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14/07/2017 09:36:00

Marsala, la crisi della maggioranza, tra misteri e segreti

 Non c'è pace per la maggioranza a Marsala e per la commissione consiliare Politiche Sociali e per la presidente, sfiduciata, Linda Licari.

La sfiducia dei presidenti di commissione non è prevista e non esiste come atto normativo, trattasi di atto meramente politico che apre l'ennesima crisi in una maggioranza che non c'è e che non è più pronta a difendere il sindaco, Alberto Di Girolamo, e la sua Giunta.

La Licari a seguito della sfiducia avrebbe dovuto dimettersi, questo è quello che chiedono i consiglieri componenti la commissione, non lo ha ancora fatto. Poi cosa possano incidere le sue dimissioni e non quelle dell'assessore al ramo Clara Ruggieri resta il quindicesimo mistero di Nostradamus. Chiunque sarà il prossimo presidente della relativa commissione avrà sempre a che fare con l'assessore Ruggieri, quindi fatta fuori la Licari resta in piedi l'impianto accusatorio di inefficienza che contestano all'assessore preposto. Meglio essere onesti intellettualmente e dire che si vuole la Licari fuori da quella presidenza, ha alzato troppo la testa, è la voce fuori dal coro e pertanto metterla in un angolo appare ai consiglieri la cosa giusta.

La Licari ha dalla parte i cittadini, sui social si sono consumati fiumi di complimenti e di esortazioni ad andare avanti, non sarà una poltrona da presidente a far venire meno l'oggettività politica.

Nella stessa misura è quello che è accaduto a Calogero Ferreri, sfiduciato dalla presidenza della commissione Sport, Spettacolo e Turismo, rimasta poi ferma per circa un mese. Quella presidenza venne, successivamente, affidata a Ginetta Ingrassia, Democratici per Marsala e braccio destro di Enzo Sturiano, non si ricordano però azioni politiche incisive che abbiano sconvolto quella presidenza da fare constatare che il cambio sia stato in meglio e necessario. Insomma il ruolo del presidente di una commissione è relativamente blando, quasi nullo, se poi è totalmente scollato dall'assessore di riferimento e da tutta l'Amministrazione.

I consiglieri lo negano ma quello in essere è un regolamento di conti, continue lotte e prove di forza a dimostrare chi resta in piedi e chi cade. Rosanna Genna unitamente a Giusi Piccione, la prima di Forza Marsala e la seconda di ProgettiAMO Marsala, attendono le dimissioni della Licari, non ancora arrivate, guardano in casa PD, si chiedono come mai ci sia stata una diversità di trattamento, via comunicati stampa di solidarietà, tra il consigliere Ferreri e la Licari. Al momento della sfiducia a Ferreri, Antonella Milazzo non era ancora la segretaria dei dem, solamente il sindaco avrebbe dovuto manifestare vicinanza, e lo ha fatto.

Dal canto suo la consigliera Licari fa sapere che non le interessa continuare a essere presidente di una commissione che non darebbe alcuna collaborazione attiva, “l'unico enorme dispiacere per me rimane non aver ancora avuto la possibilità di esitare il regolamento sui servizi sociali, sul quale ho speso tempo e studio per le ricerche per venire incontro quotidianamente alle fasce più deboli”. La Licari va oltre: “sono disponibile a sostenere le colleghe, Genna e Piccione, se vorranno portare avanti il lavoro della commissione in qualità di presidente. Potrebbero finalmente risolvere i problemi che lamentano da mesi”.

Una cosa è certa, esulando dal bon ton della politica, Ferreri può stare tranquillo, la Genna e la Piccione si preoccupano della sua posizione all'interno del PD.

La stessa Antonella Milazzo non ritiene di dovere dare spiegazioni a due consigliere di opposizione per situazioni interne di verifica di maggioranza attualmente in atto.

Il capogruppo del PD, Antonio Vinci, si sofferma sulla sfiducia della Licari che paga le pene di un assessore che si è riscontrato essere inadeguato per delle deleghe che assorbono una buona parte del bilancio. Per Vinci certamente si impone un momento di riflessione e di nuovo slancio propulsivo di tutta l'azione di governo. Il sindaco, secondo il capogruppo dem, deve prendere atto di quello che sono anche le dimissioni di Salvatore Accardi, che ha dimostrato dignità politica, e mettere in atto un rimpasto di Giunta con soggetti nuovi.

E' pur vero che il rimpasto di Giunta non può avvenire senza un azzeramento della stessa, poi confermando magari alla guida di talune deleghe qualche assessore, ma il momento di confronto è immediato.

Flavio Coppola, capogruppo dell'UDC in consiglio comunale, parla di necessario confronto con tutte le forze politiche, non ci si può sottrarre.

Attendere ancora equivale a far crescere i malumori, peraltro questi assessori dovranno, unitamente al sindaco, presenziare in aula consiliare durante la discussione che prevede l'approvazione del bilancio. Questione di giorni.

Intanto ieri è stato diramato il programma dell'estate marsalese, è un cartellone da chiesa. Buono per il turismo religioso.
Tanti gli appuntamenti con processioni a seguito, il cinema sotto le stelle già in programma e che non apporta alcuna novità, il festival al tramonto che parte da un'idea di Linda Licari e che l'assessore Ruggieri ha avuto solo il merito di recepire, feste di contrada, il circo Paniko che era già stato in città la scorsa estate, e poi una serie di eventi che l'Amministrazione mette in programma ma che sono di idea e realizzazione della Proloco 2.0.

Il programma è una beffa per i cittadini, non c'è nulla di rilevante e la tiritera del bilancio non approvato è un film già visto, non sotto le stelle ma sui migliori schermi della città, ogni giorno.

Per i turisti che vorranno deliziarsi ci sono le processioni che si snoderanno per le vie della città. E' proprio il caso di dire: la processione è ferma e la cera si è sciolta.