeciti e fonti di nocumento per la salute dei cittadini, come ancora una volta abbiamo potuto verificare ieri in commissione trattando della discarica di Mazzarã Sant'Andrea. Al primo posto vengono la salute dei cittadini e il rispetto dell’ambiente. Purtroppo il governo ha perso troppo tempo per colpe sue e per pastoie burocratiche ma è ovvio che non possiamo più andare avanti di proroga in proroga. Basta. Siamo all'ultimo scorcio di legislatura, il governo impieghi tutte le proprie energie per evitare l’emergenza e dotare la Sicilia di un sistema dei rifiuti civile, sano, compatibile e che consenta ai cittadini di avere servizi efficienti e a costi inferiori rispetto a quelli attuali”.
Ma vediamo qual è la situazione in provincia di Trapani. La discarica di Borranea è stata riaperta dopo alcuni giorni di stop, con gli autocompattatori che per 48 ore sono rimasti davanti ai cancelli della discarica e i cassonetti stracolmi di rifiuti, abbandonati anche per strada. Per quanto riguarda l'utilizzo della discarica di Borranea, se non ci sarà la proroga per la Trapani Servizi, l’impianto dovrà chiudere nuovamente, dopo che era stato chiuso per la rottura del tritovagliatore sostituito da uno nuovo acquistato dalla Trapani Servizi. L‘amministrazione comunale, per questo motivo ha fatto un appello ai cittadini trapanesi, invitandoli a non depositare rifiuti ingombranti e materiali di risulta provenienti da lavorazioni edili o pezzi di apparecchiature elettromeccaniche perché causano guasti gravi alle macchine selezionano e separano i rifiuti.
Sulla situazione rifiuti è intervenuto il sindaco Damiano: "È scandaloso che la Regione, con le ormai famigerate ordinanze, continui ad oltraggiare il territorio e ad offendere la dignità del popolo siciliano – è il grido d’allarme del sindaco -. Come si può spiegare alle persone quanto sta accadendo. Trapani, prima di queste ordinanze, quindi da circa due anni, non aveva mai registrato la situazione di emergenza rifiuti che aveva colpito gli altri Comuni dell'Isola. Solo qualche mese addietro avevamo reso inefficace un altro farneticante provvedimento del dipartimento Acqua e Rifiuti che imponeva alla “Trapani Servizi”, con aggravio di costi per i contribuenti, di conferire i rifiuti del Trapanese nella discarica di Motta Sant’Anastasia, nel Catanese".
La soluzione dunque sarebbe quella di aumentare il più possibile la raccolta differenziata per far diminuire il quantitativo di spazzatura che finisce in discarica. Ma a Trapani la differenziata si fa solo con i cittadini che si recano presso l’isola ecologica o se depositano i rifiuti nelle apposite campane. L’amministrazione ha fatto una prova sperimentale della differenziata porta a porta in tre strade princiali della città, ma senza successo, e così è ritornata sui propri passi, facendo ricomparire, nelle strade interessate, pure i cassonetti.
Anche a San Vito Lo Capo la situazione è allarmante e si dice preoccupato il sindaco Matteo Rizzo, che, vista la criticità in cui versano le discariche e il possibile conferimento a Catania dei rifiuti indifferenziati, con un aumento dei costi esponenziale, auspica la necessità di fare una seria raccolta differenziata nell'interesse della città.
Sull’altra autorizzazione, invece, arrivata da Palermo che permette alla Trapani Servizi di poter conferire i rifiuti nella discarica di Motta Sant’Anastasia c’è lo scontro con i Comuni che non trovano altre risorse nei loro bilanci da destinare al trasporto dei rifiuti. «Noi, come Trapani Servizi – dice Carlo Guarnotta, amministratore unico della società -, abbiamo comunicato ai vari Comuni che intendiamo avvalerci di questa facoltà consentita dalla Regione, per salvaguardare la vita della discarica”. L’estate non è ancora entrata ufficialmente ma il fronte dei rifiuti in Sicilia è già particolarmente infuocato, staremo a vedere come evolverà già nelle prossime ore.