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27/06/2017 12:30:00

Corruzione a Trapani, chiesta l'autorizzazione per Vicari. E Fazio...

18,00 - E' stato rinviato al 5 luglio il giudizio del Tribunale delle Libertà di Palermo sul ricorso presentato dalla Procura di Trapani per richiedere gli arresti domiciliari di Girolamo Fazio, ex deputato regionale coinvolto nell'operazione Mare Monstrum assieme all'armatore Ettore Morace. Secondo quanto riferisce l'agenzia Agi, stamane i magistrati trapanesi hanno prodotto una memoria integrativa per opporsi al provvedimento di revoca dei domiciliari disposto dal gip del Tribunale di Trapani, lo scorso 3 giugno. Secondo la Procura, coordinata dal procuratore aggiunto Ambrogio Cartosio, in seguito alle dimissioni di Fazio da deputato dell'Assemblea Regionale Siciliana e alla sospensione della campagna elettorale alle Amministrative di Trapani, più del rischio di "reiterazione del reato" sussiste la possibilità di "inquinamento delle prove" da parte del politico trapanese. Per questo vengono richiesti gli arresti domiciliari nei suoi confronti.

13,00 - E' stata depositata questa mattina al Senato la richiesta di autorizzazione a procedere in giudizio per Simona Vicari, nell'ambito dell'inchiesta Mare Monstrum. Il gip di Palermo ha girato al Senato la richiesta da parte dei pubblici ministeri titolari delle indagini di chiedere, appunto,  l’autorizzazione all’uso delle intercettazioni telefoniche delle conversazioni tra l’armatore Ettore Morace e l’ex sottosegretario di Stato del Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti, Simona Vicari. 

Ad incastrare la parlamentare le intercettazioni con l’armatore Morace: erano proprio le utenze di quest’ultimo ad essere state poste sotto controllo. Affinché gli inquirenti possano utilizzare le intercettazioni, però, occorre l’autorizzazione a procedere da parte della Camera di appartenenza del parlamentare, in questo caso proprio il Senato. Se la richiesta dovesse essere rifiutata o il gip dovesse ritenere il materiale irrilevante, le intercettazioni dovranno essere distrutte.

 L’armatore della Liberty Lines, Ettore Morace, intanto, rimane ai domiciliari anche per quanto riguarda il troncone trapanese dell’inchiesta giudiziaria “Mare Monstrum”.  Il Tribunale del Riesame di Palermo ha infatti respinto l’istanza di scarcerazione presentata dai legali dell’armatore. Secondo i magistrati delle Procure di Palermo e Trapani, attraverso regalie, favori e mazzette avrebbe condizionato a suo favore la politica regionale e nazionale in materia di trasporti marittimi.

Nella tranche trapanese Ettore Morace è indagato assieme all'ex sindaco Mimmo Fazio, sotto inchiesta per corruzione e traffico di influenze.  Fazio oggi è sottoposto al divieto di dimora a Palermo, misura attuata dal gip Brignone per impedire il ritorno all'Ars dell'ex sindaco, considerato che l'accusa riguarda direttamente il ruolo politico svolto da Fazio che però intanto si è dimesso dal parlamento siciliano. Oggi al Tribunale del riesame si discute il ricorso presentato dai pm trapanesi proprio all'indomani del primo turno elettorale, quello che ha visto Fazio agguantare a Trapani il ballottaggio come candidato più votato. La Procura ha chiesto infatti il ripristino degli arresti domiciliari per il politico.

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Simona Vicari smentisce quanto da noi pubblicato. Potete leggere la replica cliccando qui.