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04/06/2017 06:00:00

D'Alì/1: "Per Trapani nel mio programma rifiuti zero e bilancio partecipato"

 Antonio d'Alì candidato alla carica di sindaco per la città di Trapani per le amministrative dell'11 giugno. Si diceva che Lei non sarebbe più venuto a Trapani dopo il provvedimento che ha ricevuto (una richiesta di soggiorno obbligato, con prima udienza per trattare la vicenda a Luglio). E  invece è a Trapani, tra la gente...

Materia calda. Io sono rimasto sorpreso e amareggiato dal provvedimento che ho ricevuto, ma ho un senso di responsabilità verso la città, verso i cittadini, verso tutti i candidati al consiglio comunale e avendo visto tutte le carte posso dire che si stanno ripercorrendo vecchie strade per le quali io ho già "dato", diciamo, e ho ricevuto due sentenze di assoluzione. Affronterò questa ulteriore procedura con il massimo rispetto delle istituzioni, per come ho sempre fatto. Ma la mia campagna elettorale continua. 

Mimmo Fazio, quello che era il suo principale avversario, è agli arresti domiciliari. Brutta storia. 

Io guardo solo alla mia campagna elettorale. Ho  avuto il primo incontro con la città, è andato molto bene, la città ha risposto in massa. Ho illustrato una parte del mio programma che è denso di molte idee, non solo scritte ma quelle che si maturano in itinere con la collaborazione dei cittadini. Sono stato a Salina Grande, a Cappuccinelli, tutti rioni che meritano attenzione. 

E' vero che vuole abolire lo IACP? Pare fatto apposta, il candidato del Pd è il direttore dello Iacp di Trapani...

Mi dispiace per Savona che è casualmente anche candidato e direttore amministrativo dell'ente. Io ho ripreso una proposta di legge fatta in tempi non sospetti, ho fatto anche io una proposta emendativa in tal senso alla scorsa Finanziaria, perchè ritengo ormai che ci sono enti che non assolvono assolutamente ai loro compiti, neanche di spicciola manutenzione o programmazione, né di risanamento di quartieri che hanno bisogno, quindi penso che alla fine gli enti Comune potrebbero assumere la responsabilità da un punto di vista patrimoniale e da un punto di vista della programmazione, al posto dello Iacp.

Il suo programma è denso di progetti, la riqualificazione delle aree periferiche ad esempio è importante. Ma quali priorità affronterà d'Alì sindaco?

Le priorità sono tante: un programma di rilancio forte come ho previsto ha bisogno di attenzione su più fronti. Certo abbiamo posto l'attenzione sul disagio sociale perchè nella nostra città ho notato che c'è una frantumazione, non solo amministrativa. Si cercherà di mettere insieme quattro realtà amministrative, creare una vera Grande Città.

 

Intende riferirsi all'unione di Trapani, Erice, Paceco e a Valderice?

Si, perchè oramai ci sono tanti trapanesi che si sono trasferiti in nuovi quartieri di Paceco o di Valderice, non c'è continuità urbanistica con Trapani.  Da un punto di vista dei servizi e dei costi della politicia ci sono quattro amministrazioni. Hanno diritto, questi 120 mila cittadini, ad avere un solo interlocutore, ad avere servizio migliori e a pagarli di meno: nel mio programma ho anche messo che voglio dimezzare le tariffe dei servizi.

E' possibile farlo?

E' possibile farlo, abbiamo già gli elementi per poterlo dire. Il servizio idrico sappiamo che ha degli sprechi sia nella fase dell'adozione che della distribuzione.  Sappiamo che possiamo avere le risorse idriche a costi inferiori rispetto a quelli che abbiamo adesso. Per quanto riguarda la differenziata, risolto il gap iniziale che ci pone negli ultimi posti della classifica regionale, possiamo riutilizzare i rifiuti così da diminuire i costi del servizio a carico dei cittadini. Sull'energia elettrica qualcuno dice che io non mi posso occupare di cose che esulano la competenza di un sindaco, in realtà il mio è un progetto di quartieri intelligenti per rendere il cittadino consumatore e produttore della sua stessa energia. Attraverso una rete di quartieri si può raggiungere una diminuzione sensibile della tariffa.

Trapani è una città che non solo ha la società municipale che cura la raccolta dei rifiuti ma ha anche la discarica di proprietà comunale, dovrebbe essere la città più virtuosa su questo fronte, e invece...

Il discorso è singolare perchè dipende dall'attuale amministrazione: non si può fare la differenziata su un marciapiede e in quello opposto, che appartiene ad un altro Comune, esserci un altro tipo di raccolta. O si va tutti insieme o è facile per il cittadino eludere e riversare sull'amministrazione le responsabilità . Il mio progetto per Trapani prevede  il sistema  "rifiuti zero".

E' una proposta di sinistra....

No, non è di sinistra. E' di buon senso.  Rifiuti zero significa risistemare i rifiuti in maniera che non ci siano. Sarebbe già importante che le famiglie rivedessero la loro politica di raccolta di rifiuti. Il progetto rifiuti zero significa discariche zero,  riconducendole ai consorzi di filiera, eliminare le discariche, cosa che la Regione non riesce a fare. Anche la città di Trapani ha dovuto mettere la sua discarica a disposizione di altri comuni. Sono tematiche molto serie che bisognerà affrontare nell'immediato.

Parliamo di bilancio, l'abbiamo sentita parlare di bilancio partecipativo con i cittadini. Ma come si fa a condividerlo? Il bilancio è sempre un punto oscuro per tutte le amministrazioni....

Diciamo che nel bilancio ci sono tutta una serie di attività legate al Piano delle opere pubbliche,  ci sono spese fisse, altre discrezionali.  Nell'ambito di questa discrezionalità il Comune può decidere di dedicare una fetta  di risorse da sottoporre alle assemblee dei cittadini. Faremo un regolamento per stabilire chi sono i soggetti titolati a poter suggerire l'utilizzo di queste somme in bilancio.

Vito Damiano, questo ufo che è calato su Trapani, in questi cinque anni qualcosa di buono l'avrà fatto?

Io non sono abituato a parlare male di nessuno, guardo avanti. Posso dire che forse qualcosa di buono l'ha fatto, non l'ha comunicato. Ha sistemato alcune reti idriche, ad esempio. Il bilancio poi di una amministrazione è sempre algebrico, ci sono cose che si fanno e cose che non si fanno o si fanno male. Non possiamo entrare nello specifico, la percezione di tutti, però, è un saldo non positivo.