Mimmo Fazio si, Mimmo Fazio no. E' questo il dubbio che fino al venticinque giugno assillerà i cittadini trapanesi.
Fazio si è ritirato dalla campagna elettorale, non svolge comizi, non incontra cittadini, il comitato è chiuso (così ci dicono i suoi consiglieri eletti, che però fanno campagna elettorale, altro che).
Francesco Salone lo dice chiaro: non intende non votare, e votare significa farlo per Mimmo Fazio.
Del resto i cittadini al turno del ballottaggio avranno una scheda elettorale in mano con su scritti due nomi: Mimmo Fazio, Piero Savona. Chi sceglieranno i trapanesi?
Se Fazio venisse eletto si potrebbe dimettere l'indomani dalla sua elezione oppure decidere di far amministrare al suo vicesindaco. Nel caso di dimissioni la città di Trapani, dopo un commissariamento, tornerebbe ad elezioni.
Non è semplice per i cittadini, da una parte sono chiamati a scegliere tra il farsi governare per cinque anni da Piero Savona, o scegliere l'incognita Fazio.
Perchè di quello si tratta, è una incognita. I trapanesi sono legati al ricordo di quegli anni di sindacatura targata Fazio, andata bene. Chi non si ricorda il sindaco in bici? Ma è un ricordo, appunto. Oggi le condizioni sono cambiate, quella di Fazio però potrebbe essere una mossa elettorale bella e buona, una presa di posizione contro d'Alì, come voler mettere il sigillo alla chiusura di un periodo politico. Antonio d'Alì è volato a Roma subito dopo i risultati elettorali, è tornato a fare il senatore, deluso dai suoi concittadini che non gli hanno accordato le preferenze necessarie.
Il venticinque giugno la città di Trapani avrà il suo sindaco, non siamo sicuri che Trapani torni alla normalità.
Nella giornata di ieri sono decorsi i termini entro cui i candidati potevano formalizzare la rinuncia alla corsa al ballottaggio, nessun atto in tal senso è avvenuto. Savona e Fazio restano i due candidati del secondo turno. Entro sabato dovranno completare la lista degli assessori mancanti. Fazio che farà?
E sempre ieri si è avuto il pronunciamento del Consiglio di Giustizia Amministrativa, con la sentenza il CGA ha respinto il ricorso presentato da Mimmo Fazio contro le delibere con le quali è stato dichiarato decaduto da consigliere comunale. La storia riguarda il contenzioso tra Fazio e Vito Dolce nel periodo risalente alla sindacatura di Fazio. Il consiglio comunale di Trapani pochi mesi fa ha adottato un provvedimento con il quale prevedeva la decadenza da consigliere comunale di Fazio. Una sorta di autotela in caso di condanna civile al risarcimento per Vito Dolce.
Fazio ha replicato a sentenza emessa :
“Per essere chiari. Il mio diritto soggettivo e sostanziale di rimanere consigliere comunale è stato già riconosciuto dal Tribunale di Trapani, cioè dal giudice ordinario. Il ricorso innanzi al Tar e quello successivo innanzi il CGA non riguardava il merito della questione legata alla incompatibilità ma solo l'aspetto procedimentale con cui le delibere sono state "prodotte", cioè la votazione a scrutinio segreto anziché a scrutinio palese. Il CGA, non entra nel merito del contenuto delle delibere ed ha affermato che anche i vizi di legittimità refluiscono sul diritto soggettivo e pertanto la competenza è del giudice ordinario, che ripeto ha già giudicato dandomi ragione. Tutto ciò comunque oggi è per me di nessun interesse considerato che ho anche sospeso la mia campagna elettorale”.
Prosegue la campagna elettorale del candidato del PD, Piero Savona che non si accontenta di una vittoria di ripiego. Ha incontrato i pescatori e ha garantito loro di “riaprire e rendere efficiente ed igienico nel più breve tempo possibile il mercato del pesce di via Cristoforo Colombo per difendere il lavoro dei pescatori e di chi vende il pesce al minuto”. Regolamentazione anche per la vendita di pesce al minuto
Il mercato al minuto del pesce deve essere riqualificato e reso idoneo alla vendita del prodotto garantendo criteri di igiene e qualità del servizio, oltre che la dignità del posto di lavoro degli esercenti e dei pescatori. Creare 50 piccole strutture autonome (box) da assegnare per la vendita del prodotto e predisporre il luogo anche a scopi di attività culturali e ricreative, da svolgersi la sera”
Ma cosa faranno in termini elettorali gli sconfitti e i delusi del primo turno?
I forzisti sui social incitano a non andare a votare, ad andare al mare, disertare le urne ed unirsi a quel 50% di elettori che al primo turno hanno deciso di restare a casa. Livio Marrocco, ex parlamentare regionale, vicino alle posizioni di Nello Musumeci fa un mea culpa, ammette la sconfitta, l'alleanza fatta con il PSI è stata innaturale e ha finito per penalizzare al coalizione di centro destra capeggiata dal senatore d'Alì, Marrocco è chiaro nella sua analisi. Riguardo al voto di domenica 25 giugno deve ancora fare delle valutazioni ma il voto a sinistra lo esclude, magari sceglierà l'astensionismo.
E' Nino Oddo, deputato regionale e responsabile del PSI per il mezzogiorno, che sostiene di essere stato sconfitto come coalizione e non come partito che si pone come il primo della provincia in Italia. Oddo apre a nuova classe dirigente: “Grazie all' impegno di tanti giovani, uomini e donne che hanno dimostrato di avere consenso, idee ed entusiasmo. Intendo non solo ringraziarli ma intendo non sprecare queste risorse. Proporrò al gruppo dirigente di rinnovare i gruppi dirigenti del PSI di Trapani ed Erice per dare spazio a queste figure. Senza mortificare chi ha guidato il partito finora contribuendo a raggiungere questi risultati, ma iniettando linfa nuova”.
Ad Erice, Daniela Toscano, eletta sindaco a primo turno si è insediata, ha in consiglio comunale ottenuto il premio di maggioranza con dieci seggi, gli altri sei andranno alle liste che hanno superato lo sbarramento. Dopo la campagna elettorale e le relative battaglie Nino Oddo, PSI, ha fatto gli auguri alla Toscano, “La campagna elettorale ad Erice è finita. Non ha vinto il candidato sindaco che sostenevo e me ne dispiace ( e detto per inciso, lo ricandiderei). Il nuovo sindaco è Daniela Toscano. La riconosco come tale e le auguro buon lavoro. Svolgeremo come maggior partito di opposizione il ruolo che gli elettori ci hanno assegnato. Essendo l’unico parlamentare ericino, le offro pubblicamente la mia collaborazione istituzionale. E se il suo atteggiamento, rispetto a chi l’ha preceduta, sarà caratterizzato dai valori del dialogo democratico e del riconoscimento degli altrui ruoli istituzionali sarò ben lieto di dargliene pubblicamente atto. Il tempo ci dira'...”
Soddisfazione per il risultato ottenuto dal PD dall'associazione Progetto per Trapani: “I numeri parlano chiaro e l’azione svolta sull’intero territorio ericino ha dato i suoi frutti : la lista “Insieme con Giacomo Tranchida" da noi sostenuta, si è infatti piazzata all’interno della coalizione vincente, al secondo posto, dietro il PD. I complimenti vanno anzitutto a Giacomo Tranchida che ha dato tutto se stesso, ottenendo un ottimo riscontro in termini di voti, dopo un’instancabile campagna elettorale al fianco di Daniela Toscano ma, soprattutto, dopo un’intensa e proficua azione di governo del territorio ericino, che – è inutile dirlo, visti i risultati conseguiti nel corso degli anni - ha positivamente inciso su tutto il territorio ".