A Trapani è un susseguirsi di comunicati stampa, di precisazioni, di smentite, ma in ballo c'è il voto del 25 giugno. Il quorum sembra il gigante cattivo, difficile da abbattere.
Ci proverà Piero Savona, il candidato del PD, unico candidato rimasto in corsa dopo la decadenza di Mimmo Fazio per mancato completamento della squadra assessoriale.
I cittadini trapanesi sembrano intenti a non andare al voto, vogliono disertare le urne. Si aprirà, salvo colpi di scena, una stagione di commissariamento a Trapani. Non in ultimo, le coalizioni che hanno perso esortano i cittadini a fare altro piuttosto che recarsi alle urne.
Così Forza Italia e anche le liste in appoggio a Fazio. In queste ore sono stati tanti gli attacchi che sui social si sono consumati nei confronti di Fazio, è lo stesso candidato decaduto che, da Marettimo, chiarisce la sua posizione: “Savona può presentarsi ai trapanesi che, se lo vorranno, lo potranno eleggere, ma non certo con la mia complicità o, ancora peggio, come qualcuno sostiene, con il mio sostegno sotterraneo...La nomina degli assessori è l’atto più politico per eccellenza. Avrei dovuto quindi, forse per accontentare qualcuno, compiere un atto politico in totale contrasto con quanto avevo preannunziato, comunicato e pubblicizzato in conferenza stampa? E cioè il mio totale disimpegno dalle elezioni. Avrei, per far contento qualcuno, financo dovuto commettere un <<falso>>, fittiziamente nominando gli assessori?...Non mi pare che io impedisca l’elezione di chicchessia, anche perché la legge prevede espressamente il caso in cui uno dei candidati è escluso dal ballottaggio. Non riesco a comprendere e mi risulta veramente difficile capire la strumentalizzazione di queste ore, laddove se avessi fatto la rinuncia prima e avessi consentito il subentro di D’Ali mi sarebbe stato detto che ero d’accordo con lui, che non era vero che avevamo litigato e anzi che avremmo voluto impadronirci della città e quant’altro”.
Fazio, dunque, chiarisce la sua posizione, dalle parte del PD tira tutt'altra aria, gli animi sono accesi, si conoscono le difficoltà di una vittoria. Dove sono i votanti che garantirebbero l'elezione di Savona?
Francesco Brillante, il segretario PD di Trapani, parla di gogna mediatica a cui la città sarebbe esposta a causa delle vicende giudiziarie di Fazio, vicende, precisa Brillante, che sono fatti personali e che non riguardano la vita politica della città e pertanto era doveroso fare un passo indietro prima. Così Brillante tenta di mettere ordine nella vicenda trapanese, tenta di convincere quanti più elettori possibili ad andare a votare. “Perché piuttosto che rimettersi serenamente alla giustizia, dimostrando, come è giusto, di essere estraneo alla accuse, pretende che tutti -e dico tutti- debbano credergli sulla semplice parola. Questo da la vera misura del personaggio. La fortuna è nel futuro: Trapani, in ginocchio, stanca, è comunque alla chiusura (sofferta) di un capitolo della sua storia, andrà avanti”, così chiosa Brillante.
E un appello al voto arriva dal sottosegretario Davide Faraone: “Faccio appello ai cittadini di Trapani di qualsiasi colore politico. E sottolineo di qualsiasi colore politico, perché il futuro di Trapani appartiene a tutti voi e non a chi, da irresponsabile, tenta di scipparvelo. Andate a votare in massa, ragazzi soprattutto mi rivolgo a voi, perché domenica prossima non si svolge un ballottaggio ma si tiene una sorta di referendum: dovete dire no a chi vuole infilare nel tunnel la vostra città, bloccarla, soffocarla, per dire un grande sì a Pietro Savona”.
E' lo stesso Faraone ad indicare le ragioni di questo voto che non sono in favore di Savona ma un “referendum”, come lo stesso Faraone etichetta, tra nuove elezioni e un governo PD.
Davide Faraone e Roberto Giachetti, vice presidente della Camera, saranno oggi pomeriggio a Trapani presso il comitato elettorale di Piero Savona. Alle 16,30 il candidato sindaco nella sede di via San Giovanni Bosco 17 terrà una conferenza stampa per chiarire gli aspetti ultimi del voto e della sua posizione saltata fuori di una sua eventuale ineleggibilità, già smentita dallo stesso.
Intanto alla Regione si discute delle due ipotesi: elezione di Savona o mancato raggiungimento del quorum. Le ipotesi a cui si fa riferimento riguardano le sorti del consiglio comunale e della relativa composizione. Se Savona dovesse risultare eletto allora in consiglio avrebbe anche il premio di maggioranza, se il quorum non dovesse essere raggiunto lo stesso consiglio comunale potrebbe non insediarsi, è il sindaco che proclama il consiglio. Il commissario nominato svolgerebbe funzione di sindaco e di consiglio. L'altra ipotesi che riguarda il consiglio è la ripartizione dei seggi con metodo proporzionale tra le liste che hanno raggiunto lo sbarramento del 5%. Seguendo questo criterio Forza Italia prenderebbe 4 consiglieri, il PSI 2, Lista Fazio 3, Uniti per il Futuro 2, UDC Trapani Tua 1, Progetto per Trapani 1, il PD 3 seggi, Cittadini X Trapani 2, Trapani Svegliati 2, il movimento Cinque Stelle otterrebbe 3 seggi. Manca un seggio da attribuire che è da stabilire se vada a Savona in quanto non eletto ovvero alla lista Uniti per il Futuro, che ha il quoziente più altro tra i resti.