Informativa
Questo sito o gli strumenti terzi da questo utilizzati si avvalgono di cookie necessari al funzionamento ed utili alle finalità illustrate nella cookie policy.
Se vuoi saperne di più negare il consenso a tutti o ad alcuni cookie, consulta la cookie policy.
Chiudendo questo banner, scorrendo questa pagina, cliccando su un link o proseguendo la navigazione in altra maniera, acconsenti all'uso dei cookie. I cookie ci aiutano a fornire i nostri servizi.
Utilizzando tali servizi, accetti l'utilizzo dei cookie. Cookie Policy   -   Chiudi
16/06/2017 06:00:00

Cimitero di Marsala. La storia infinita di Fabio per avere la concessione per una cappella

La storia che raccontiamo oggi, quella che ha come protagonista il marsalese Fabio Cudia, è una delle tante che, quasi quotidianamente raccontiamo dalle pagine di TP24. Una storia di inefficienza, di incapacità di dare risposte ai cittadini, di offrire servizi in tempi relativamente normali da parte degli uffici pubblici, una storia di burocrazia. Una storia marsalese che diventa ancora più pesante quando di mezzo ci sono i sentimenti e gli affetti delle persone che hanno subìto la perdita di un proprio familiare e che si vedono rimpallati in un vortice tra email che non arrivano, uffici che si rimbalzano responsabilità e non comunicano tra di loro per il completamento di una pratica di concessione di un lotto al cimitero comunale.

E’ una storia che lascia tanta amarezza quella che sta vivendo Fabio e la sua famiglia. Fabio vive e lavora dal 2010 in Bulgaria,  ci racconta che, a seguito della scomparsa del fratello sono sorti dei problemi in famiglia legati al loculo dove attualmente si trova la salma, la cappella di famiglia costruita dal nonno del padre. Siccome i primi geniti vantano una priorità per il diritto di discendenza, la salma del fratello dovrà essere spostata dalla cappella, e per evitare che il congiunto possa finire nel giro di pochi anni in un ossario comune, Fabio ha deciso di partecipare al bando indetto lo scorso anno dal Comune di Marsala per l’assegnazione in concessione di 4 lotti all'interno del cimitero e poter così costruire una piccola cappella. Iniziativa decisa per non dare alla madre un ulteriore dispiacere.

All’asta pubblica Fabio partecipa facendo un’offerta in busta chiusa di 32.000 euro, cifra con la quale si è aggiudicato l’assegnazione del lotto e per il quale ha pagato la somma di aggiudicazione il 13 gennaio del 2017. Ma dal pagamento del gennaio scorso  non ci sono novità dagli uffici. Fabio racconta di essere stato più volte a Marsala per incontrare sia il suo tecnico che sta curando la pratica, sia l’impiegato comunale, l’ingegnere Mario Stassi che nel mese di marzo, a due mesi dal pagamento sosteneva di non aver mai ricevuto notifica e che addirittura si sarebbe passati all'assegnazione del lotto al secondo in graduatoria, nonostante una lettera inviata dal Comune in cui si prendeva atto dell’avvenuto pagamento.

A quel punto sembra tutto risolto, e invece no, manca la fidejussione, Fabio versa il 12 maggio altri 1500 euro direttamente sul conto della tesoriera del Comune di Marsala come garanzia per eventuali danni durante i lavori. Ma anche questa volta, dall’avvenuto pagamento l’ufficio non ha ancora rilasciato il contratto per poter presentare i progetti e iniziare i lavori di costruzione della cappella. Ricapitolando, Fabio ha speso 32.000 euro per l’acquisto del terreno, 1.500 euro per la fideiussione, ha sostenuto le spese e la parcella per il suo tecnico, ma la costruzione della cappella che da speranza sembrava essere diventata realtà, rimane ancora un sogno con la paura di veder tutto svanire per motivi sconosciuti.

Oltre al racconto personale di Fabio, c’è anche la dichiarazione del suo tecnico, l’architetto Palmeri, che conferma come abbia inviato diverse comunicazioni tramite Pec con gli estremi di pagamento registrati all’ufficio di ragioneria e di aver portato personalmente la copia del versamento da un ufficio all’altro del Comune. Nonostante ciò, pare che le carte si perdano nelle stanze degli uffici e chi dovrebbe completare la pratica dice di non saperne nulla, iniziando una sorta di scaricabarile classico in questi casi, anche se rassicura che tutto si sistemerà al più presto, quando, però, non si sa...