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05/06/2017 06:00:00

Meno sei al voto. Bagno di folla per Fazio, lite sugli spot D'Alì - Savona

Un bagno di folla, per le strade di Trapani, sabato sera. Non era la tifoseria juventina: la squadra ha perso. Mimmo Fazio, subito dopo la partita, è sceso in centro, passeggiando per le strade del centro storico insieme ai suoi fedelissimi ed è stato abbracciato da tante persone.

Abbiamo parlato spesso di campagna elettorale anomala a Trapani: c'è un sentore in città, c'è da quando le due personalità più forti in assoluto a Trapani, Mimmo Fazio e Tonino d'Alì, hanno deciso di fare il sindaco. Fin dalla loro discesa in campo sapevamo che ci sarebbero state lacrime e sangue, e che il duello sarebbe stato senza esclusioni di colpi. Certo, mai lontanamente avremmo potuto immaginare questo percorso giudiziario per entrambi.

Quando scriviamo che a Trapani il clima è da intuire e da annusare, lo scriviamo perchè si comprendono le cose attraverso le parole non dette e i gesti fatti. Insomma, la città domenica prossima sceglierà il sindaco, o chi mandare al ballottaggio, ma di certo ha già manifestato apprezzamenti sia per Fazio che per d'Alì.

Dal PD esortano a cambiare pagina, esortano a non votare i due competitor di centro destra, forse ignorano che Fazio e d'Alì hanno avuto la molta solidarietà dei cittadini che sono scesi in piazza per i due personaggi.

Esula tutto ciò dal percorso della magistratura e della giustizia, ma non può passare inosservato agli occhi e alle orecchie di chi questa campagna elettorale la sta vivendo.

Siamo abituati a vedere Mimmo Fazio come un uomo tutto d'un pezzo, capace di toni duri, eppure sabato pomeriggio la commozione ha preso il sopravvento e qualche lacrima c'è stata. Fazio torna in pista, abbraccia i suoi, con lui Francesco Salone che non ha mai smesso di credere in Fazio Si torna tutti in campo perchè l'ultima battaglia di una settimana non si sa se basterà per vincere la partita.
La gente però per strada lo abbraccia, lo saluta, lo ferma, ci sono apprezzamenti e consensi nonostante un procedimento in corso e le accuse gravi. Fazio lo dice subito, quasi appena entrato al suo comitato: “Non sono un corruttore, non sono un corrotto”.
Fazio ha in suo appoggio cinque liste, ogni lista è composta da 24 candidati per un totale di 120 candidati, sarà chiesto ai suoi di fare degli sforzi grandi perchè questi ultimi giorni dovranno essere utilizzati per colmare la distanza con d'Alì.
Già nella giornata di ieri Fazio ha fatto il suo giro in bici per la città e poi si è spostasto al rione Palma.

Per Fazio il divieto è quello di dimorare presso il Comune di Palermo, non può recarsi all'ARS, in ogni caso il Presidente del Consiglio, Gentiloni, aveva emesso un decreto con cui sospendeva Fazio dalla carica parlamentare regionale, badate bene Fazio è sospeso non decaduto.
All'ARS siederà Stefano Pellegrino il primo dei non eletti dell'allora lista PDL, Pellegrino si attestò a 3247 voti, Fazio allora doppiò il risultato di Pellegrino e venne eletto.

Intensi gli appuntamenti elettorali per i candidati alla loro ultima settimana di campagna:  d'Alì ha grandi obiettivi per i prossimi cinque anni trapanesi sotto la sua bandiera con la realizzazione del suo programma, l'impegno, tra gli altri, è quello di trasformare i quartieri diventati ghetti in residenze: “Prospetti ripuliti, ascensori funzionanti, orti sociali, giardini, parchi giochi, sistema di sicurezza, asili nido, scuole, trasporti e centri per gli anziani".
D'Alì qualche giorno fa aveva scritto al Garante delle Comunicazioni chiedendo che venisse stoppato lo spot elettorale del candidato a sindaco del PD, Pietro Savona.
La motivazione risiede nel fatto che pur non esplicitamente facendo il nome del senatore se ne evince il chiaro riferimento. Savona dice di subire delle censure da parte del candidato di Forza Italia e anche i suoi si scatenano.

 

D'Alì risponde alle polemiche con una lettera indirizzata proprio a Savona:  “Caro Savona, ho segnalato il tuo spot elettorale al Garante della Comunicazione perché valuti se è conforme alla legge. Politicamente lo ritengo ancor più fuori luogo per chi si professa paladino della legalità e, ipocritamente, si è appellato con una lettera aperta al "fair play" in campagna elettorale. Quanto all’abolizione degli IACP, non ho fatto altro che riprendere, condividendoli, disegni di legge ed emendamenti già presentati da esponenti di tutti i Partiti, compreso il tuo PD, sia all'ARS che in Parlamento, a riprova di una generale cattiva considerazione del pessimo stato di manutenzione degli alloggi popolari abitati dagli assegnatari. Il tuo posto di lavoratore regionale che sembra essere la cosa che più ti preme piuttosto che non la qualità della vita negli immobili popolari gestiti dallo IACP, è assolutamente garantito, dato il regime protezionistico di cui godono tutti i dipendenti della Regione”.
Conclude d'Alì: “Mi spiace che tu, come ufficialmente dichiari col tuo continuo richiamo alla sola normalità, non abbia progetti particolari per il rilancio di Trapani, ma non per questo la legge ti consente di colmare il tuo vuoto di idee con il dileggio di quelle serie e strategiche del mio programma che, a quanto pare, sono le sole presenti nel dibattito cittadino e, soprattutto, nel sentimento dei Trapanesi».

E per il senatore azzurro Silvio Berlusconi dovrebbe confermare il suo arrivo a Trapani l'8 giugno.


 

 In fermento i Cinque Stelle che nel frattempo a Trapani hanno avuto una buona rimonta, il 7 giugno alle 18,30 l'appuntamento è a Piazza Stazione con il loro leader, Beppe Grillo.

Ultimi giorni anche per i candidati di Petrosino e di Castelvetrano, nella cittadina di Castelvetrano i maggiori favoriti sono Gianni Pompeo, PD, e Luciano Perricone, candidato di varie sigle ancorate al centro destra.
Castelvetrano ha vissuto tutta la campagna elettorale con il timore che non si potessero svolgere le democratiche elezioni per scioglimento del Comune per mafia, tanto da indurre alcuni movimenti civici a scrivere direttamente al Ministro dell'Interno, Marco Minniti.
I movimenti civici sono tre e sono tutti a sostegno della candidatura di Perricone.

A Petrosino verrà eletto il sindaco ad operazioni di voto concluse, alle 23 di giorno 11 giugno si apriranno le operazioni di scrutinio e alla conclusione si avrà l'elezione del sindaco della cittadina.
Il sistema di voto è quello maggioritario, non c'è ballottaggio, il Comune è inferiore ai 15 mila abitanti.