Francesco Orofino, 85 anni, imprenditore del settore turistico nato a Palermo, ma residente a Napoli, rappresentante legale delle società “Timog” e “Aurum gestioni” (quest’ultima gestisce, a Favignana, il noto albergo-villaggio turistico “L’Approdo di Ulisse”), è stato assolto dal Tribunale di Trapani dall’accusa di discarica abusiva. Il procedimento era scaturito dalla scoperta, nel gennaio 2014, su un terreno di pertinenza dell’albergo, di cumuli di rifiuti di vario genere: materiale elettrico ed edile di risulta, plastica, vecchi pneumatici di auto, ombrelloni, sedie sdraio, materassi, vecchi elettrodomestici, televisori e frigoriferi, scaldabagni, lavastoviglie, condizionatori, congelatori, mobili e altro.
Tutto materiale ormai in disuso, trovato sparso a terra accanto cinque box in metallo di circa 30 metri quadrati ciascuno. A difendere Orofino sono stati gli avvocati Luisa Calamia, di Marsala, e il napoletano Franco Cortese, che nel corso del processo sono riusciti a dimostrare che tutti quei rifiuti non erano stati gettati lì dai dipendenti de “L’Approdo di Ulisse”, ma che erano stati dei ladri, mai individuati, a compiere quello scempio dopo avere forzato le aperture dei box alla ricerca di qualcosa di valore da rubare.