Trapani, dal 28 al 30 luglio il convegno "La morte cardiaca improvvisa"
Il Centro Soccorso Emergency di Trapani in collaborazione con C2 Project di Lecce organizza un convegno dal titolo LA MORTE CARDIACA IMPROVVISA:dalla genetica al territorio. Il convegno si terrà il 28-29-30 Luglio presso la sede della Croce Rossa Cittadella della Salute ad ERICE.
I lavori sono suddivisi in tre sessioni nelle giornate 28-29 e concludere il 30 Luglio con lo svolgimento del corso BLSD Pro e Somministrazione dell’Ossigeno. Il responsabile scientifico dell’evento è il Dottor Gabriele Tripi.
La morte cardiaca improvvisa in Italia è responsabile del 60-70% di tutte le cause di morte cardiovascolare, con un numero di decessi che supera i 70.000 l’anno. Può essere la prima e unica manifestazione clinica di diverse cardiomiopatie e subentra dopo appena un’ora dall’inizio dei sintomi. Sarà questo uno dei temi centrali del congresso. Gli argomenti saranno trattati da esperti del settore dal
Direttore di Unità Operativa - UOC di Cardiologia con UTIC di Marsala il Dott. Gaspare Rubino, al Responsabile U.O.S. UTIC e Impiantistica Cardiologica di Trapani il Dott. Calogero Puntrello. Come relatori anche il Direttore della Centrale Operativa 118 di PA/TP il Dott. Fabio Genco, Il dott.Gaetano Pollara Medico dell’Emergenza 118, la Dott.ssa Veronica Carlino della C2 Project e il Formatore Istruttori della
Salvamento Agency Tony Alestra esperto nella defibrillazione semiautomatica e nell’installazione dei
defibrillatori pubblici (PAD).
Sarà presente direttamente da Lecce anche l’Ing.Federico Fumagalli Marketing Manager della ZOLL Medical Italia, azienda leader di dispositivi di rianimazione cardiaca, che presenterà il nuovo defibrillatore AED 3 la nuova frontiera dei defibrillatori semiautomatici.
Il convegno è stato accreditato AGENAS con 26 Crediti Formativi ECM rivolte a tutte le professioni sanitarie. L’organizzazione di questo convegno risponde alla domanda di definizione dei fattori di rischio di morte cardiaca improvvisa dal punto di vista clinico, anatomico e genetico. Si propone inoltre di analizzare le strategie a nostra disposizione per il miglior trattamento dei pazienti con elevato rischio aritmico e per la popolazione generale.
