"Non mi candido, ma grazie del pensiero". E' questa in sintesi la risposta del Presidente del Senato, Pietro Grasso, all'accorata lettera che gli aveva scritto giorni fa l'avvocato Marcello Linares, dirigente del Pd di Trapani.
Di seguito, la lettera di Piero Grasso:
Gent.mo Avvocato,
ho letto con vivo interesse la sua lettera e la ringrazio per le riflessioni che ne sono scaturite e per le parole di stima riservate alla mia persona: uno stimolo nello svolgimento della mia attività istituzionale a servizio del bene comune e delle Istituzioni democratiche del nostro Paese.
Concordo pienamente con la sua analisi sulla nostra amata terra: una regione straordinariamente ricca di bellezze infinite con i suoi abitanti, proiettati verso il cambiamento, senza mai staccarsi dalle loro radici di antica saggezza, tradizioni e valori. Una “terra impareggiabile” - affermava lo scrittore Salvatore Quasimodo - a cui mi lega un intenso e profondo rapporto affettivo e familiare oltre che istituzionale, di cui sono fiero ed orgoglioso.
Condivido anche la sua riflessione costruttiva sulla opportunità di una risignificazione della politica siciliana che sappia recuperare il significato originario di responsabilità di una comunità a valorizzare la sua storia, la sua identità, le sue risorse e a ottimizzare la sua funzione di governo, mediante un progetto politico condiviso ed orientato allo sviluppo della Sicilia e all’affermazione dei valori della legalità nel suo tessuto sociale.
Nel ringraziarla per il sostegno alla mia candidatura a Presidente della Regione Siciliana, le confermo che i miei doveri istituzionali attuali mi impongono di completare fino alla fine della Legislatura l’incarico di Presidente del Senato per cui sono stato eletto.
Con i miei più cordiali saluti.
Pietro Grasso
Qui invece la nota di Marcello Linares.